Nel contesto della rimozione di minori dalle loro famiglie e del loro collocamento in un’area boschiva, Brando Benifei, noto per la sua posizione politica controversa, ha espresso il suo sostegno alla decisione degli organi giudiziari coinvolti. Durante la trasmissione “4disera Weekend”, Benifei ha affermato che il Governo utilizzi tali notizie per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica da questioni di maggiore rilevanza.
Bambini tolti alla famiglia nel bosco
Brando Benifei a #4disera Weekend: “Il Governo distrae l’opinione pubblica con queste notizie” pic.twitter.com/u2Z72UGxLp
— 4 di sera (@4disera) November 22, 2025
Simone Cristicchi ha espresso il proprio parere in merito alla vicenda dei minori allontanati dalla famiglia nel bosco di Chieti. Il cantautore ha pubblicato un tweet su X che ha suscitato dibattito: “I bambini del bosco, sottratti a un sistema che si presenta come protettivo. Una famiglia che vive in sintonia con la Natura, senza arrecare disturbo. Uno ‘stato’ ormai completamente disallineato da uno stile di vita che dovrebbe incoraggiare anziché ostacolare. Un profondo senso di indignazione”, si legge.
Numerosi utenti hanno espresso critiche riguardo alle dichiarazioni di Cristicchi: “Lei permetterebbe ai propri figli di vivere in tali condizioni?”, ha interrogato un utente tra i commenti. Un’opinione ampiamente condivisa: “L’istruzione scolastica è obbligatoria e non rappresenta un mero diritto per il minore, bensì un obbligo per lo Stato che la garantisce”, ha affermato un altro. Alcuni utenti, pur condividendo il punto di vista, ne hanno criticato l’impostazione: “Si può essere d’accordo o meno. Tuttavia, il termine ‘demoniaco’ dovrebbe essere riservato a situazioni di gravità superiore a quelle che quotidianamente vengono riportate”.
Il caso
Tre minori che risiedevano con i genitori in un’abitazione isolata nei boschi di Palmoli, in provincia di Chieti, sono stati obbligati a lasciare la dimora e a trasferirsi in una struttura protetta. Tale decisione è stata presa a seguito di un provvedimento emesso dal Tribunale per i minorenni dell’Aquila, che ha disposto il collocamento dei minori in una comunità educativa per un periodo di osservazione. I bambini, di età compresa tra i 6 e gli 8 anni, sono stati collocati in una casa-famiglia, mentre ai genitori è stata sospesa la responsabilità genitoriale.
Secondo quanto stabilito dai giudici, presieduti da Cecilia Angrisan, i minori hanno finora vissuto in un “rudere fatiscente e privo di utenze”, oltre che in una piccola roulotte. La perizia presentata dai genitori ha confermato “l’assoluta assenza di impianti elettrico e idrico/sanitario”, nonché la mancanza di infissi e rifiniture.
Il provvedimento giudiziario considera la struttura “del tutto insufficiente” a garantire la sicurezza dei minori, evidenziando la mancanza di collaudo statico, certificazioni e verifiche igienico-sanitarie. Si sottolinea che, in assenza di requisiti di abitabilità, l’inagibilità comporta una presunzione legale di pericolo per l’incolumità e l’integrità fisica dei bambini. Inoltre, si richiama l’attenzione sul rischio sismico, l’assenza di misure di prevenzione incendi e i problemi di umidità, che potrebbero avere un impatto a lungo termine sullo sviluppo di patologie respiratorie.



Add comment