1 – ripulisce il fegato, non solo disintossica l’organismo, ma agevola anche chi sta cercando di perdere il peso.
2 -rinforza sistema immunitario, attraverso i suoi numerosi nutrienti, il succo di carota aiuta il sistema immunitario a lavorare meglio.
3 – mantiene migliora la struttura ossea, e dei denti è naturalmente ricca in calcio
4 – combatte l’invecchiamento cutaneo, ha un potere rigenerante soprattutto per la pelle ma anche dei capelli e delle unghie.
5 – è un rimedio per l’acne, bere succo di carota aiuta a prevenire e migliorare il problema dell’acne.
6 – mantiene migliora la vista, ci veniva detto “Madonna carota che poi ci vedi meglio”.
7 – aiuta a guarire più velocemente dalle ferite e dalle punture di insetto
8 – lotta contro la bronchite un bicchiere di succo di carota con un cucchiaino di miele aiuta a ripulire i bronchi
9 – stabilizza i valori dello zucchero nel sangue, sono ormai studiati dimostrati i vantaggi di questa verdura per i diabetici
10 – migliora la qualità del latte materno aumentando la somministrazione di vitamina per il neonato.
Se pensi a un regime dimagrante ti vengono in mente deprimenti piattini di riso in bianco, porzioni punitive di zucchine scondite e orrende fettine di carne senza sale né charme? Ti sbagli: mettersi a dieta non significa ripetere la raccapricciante esperienza delle mense scolastiche. Si può perdere una taglia in due settimane e sconfiggere, grazie alle armi segrete dell’ananas, la cellulite. Contro la pelle a buccia d’arancia bevi almeno due litri d’acqua al giorno e mangia cibi che ne siano ricchi come l’ananas, appunto, che ne è composto
all’86,4 per cento. Questo frutto è anche carico di potassio (250 mg ogni 100 g), prezioso per ristabilire l’equilibrio tra i sali minerali ed eliminare i liquidi in eccesso. E senza aggiungere tante calorie: solo 40 in 100 grammi.
L’ananas è una pianta originaria dell’America del sud, conosciuta dalle popolazioni precolombiane (Maya, Atzechi e Incas), che avevano esteso la sua coltivazione nelle aree fertili della fascia tropicale sud-americana.
Con la scoperta del nuovo mondo la coltura si diffuse negli altri continenti a clima tropicale (Asia, Africa) ad opera degli Spagnoli, dei Portoghesi e dello stesso Colombo, che vide per la prima volta questa pianta nell’isola di Guadalupa, al suo secondo viaggio nel 1493. Attualmente la specie è coltivata su larga scala in Africa (Costa d’Avorio), nelle due Americhe (U.S.A., Messico, Brasile), in Asia (Malesia, Tailandia, Filippine, Cina) e in Australia. La produzione mondiale si aggira sui 5 milioni di tonnellate.
Botanicamente l’ananas viene classificato come Ananas comosus e appartiene alla famiglia delle Bromeliacee. Oltre al consumo locale e al commercio dei frutti freschi, una gran parte del raccolto è destinata all’inscatolamento (l’ananas è in assoluto il frutto in scatola più consumato in Europa) mentre il resto è usato per la preparazione di succhi, confetture e cubetti per macedonie.
La carota è un alimento che ha notevoli proprietà nutrizionali ed è molto benefico per la salute specialmente se utilizzato nel modo corretto. La carota porta notevoli benefici all’apparato gastrointestinale essendo digestiva e carminativa, ovvero, aiuta l’espulsione dei gas intestinali ed è molto utile quando ci sono gonfiori, fermentazioni il meteorismo. Inoltre, la carota è anche utile nelle digestioni che sono lunghe e difficoltose. La carota è un ottimo regolatore intestinale ed è benefica sia in caso di diarrea, che in caso di sipsi.
Cruda, in insalata. Oppure cotta, semplicemente lessata o come ingrediente base per torte e sformati. E, naturalmente, nel soffritto, insieme a cipolla e sedano, ecc. La carota è tra gli ortaggi più conosciuti e diffusi, soprattutto per una ragione: tutti sanno che è un’ottima alleata della tintarella. Ma non è questo l’unico buon motivo per portarla in tavola. La carota fornisce solo 34 calorie all’etto, è ricca di vitamine e sali minerali: tutte ottime ragioni per sfruttarla anche per depurarti e, magari, perdere qualche chiletto di troppo.
