Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torino, Giovanna De Maria, ha fissato una nuova udienza per l’11 febbraio al fine di esaminare la memoria presentata dalla difesa di John Elkann, rinviando pertanto la decisione in merito alla messa alla prova del CEO di Exor.
Parallelamente, nel contesto dell’altro filone giudiziario relativo all’eredità Agnelli, il giudice per le indagini preliminari Antonio Borretta ha disposto che la Procura della Repubblica formuli l’imputazione nei confronti di John Elkann per due dei sei capi originariamente contestati.
Tale imputazione è di natura coatta, in quanto si tratta di ipotesi di reato – connesse alle dichiarazioni dei redditi presentate successivamente al decesso di Marella Caracciolo – sulle quali la Procura della Repubblica aveva richiesto l’archiviazione.
È stata pertanto disposta l’archiviazione completa del procedimento nei confronti di Ginevra e Lapo Elkann, fratelli di John Elkann, procedimento penale relativo alla residenza della nonna Marella Caracciolo.
La medesima decisione è stata adottata nei confronti del notaio svizzero Urs Robert von Gruenigen. Erano stati i Pubblici Ministeri della Procura della Repubblica di Torino a richiedere l’archiviazione per tutti gli indagati.
Il giudice Borretta (i procedimenti sono infatti due, intrecciati ma distinti) ha così disposto l’archiviazione completa nei confronti di Ginevra, Lapo e von Gruenigen, ma solo parziale per John Elkann e il commercialista Gianluca Ferrero, nei confronti dei quali il giudice ha ordinato al Pubblico Ministero di formulare l’imputazione per due dei sei capi inizialmente contestati.
In merito alla decisione del giudice per le indagini preliminari, i legali di John Elkann hanno espresso la loro soddisfazione per le archiviazioni disposte, ma hanno contestato la decisione di imporre al Pubblico Ministero di formulare l’imputazione per John Elkann e Gianluca Ferrero, ritenendola in contrasto con le richieste dei Pubblici Ministeri, che erano, a loro avviso, solide e ben argomentate per tutti i loro assistiti.
I legali degli eredi Elkann hanno presentato una memoria illustrando le ragioni giuridiche a sostegno della loro posizione e hanno insistito per l’accoglimento dell’istanza di messa alla prova. Contro l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari Borretta, verrà depositato ricorso per Cassazione, eccependone l’anomalia.
Nel merito, tali tecnicismi processuali non alterano la posizione degli eredi Elkann. Ribadiscono la loro ferma convinzione che le accuse mosse a John Elkann siano prive di fondamento e riaffermano la loro forte convinzione che egli abbia sempre agito correttamente e nel pieno rispetto della legge. La decisione di John Elkann di aderire a un accordo non implica alcuna ammissione di responsabilità ed è stata motivata esclusivamente dalla volontà di chiudere rapidamente una vicenda personale particolarmente dolorosa, soprattutto dopo aver definito con l’Agenzia delle Entrate ogni possibile controversia relativa ai tributi potenzialmente gravanti sui fratelli Elkann in qualità di eredi di Donna Marella Agnelli.



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