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Primario a 33 anni, poi esplode lo scandalo: il padre è un potente barone dell’università



Tra i candidati per la cattedra di professore ordinario di otorinolaringoiatria presso l’Università di Verona figurava un solo nome: Riccardo Nocini.



Il concorso, al quale il 33enne, già impegnato in attività didattiche presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Odontostomatologiche e Materno-Infantili (DISCOMI), ha partecipato, è stato da lui vinto senza alcuna difficoltà.

Tale risultato ha destato preoccupazione, in quanto, fino a due giorni prima della pubblicazione del bando, la carica di Rettore dell’ateneo era ricoperta da Pier Francesco Nocini.  Questa coincidenza ha immediatamente sollevato interrogativi in due associazioni di ricercatori e specializzandi, che hanno segnalato l’accaduto all’Autorità Nazionale Anticorruzione, richiedendo alla nuova Rettrice, Chiara Leardini, la sospensione dell’incarico.

È opportuno ricordare che, nel 2015, il dottor Pier Francesco Nocini è stato nominato Direttore del neo-istituito DISCOMI.

Nel 2019, il professore ha assunto la carica di Rettore dell’ateneo, mantenendo, tuttavia, i legami con il Dipartimento di Scienze Chirurgiche, continuando a ricoprire alcune cariche in parallelo.

Nel marzo 2023, è stato inserito nel Dipartimento di Ingegneria per la Medicina di Innovazione, un nuovo dipartimento da lui istituito mediante decreto rettorale, approvato su delibera del consiglio d’amministrazione da lui presieduto.

Il primo riferimento al concorso per professore ordinario risale al 13 febbraio 2024, data in cui il DISCOMI ha deliberato nel suo consiglio interno la «proposta di chiamata per esigenze di ricerca scientifica e di didattica», da effettuarsi tramite «procedura selettiva riservata a esterni».

Due settimane più tardi, il 27 febbraio, il Senato Accademico ha approvato la procedura, riformulando la motivazione del concorso.  In tale occasione, si è fatto riferimento alla prevista apertura della Scuola di Audiologia e al potenziamento della specializzazione in Otorinolaringoiatria.  Il requisito di essere «esterno» all’Università di Verona, in particolare, non è stato modificato.

Il 17 giugno 2025, come evidenziato dalle associazioni di categoria, il Consiglio di Dipartimento ha approvato il bando mediante una delibera non divulgata al pubblico.

Il 22 settembre è stato emesso il decreto rettorale, firmato non dal Prof. Pier Francesco Nocini – che, nonostante avesse cessato formalmente le sue funzioni di Rettore il 30 settembre, continuava ad apporre la propria firma su altri atti amministrativi fino a tale data – bensì dal Prorettore Vicario. Il bando è stato pubblicato il 3 ottobre, con un ritardo di dieci giorni rispetto alla data ufficiale di emanazione del decreto, periodo in cui il Prof. Nocini senior non ricopriva più formalmente la carica di Rettore.

L’unico partecipante alla procedura di selezione è stato il figlio del Prof. Nocini, di 33 anni, il quale si è aggiudicato la cattedra nonostante non rientrasse nel requisito di “esterno” all’ateneo. Tale ostacolo è stato superato mediante una modifica in itinere della metodologia di selezione, ampliata agli “interni” purché non fossero già in possesso della qualifica di professore ordinario.

Nella segnalazione presentata all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), si ipotizza la violazione della riforma Gelmini, che prevede il divieto di partecipazione alle selezioni universitarie per i parenti fino al quarto grado del Rettore o per i docenti del dipartimento responsabile della pubblicazione del bando.



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