Fa bene a tutti. Ma soprattutto alle donne. Oltre a prevenire l’invecchiamento, la carota regola il ciclo mestruale, aiuta l’intestino e favorisce la digestione. In più contiene sostanze che aumentano la produzione del latte materno nell’allattamento. La carota è anche un’ottima alleata di bellezza: svolge un’azione antinfiammatoria, utile contro dermatiti, eczemi, scottature e foruncoli. E possiede proprietà idratanti e nutrienti, che aiutano a combattere la pelle secca.
Eccoti allora una dieta da circa 1.300 calorie al giorno che ti consentirà di smaltire uno o due chili in una settimana senza alcun sacrificio a tavola. Carote a parte, la dieta ha parecchi altri punti di forza: è ricca di verdure, sia crude che cotte, che ti aiutano a fare il pieno di liquidi, di vitamine e sali minerali, ottenendo così un effetto disintossicante. Inoltre, prevede
primi e secondi piatti semplici e metodi di cottura leggeri.
E se ti viene un attacco di fame improvviso? Scegli uno di questi spuntini: uno yogurt bianco magro, un frutto di stagione oppure un bicchiere di spremuta di arancia o di pompelmo.
Occhio ai condimenti. Per non eccedere, regolati così: per i primi piatti aggiungi due cucchiaini di olio extravergine. Solo uno sulle insalate o sulle verdure cotte e un altro nei secondi a base di carne o pesce.
La dieta della carota che ti proponiamo ha il vantaggio di essere molto povera di calorie, di aiutare a perdere peso, di purificare e di apportare una grande quantità di antiossidanti (vitamine A, C, ed E) e fibre.
Il suo alimento base è la carota, che, come sicuramente saprai, nella nostra alimentazione è una delle più importanti fonti di vitamina A e di beta-carotene, una sostanza che nell’organismo si trasforma in vitamina A, agendo come antiossidante.
La carota è molto facile da combinare; la puoi mangiare cruda o cotta, associata a qualunque altro alimento, è molto ricca di fibre e di acqua, aiuta a riparare la pelle maltrattata da agenti atmosferici (sole, vento, inquinamento), preparandola al tempo stesso ad esporsi senza rischio ai raggi solari. Previene il melanoma, fortifica le mucose dell’apparato respiratorio (gola, narici…), esercitando così un’azione preventiva contro il catarro e le faringiti, che ci minacciano in inverno.
Carote: quantità per 100 grammi
Calorie 33
Lipidi 0,2 g
Acidi grassi saturi 0 g
Acidi grassi polinsaturi 0,1 g
Acidi grassi monoinsaturi 0 g
Acidi grassi trans 0 g
Colesterolo 0 mg
Sodio 69 mg
Potassio 320 mg
Glucidi 10 g
Fibra alimentare 2,8 g
Zucchero 4,7 g
Fabbisogno proteico 0,9 g
Retinolo 16.706 IU
Acido ascorbico 5,9 mg
Calcio 33 mg
Ferro 0,3 mg
Vitamina D 0 IU
Piridossina 0,1 mg
Cobalamina 0 µg
Magnesio 12 mg
LUNEDÌ Colazione: un bicchiere di latte scremato, una fetta di pane tostato integrale con un cucchiaino di marmellata dietetica. Metà mattina: un succo di carota e due biscotti integrali. Pranzo: insalata di lattuga, pomodoro, carota grattata e mais, condita con poco olio, limone e poco sale. una bevanda senza zucchero e senza caffeina. Cena: passato di verdure con lattuga, sedano, porro, carota, bieta e fagiolini, un goccio d’olio e un pizzico di sale. Un uovo in tegame o a frittata.
