L’elezione regionale in Calabria ha evidenziato un netto fallimento per la sinistra, con Alleanza Verdi Sinistra (AVS) che non riesce a superare la soglia di sbarramento del 4%. Questo risultato ha comportato l’esclusione di qualsiasi candidato della formazione, azzerando così la rappresentanza della sinistra più radicale nella regione e segnando la conclusione di un ciclo politico significativo.
In un contesto di delusioni per la sinistra, Pasquale Tridico ha subito una sconfitta pesante, distaccato di 20 punti dal governatore uscente. Anche Donatella Di Cesare, professoressa della Sapienza di Roma, non ha ottenuto risultati positivi. La docente, già nota per aver elogiato la brigatista Barbara Balzerani, era in corsa per le regionali con Alleanza Verdi Sinistra.
Il giorno della morte della terrorista, Di Cesare aveva dichiarato su X: “La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee”. Questa affermazione ha suscitato aspre critiche, ma ha anche trovato sostenitori tra le frange più radicali della sinistra. Per questo motivo, il duo Bonelli-Fratoianni ha deciso di schierare la docente nella competizione, sperando di attrarre voti.
Tuttavia, la performance di Di Cesare non ha eguagliato quella di altri candidati, come Ilaria Salis, che avevano ottenuto risultati migliori in precedenti elezioni. Con lo scrutinio ancora in corso, Donatella Di Cesare ha raccolto circa 900 preferenze, un numero insufficiente per garantire un posto tra i primi della lista rossoverde. I due candidati che la precedono hanno infatti un vantaggio di oltre mille voti, rendendo difficile per lei scalare la classifica.
La sconfitta di Pasquale Tridico, unita alla scarsa percentuale ottenuta da Alleanza Verdi Sinistra, ha creato una combinazione fatale per Di Cesare. Con il risultato attuale, la docente sembra destinata a dire addio alle sue ambizioni politiche, poiché non ci sarà spazio per lei nel prossimo Consiglio regionale della Calabria.
Il contesto elettorale ha messo in luce le fragilità della sinistra radicale, che ha faticato a trovare un’adeguata rappresentanza e a mobilitare il proprio elettorato. La bocciatura di Di Cesare e la performance complessiva di Alleanza Verdi Sinistra riflettono un momento di crisi per una parte della politica calabrese, che si trova ora a dover ripensare strategie e alleanze in vista del futuro.
La situazione di Donatella Di Cesare è emblematica delle difficoltà che la sinistra sta affrontando in questo periodo. La sua candidatura, pur avendo attirato l’attenzione mediatica, non è riuscita a tradursi in un consenso elettorale sufficiente. Le sue dichiarazioni e il suo passato controverso hanno contribuito a polarizzare l’opinione pubblica, ma non sono bastati a garantirle un seggio.
In questo scenario, l’analisi dei risultati elettorali suggerisce che la sinistra radicale in Calabria dovrà affrontare sfide significative per riconquistare la fiducia degli elettori. La necessità di rinnovamento e di una visione chiara è più urgente che mai, se si desidera evitare ulteriori insuccessi in future competizioni.



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