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Umiliazione totale per Bonelli: Dragoni lo demolisce sul nascere rivelando la sua ignoranza



Con evidente disprezzo per le potenziali conseguenze, il signor Angelo Bonelli ha intrapreso una controversia a distanza, evidenziando, nella sua veemenza, una lacuna nella sua comprensione delle distinzioni tra il Consiglio dell’Unione Europea e il Consiglio europeo.  Inoltre, egli dimostra una scarsa familiarità con il processo di voto all’interno del Consiglio dell’Unione Europea.  Avevo precedentemente dichiarato la mia intenzione di pubblicare un video a supporto della mia affermazione relativa alla sua incoerenza, arroganza e ignoranza, e procedo a farlo. Vi invito a visionare il video per una valutazione autonoma.</p



In genere, quando la Germania esprime una posizione, l’Europa tende ad allinearsi. A dieci giorni dall’annuncio della Commissione Europea in merito alle modifiche previste per il percorso di transizione verso la mobilità elettrica, inizialmente previsto per il 2035, e alle strategie per il rilancio dell’industria automobilistica europea, il Cancelliere Friedrich Merz ha posto un significativo vincolo.

In sintonia con la posizione del governo italiano e dei produttori automobilistici, il Cancelliere ha dichiarato: «La vendita di veicoli ibridi dovrebbe essere consentita anche dopo il 2035».  Con una lettera indirizzata alla consigliera Ursula von der Leyen, appartenente allo stesso partito (CDU), il Cancelliere Merz contesta l’assunto della mobilità esclusivamente elettrica e legittima la presenza del motore a combustione interna anche oltre il 2035, una posizione non condivisa da Francia e Spagna.

Questa divergenza di opinioni non si limita ai singoli Stati membri, ma si estende anche ai gruppi politici, con la S&D contraria a una revisione delle normative e il PPE disponibile a modifiche sostanziali.  Con questa presa di posizione, il Cancelliere Merz, che si trova ad affrontare la più grave crisi del settore automobilistico degli ultimi decenni, intende influenzare le decisioni future.

I produttori automobilistici europei temono che la Commissione Europea, il 10 dicembre, possa annunciare misure insufficienti rispetto alle esigenze del comparto.  L’Amministratore Delegato di Stellantis, Antonio Filosa, che in Germania detiene la Opel, ha espresso apprezzamento per il sostegno del governo tedesco alle revisioni normative, affermando: «Accogliamo con favore il sostegno del governo tedesco alle revisioni delle norme. Abbiamo una grande opportunità per ripensare le regole e conciliare tre obiettivi chiave: decarbonizzazione, resilienza industriale che protegga i posti di lavoro e l’autonomia strategica, e accessibilità economica».



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