Un episodio di violenza ha scosso la trasmissione “È sempre Cartabianca” durante un collegamento in diretta da Bologna. La troupe del programma, mentre copriva una manifestazione di solidarietà con la Palestina, ha subito un’aggressione da parte di alcuni manifestanti pro-Palestina. Questo incidente si è verificato in un contesto di crescente tensione, in coincidenza con il tentativo di una nuova Flotilla di rompere l’assedio marittimo di Israele su Gaza.
Il giornalista Matteo Calzaretta e il cameraman sono stati circondati e aggrediti verbalmente da un gruppo di manifestanti, che hanno interrotto il collegamento in diretta. Le urla dei partecipanti erano focalizzate sull’accusa di non trattare il tema del genocidio, creando un clima di paura e ostilità. La regia, di fronte alla situazione critica, ha deciso di interrompere il collegamento per tutelare la sicurezza della troupe.
Il collegamento live era iniziato con una richiesta della conduttrice Bianca Berlinguer al suo inviato: “Hai qualche immagine da farci vedere?”. Tuttavia, la situazione è rapidamente degenerata quando i manifestanti hanno circondato la troupe, urlando frasi come “Terroristi! Parlate del genocidio, Dio ca*e! Parlate del genocidio!”. I cori e le minacce hanno reso impossibile proseguire con la cronaca, costringendo Calzaretta a tentare di mantenere la calma e a spiegare la situazione a Berlinguer. “È informazione anche questa”, ha dichiarato, cercando di far comprendere che la protesta era parte della copertura mediatica.
Nonostante gli sforzi di Calzaretta di gestire la situazione, le tensioni sono aumentate. Berlinguer, visibilmente preoccupata, ha invitato il suo inviato a prestare attenzione: “Non vorrei che avessi problemi”. La conduttrice ha quindi suggerito di fermare le riprese, chiedendo a Calzaretta di continuare a raccontare la manifestazione senza filmare i manifestanti. Tuttavia, le crescenti difficoltà hanno portato alla decisione della regia di interrompere il collegamento per evitare ulteriori complicazioni.
Questo episodio non è isolato, poiché la trasmissione “È sempre Cartabianca” ha già affrontato situazioni di tensione in passato. Solo alcune settimane fa, un acceso confronto tra Enzo Iacchetti e l’attivista israeliano Eyal Mizrahi aveva catturato l’attenzione del pubblico. La trasmissione, che si occupa di temi di attualità e politica, si trova spesso al centro di dibattiti accesi, soprattutto su questioni delicate come il conflitto israelo-palestinese.
La manifestazione di Bologna si inserisce in un contesto di mobilitazione crescente in tutta Italia e in Europa in supporto alla Palestina, in un periodo in cui la situazione a Gaza è particolarmente critica. Le tensioni politiche e sociali si riflettono anche nei media, dove il dibattito sull’argomento diventa sempre più acceso e polarizzante.
L’aggressione alla troupe di “È sempre Cartabianca” solleva interrogativi sulla libertà di stampa e sulla sicurezza dei giornalisti impegnati a coprire eventi pubblici. La reazione dei manifestanti, sebbene motivata da una forte passione per la causa, mette in evidenza le sfide che i reporter devono affrontare nel documentare eventi controversi e spesso violenti.



Add comment