Ad ‘Amore Criminale’ la storia di Jennifer Sterlecchini. Quella voce riecheggia ancora nella testa della madre. Aveva solo 26 anni quel maledetto giorno



Domenica 23 settembre, Rai3 lascia spazio alla terza puntata di ‘Amore Criminale‘. Veronica Pivetti racconta la storia di Jennifer Sterlecchini, originaria di Pescara, uccisa dall’ex fidanzato Davide Troilo che le ha inferto diciassette coltellate. I due si erano lasciati da qualche giorno e la giovane si era recata con la madre e un’amica a prendere la sua roba nell’appartamento che condivideva con l’ex compagno. La furia dell’uomo è esplosa dopo una lite per via di un tablet. Ripercorriamo la storia di Jennifer.



Chi era Jennifer Sterlecchini

Jennifer Sterlecchini aveva 26 anni ed era originaria di Pescara. Era una ragazza amatissima e piena di vita. Chi ha avuto modo di conoscerla la definisce “una forza della natura” e ne ricorda l’allegria, la bontà, l’intelligenza, i tanti sogni e la continua voglia di fare. Con grande impegno era riuscita a conseguire la laurea in lingue e sperava di poter andare a vivere in Spagna.

Chi è Davide Troilo

Davide Troilo ha 32 anni. All’apparenza è un uomo tranquillo. Lavora come ascensorista. Ha una passione per i tatuaggi. Nella sua vita sentimentale c’è un matrimonio finito. Troilo, inoltre, ha un figlio piccolo nato da quella relazione. L’incontro con Jennifer Sterlecchini avviene in una giornata d’estate trascorsa sul lungomare.

Davide Troilo e Jennifer Sterlecchini, dalla convivenza alla rottura

Davide Troilo e Jennifer Sterlecchini si conoscono nel 2013. Iniziano a frequentarsi. Per Jennifer non rappresenta un problema il fatto che l’uomo abbia già un figlio. Le cose tra loro vanno talmente bene che dopo un solo mese dall’inizio della conoscenza decidono di intraprendere un passo importante come quello della convivenza. Davide si tatua il nome della sua compagna sul braccio. La vita di Jennifer, tuttavia, viene stravolta da una tragedia. Nel 2015, il padre si suicida lanciandosi da un cavalcavia. Poco più tardi, Troilo resta senza lavoro. La tensione nella coppia aumenta. Davide diventa sempre più geloso e il rapporto si logora. Jennifer è stanca e quando comprende di non avere più stimoli a lottare per quella relazione, prende la decisione di scrivere la parola fine. Nel 2016 i due si lasciano.

2 dicembre 2016: l’omicidio di Jennifer Sterlecchini

Sono trascorsi quattro giorni dalla rottura. È il 2 dicembre 2016: l’ultimo giorno di vita di Jennifer Sterlecchini. La ventiseienne si reca con l’amica Ludovica Lembo e la madre Fabiola Bacci a prendere le sue cose rimaste nell’appartamento di Davide Troilo. Il giovane è presente e assiste alla preparazione degli scatoloni. Mentre Fabiola e Ludovica portano alcune buste in auto, inizia un’accesa lite tra i due ex fidanzati per via di un tablet. Davide tira fuori un coltello e colpisce Jennifer con 17 colpi. La ragazza urla: “Mamma aiutami, mi sta ammazzando”. La donna, tuttavia, non riesce a entrare in casa perché la porta è chiusa. Dopo averla uccisa, Troilo si sarebbe autoinflitto delle coltellate per sviare le indagini e si sarebbe disteso al fianco del corpo esanime di Jennifer. Ecco il racconto di Ludovica Lembo riportato da IlCentro.it:

“Io era scesa a portare le ultime due buste, Fabiola è entrata nel piazzale con la Fiat 600 e ha aperto il cofano. Abbiamo sentito Jennifer urlare, siamo andate alla porta e abbiamo provato ad aprirla a calci. Fabiola ha colpito la finestra con una scopa, ma c’era comunque una inferriata che avrebbe impedito l’ingresso. Jennifer, però, non si sentiva più”.

La madre di Jennifer ha un malore poi la porta si apre dall’interno: “Io non ho avuto il coraggio di salire, non sapevo cosa avesse in mano Davide, ho pensato alla mia bimba di pochi mesi e ho deciso di non andare oltre. È salito un vicino, richiamato dalle urla di Fabiola, e ha visto la scena”. L’intervento del vicino Mirko Bottini e dei soccorsi è vano. Jennifer Sterlecchini muore a 26 anni.

Davide Troilo condannato a 30 anni di reclusione e 3 di libertà vigilata

Davide Troilo si è difeso dall’accusa di omicidio sostenendo che Jennifer si sia ferita da sola al culmine della lite. Le sue parole, tuttavia, non hanno convinto gli inquirenti che non hanno rintracciato riscontri in tal senso. Davide Troilo è stato condannato in primo grado, con rito abbreviato, a 30 anni di reclusione e a 3 anni di libertà vigilata.



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