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Bimbo di 3 anni aggredito dal cane del nonno mentre giocava: lotta per la vita a Treviso



Un drammatico incidente si è verificato nella tarda mattinata di domenica 5 ottobre a Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso, dove un bambino di tre anni è stato azzannato al volto da un cane di famiglia durante un momento di gioco. L’episodio è avvenuto nell’abitazione del nonno del piccolo, dove i familiari si erano riuniti per il pranzo domenicale.



Il fatto è accaduto intorno alle 12: il bambino si trovava in cucina, intento a giocare con l’animale, un esemplare di razza Pastore del Lagorai di circa due anni e mezzo, formalmente intestato alla compagna del nonno. Senza alcun segnale premonitore, il cane ha improvvisamente manifestato un comportamento aggressivo, colpendo il piccolo con un violento morso al volto.

L’attacco ha causato gravi lesioni, in particolare al labbro e nella zona sotto l’occhio sinistro. I familiari presenti sono immediatamente intervenuti per fermare l’animale e prestare i primi soccorsi, mentre veniva lanciata la chiamata di emergenza al 118.

Sul posto sono arrivati in pochi minuti gli operatori del Suem 118 di Montebelluna. Considerata la gravità delle ferite e la giovane età del ferito, è stato attivato l’elisoccorso, che ha provveduto al trasporto del bambino presso l’ospedale di Treviso, dove è stato immediatamente preso in carico dal personale medico.

Dopo le prime cure, i sanitari hanno stabilizzato il bambino e avviato gli accertamenti necessari per valutare l’entità delle lesioni. Nonostante le gravi condizioni iniziali, i medici hanno successivamente escluso il pericolo di vita. Il piccolo resta ricoverato sotto stretta osservazione, in attesa dei prossimi sviluppi clinici.

Intanto, sul luogo dell’accaduto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato gli accertamenti per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’aggressione. I militari hanno ascoltato i testimoni presenti in casa al momento dell’attacco e raccolto tutti gli elementi utili per le indagini.

Il cane, regolarmente vaccinato, non avrebbe mai mostrato segnali di pericolosità o comportamenti aggressivi in precedenza. L’improvvisa reazione violenta è ora oggetto di valutazione da parte degli inquirenti, che dovranno determinare se l’animale potrà restare nella disponibilità dei proprietari o se verranno adottate misure cautelari.

Il tragico episodio ha scosso la comunità locale, lasciando sgomenta la famiglia del piccolo e suscitando preoccupazione per la sicurezza dei bambini a contatto con animali domestici, anche quando questi ultimi non hanno precedenti di aggressività. L’intervento tempestivo dei soccorsi ha evitato conseguenze ancora più gravi.



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