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Sondaggio sull’opinione degli italiani su Giorgia Meloni: tempismo perfetto che mette in crisi chi protesta



Alla vigilia del terzo anniversario dell’insediamento, Giorgia Meloni e il suo esecutivo segnano un nuovo picco nei livelli di approvazione, raggiungendo rispettivamente il 45,3% per la premier e il 45,1% per l’intero governo. È quanto emerge dal rapporto Human Index, un indicatore elaborato da Vis Factor insieme all’istituto EMG Different, che incrocia dati di sondaggi demoscopici con analisi sul web e i social network.



Nel confronto con i dati raccolti tre anni fa, il gradimento nei confronti di Meloni non solo resta stabile ma rafforza la sua posizione di vertice tra i leader politici, attestandosi al 43,9%, unica figura a mantenere invariato il proprio posto nella top five del consenso. Nel 2022, a seguire, figuravano Giuseppe Conte con il 38,1%, Silvio Berlusconi al 35,7%, Enrico Letta con il 28,3% e Carlo Calenda al 23,7%. Oggi, la nuova classifica vede Antonio Tajani al secondo posto con il 32,3%, seguito da Giuseppe Conte con il 29,2%, Matteo Salvini al 26,5% e Elly Schlein al 25,6%.

All’interno dell’esecutivo, il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani si conferma il componente più apprezzato, con un indice di gradimento pari al 32,2%, in aumento di 1,7 punti rispetto all’inizio del mandato. A seguire, rispetto al 2022, il gradimento è cresciuto anche per il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ora al 29,7% (+2,7%), mentre Guido Crosetto si attesta al 29,2%. Incrementi più contenuti anche per Gilberto Pichetto, salito al 28,7% (+0,9%) e per Giancarlo Giorgetti, oggi al 28,4%.

La rilevazione include anche un’analisi sulla percezione dei cittadini rispetto a macrotemi centrali dell’agenda politica. Il sentiment positivo sull’economia ha mostrato un netto miglioramento, passando dal 36,2% di tre anni fa all’attuale 45,5%, segnando un aumento di 9,3 punti percentuali. Segnali di progresso, seppur più contenuti, si registrano anche sul fronte della sanità, con una crescita dell’1,3%, dal 33,5% al 34,8%.

In controtendenza, invece, il giudizio degli italiani sulla situazione geopolitica, che risulta in calo: la percezione positiva è scesa dal 30,4% al 25,1%, con un decremento del 5,3%.

Secondo il fondatore di Vis Factor, Tiberio Brunetti, “L’aver dato stabilità politica e istituzionale all’Italia, dopo anni di incertezze, è il principale risultato ottenuto da Giorgia Meloni e dal suo Governo, riconosciuto sia dagli elettori sia a livello internazionale, certificato da una credibilità sui mercati finanziari che mancava da tempo. C’è, in sostanza, una nuova percezione, interna ed esterna, del nostro Paese”.

Brunetti evidenzia inoltre come, allo stato attuale, “non sembra ci siano le condizioni per alternanze di Governo”, sottolineando come il centrodestra, nella fase conclusiva della legislatura, abbia l’opportunità di concretizzare alcune riforme e approvare provvedimenti chiave.

Per quanto riguarda il centrosinistra, invece, l’analisi suggerisce la necessità di una riorganizzazione strategica. “Per essere competitivo, avrebbe bisogno di fare una sintesi reale con l’area più riformista e centrista e di trovare temi nuovi, non ancorati a una visione talvolta ancora novecentesca della società, e magari di identificare una leadership nuova e condivisa che possa rappresentare una novità nel panorama politico”, ha concluso Brunetti.



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