Ernesto Maria Ruffini, avvocato, ex direttore di Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate, ha dichiarato la propria disponibilità a candidarsi alle primarie del centrosinistra, qualora si tenessero. Ruffini ha espresso critiche nei confronti del Partito Democratico e della sua attuale segretaria, Elly Schlein, affermando di non considerarla idonea alla carica di Presidente del Consiglio.
Ha inoltre osservato che chi si presenta come potenziale premier, anziché acquisire consensi, ne perde. Ruffini ha sottolineato che all’Assemblea del Partito Democratico ha votato meno di un terzo dei suoi membri, invitando a riflettere su questi dati piuttosto che sulla scelta del candidato premier. Ha dichiarato la propria disponibilità a partecipare alle primarie qualora si discutesse di contenuti concreti, ritenendo improbabile la convocazione di elezioni imminenti.
In un’intervista al Foglio, Ruffini ha affermato che il centrosinistra ha perso le elezioni non per mancanza di un leader, bensì per l’assenza di una chiara proposta politica. Ha citato l’esempio di Romano Prodi, il quale, una volta delineata una strategia, ha ottenuto la vittoria elettorale. Ruffini ha inoltre dichiarato di avvalersi dei preziosi consigli di Prodi.
Alla domanda se la sinistra sia rassegnata a confrontarsi con Giorgia Meloni, Ruffini ha risposto affermando che la sinistra dovrebbe avviare un dibattito aperto, interrogandosi non solo sulla possibilità di vittoria, ma anche sulla sua effettiva rilevanza, considerando che solo il quaranta per cento degli elettori si reca alle urne. Ha osservato il susseguirsi dei governi, con la sinistra che smantella le iniziative della destra e viceversa.
Infine, in merito alla sua decisione di lasciare l’Agenzia delle Entrate, nonostante avesse ottenuto la fiducia dal governo Meloni, Ruffini ha precisato di non essere stato destituito. Ha spiegato di aver rassegnato le dimissioni in quanto il governo Meloni aveva abbandonato il principio della progressività fiscale. Ruffini ha negato l’esistenza di veti e ha ribadito il proprio europeismo senza riserve.



Add comment