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Il PD in Toscana chiede al prefetto di censurare Vannacci: la loro democrazia è vietare i convegni



Scontro politico in Toscana: il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo invoca l’incostituzionalità del convegno, ma Roberto Vannacci rivendica la tutela della libertà di parola.



Il “remigration summit” di Livorno si terrà regolarmente. A confermarlo è stato l’eurodeputato della Lega e vicesegretario del partito Roberto Vannacci, che ha replicato duramente alle critiche del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo. Quest’ultimo aveva inviato una lettera al prefetto di Livorno sostenendo che l’iniziativa non sarebbe compatibile con i principi costituzionali.

Secondo Vannacci, le richieste di Mazzeo non hanno avuto seguito e il convegno avrà luogo come previsto: “Il remigration summit si farà. Antonio Mazzeo ha scritto al prefetto invocando l’incostituzionalità del convegno. E Mazzeo ha perso ed ha fallito, ancora una volta. Mazzeo 0, Vannacci 1”.

Il parlamentare europeo ha poi rivendicato la piena legittimità dell’evento richiamandosi all’articolo 21 della Costituzione: “L’unica prova di incostituzionalità l’ha data proprio Mazzeo, cercando di tappare la bocca a chi non la pensa come lui. Fortunatamente la Repubblica di oggi è quella dell’articolo 21 che difende la libertà di parola e di espressione, anche se contrarie ai dogmi della sinistra e anche se a lui non piace”.

Le dichiarazioni di Vannacci non si sono limitate al piano giuridico, ma hanno assunto anche toni politici più ampi. L’eurodeputato ha criticato la sinistra, accusandola di difendere chi è coinvolto in vicende giudiziarie: “Da una sinistra che giustifica e sottrae ad un processo una pluricondannata in Italia e indagata per essere andata all’estero a spaccare la testa a chi non la pensava come lei, non c’è da aspettarsi altro”.

Inoltre, ha evocato scenari storici estremi per sottolineare la sua posizione: “L’Italia che sogna Mazzeo, evidentemente, è quella che si sarebbe formata se i partigiani titini avessero dilagato nella penisola e, oltre a infoibare decine di migliaia di italiani inermi, avessero conquistato Roma e imposto la tirannia comunista”.

Infine, l’eurodeputato leghista ha invitato lo stesso Mazzeo a partecipare al dibattito: “Se proprio si vuole battere per la libertà e la democrazia, visto che sembrerebbe ergersene a paladino, venga domani a Livorno a convincerci della bontà delle sue argomentazioni perché noi non ci sottraiamo al confronto, mai”.

La polemica attorno al “remigration summit” si inserisce in un contesto già caratterizzato da forti tensioni politiche, con la contrapposizione tra chi ritiene l’evento espressione di libertà di parola e chi, invece, lo giudica incompatibile con i principi costituzionali e con i valori democratici.



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