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Corteo per Gaza a Milano, una mamma bloccata nel traffico: “Rientro dalla terapia di mio figlio, ma capisco la protesta”



Continuano le manifestazioni di solidarietà per la popolazione di Gaza e per le imbarcazioni della Freedom Flotilla, fermate dalle forze israeliane in acque internazionali. Oggi pomeriggio, a partire dalle ore 18, circa tremila persone si sono riunite in piazzale Lodi, sventolando bandiere palestinesi e della pace. Il corteo, scortato da un consistente dispiegamento di forze di polizia, ha sfilato per le vie di Milano fino a raggiungere piazzale Corvetto.



In prima fila hanno sfilato i membri del collettivo Cambiare rotta, insieme ai centri sociali Lambretta e Cantiere, rappresentanti di Usb, Potere al Popolo, l’Associazione palestinese d’Italia e i Giovani Palestinesi d’Italia. Questa manifestazione si è aggiunta a quella già organizzata il 22 settembre e al maxi sciopero tenutosi il 3 ottobre.

Durante il corteo, le auto in coda hanno espresso la loro solidarietà ai manifestanti. All’altezza di viale Molise, nei pressi di piazzale Corvetto, si è formata una lunga fila di veicoli che suonavano il clacson e applaudivano. Una madre, mentre tornava dalla terapia del figlio, ha dichiarato a Fanpage.it: “Siamo contenti di aspettare. Ci metteremo un po’, ma va benissimo così”, mentre i manifestanti, camminando tra le auto ferme, si affrettavano a stringerle la mano, esclamando: “Sono con voi, siamo felici di vedervi”.

Un momento particolarmente toccante è stato fornito dalla sorella di uno dei medici a bordo della nave Conscience, che ha denunciato l’aggressione dell’esercito israeliano. “Stiamo assistendo all’ennesimo atto di pirateria da parte dell’esercito israeliano, in violazione palese del diritto marittimo e delle convenzioni delle Nazioni Unite. Vergogna”, ha affermato. Ha continuato descrivendo i membri dell’equipaggio come “interamente disarmati, composti da medici, giornalisti e attivisti”, sottolineando che sono stati rapiti e sequestrati mentre le tonnellate di aiuti umanitari diretti agli ospedali di Gaza sono state confiscate illegalmente. Ha concluso la sua dichiarazione chiedendo la cessazione del genocidio e il rilascio dei volontari rapiti.

Tra i partecipanti al corteo si trovava anche il consigliere regionale del Partito Democratico, Paolo Romano, che ha recentemente fatto ritorno a Milano dopo essere stato incarcerato in Israele. “Siamo qui per le sofferenze di Gaza”, ha dichiarato, esprimendo la sua richiesta affinché gli attivisti pacifici, attualmente detenuti, vengano liberati. Romano ha aggiunto: “Un trattamento che non è niente rispetto a quello che sta succedendo al popolo palestinese. La nostra missione è accendere un faro su Gaza”.

Un’altra voce significativa è stata quella di Margherita Cioppi, attivista a bordo della nave Karma, che ha condiviso la sua esperienza di detenzione in Israele. “Siamo stati portati nelle carceri israeliane senza nessuna legge che potesse motivare il nostro arresto”, ha affermato. Cioppi ha sottolineato l’importanza della manifestazione, affermando: “Siamo qui in piazza perché la Flotilla è solo l’inizio di quello che può succedere quando la gente non ne può più, non ne può più di vedere calpestato il diritto internazionale e un intero popolo sterminato”.

La manifestazione di oggi a Milano rappresenta una continuazione della mobilitazione in corso in diverse città italiane e in Europa in sostegno alla causa palestinese. Gli eventi recenti, inclusi i tentativi di rompere l’assedio marittimo a Gaza, hanno acceso un dibattito intenso sulla situazione nel Medio Oriente e sul ruolo della comunità internazionale.

Le manifestazioni continuano a essere un importante strumento di espressione per coloro che chiedono giustizia e diritti umani per la popolazione palestinese, evidenziando la necessità di un dialogo e di una soluzione pacifica al conflitto. Con il crescente numero di partecipanti e il supporto visibile da parte della comunità, è chiaro che la questione palestinese rimane al centro dell’attenzione pubblica in Italia e oltre.



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