MARTEDÌ
Colazione: un bicchiere di latte scremato con cereali integrali (aiutano a combattere la stipsi). Metà mattina: un infuso, due carote crude pulite e una fetta biscottata integrale. Pranzo: crema di carote, due lombatine alla piastra, una mela cotta ( puoi prepararla anche al microonde in tre minuti). Merenda: un succo di pomodoro e due biscotti integrali. Cena: cavolfiore bollito, condito con succo di limone e un po’ di olio d’oliva. Una gallinella di mare o una sogliola alla piastra, condite con erbe aromatiche come il ginepro e il dragoncello. Dessert: uno yogurt magro senza zucchero.
MERCOLEDÌ
Colazione: latte scremato con muesli alla frutta. Metà mattina: succo di carota, una fetta di pane tostato e un formaggino magro. Pranzo: riso bianco (una tazza dopo la cottura), con contorno di carote bollite tagliate a fettine. Una fetta di pesce spada alla piastra. Uno yogurt magro. Merenda: una mela e due biscotti integrali. Cena: insalata di indivia, carote grattate e crescione, condita con limone, un goccio d’olio e un pizzico di sale. Formaggio fresco con un cucchiaio di miele.
GIOVEDÌ
Colazione: latte scremato, due fette di pane tostato integrale con un po’ di miele. Metà mattina: un bicchiere di succo di pomodoro e due carote crude. Pranzo: purè di patate e carote. Un hamburger di carne magra alla piastra; insalata di lattuga. Uno yogurt magro. Merenda: un infuso e una fetta di pane integrale.Cena: verdure miste (bieta, carote e broccoli) in padella o al forno. Rifreddo dì petto di tacchino (due fette). Una mela.
VENERDÌ
Colazione: insalata di frutta con uno yogurt magro e due cucchiai di cereali integrali o muesli. Metà mattina:succo di carote e due formaggini magri. Pranzo: lenticchie stufate con carote, sedano, porro e cipolla. Due fette di carne arrosto (roastbeef, filetto). Un infuso. Merenda:un succo di pomodoro e carote con un biscotto integrale. Cena: merluzzo al vapore con carote grattate e una patata bollita. Formaggio fresco.
SABATO
Colazione: un infuso e un succo di carote. Pranzo: riso con verdure. Pesce alla griglia. Infuso. Merenda: bevanda fresca senza zucchero e senza caffeina. Cena: crudità di sedano, rape e carote con formaggio magro. Carne alla piastra. Infuso.
DOMENICA
Colazione: un infuso e un succo di carota. Pranzo: verdure alla piastra: melanzane, carote, funghi, peperoni e pomodori. Riso bianco. Macedonia di frutta. Merenda:una bevanda fresca senza caffeina e senza zucchero. Cena: un succo di carota. Formaggio fresco con insalata di pomodori.
La dieta della carota dura una settimana e grazie a questo menù da 1000 calorie si possono perdere 2 chili.
In origine era quasi certamente di colore viola, e probabilmente la sua coltivazione iniziò in Medio Oriente da dove la importarono i Romani e i Greci, che la chiamavano “karoton”, e che grazie a loro si diffuse in ogni parte del mondo conosciuto fino ad allora. Ma sembra che anche gli Egiziani la coltivassero a scopo medicamentoso, cosmetico o come foraggio per gli animali.
Il loro consumo a scopo alimentare iniziò a diffondersi intorno al XVI secolo e si deve agli Olandesi la coltivazione della carota arancione, come la conosciamo oggi, ottenuta dalla selezione di diversi incroci, e che venne dedicata agli Orange, casa regnante in Olanda.
Conosciuta in ambiente scientifico con il nome di Daucus carota, ne esistono oggi di diverso tipo con colorazioni differenti: gialle, rosse, arancioni, bianche, nere, viola. Ad ognuna di esse vengono riconosciute differenti proprietà benefiche grazie alla presenza di diversi elementi: dalla vit. A (di cui sono ricche le carote arancioni) agli antiossidanti delle carote viola, al licopene della carota rossa, ecc.
Oggi vengono riconosciute alle carote numerose proprietà tra le quali ricordiamo le principali che vanno dall’effetto protettivo sulle mucose gastroenteriche, alla protezione della pelle con effetto idratante e anti invecchiamento, all’azione anti dissenteria (soprattutto se utilizzata sotto forma di passato di carota bollita), oppure anti stitichezza (se consumata cruda), alla protezione della vista e della pelle (grazie alla presenza dell’alfa e del beta carotene), all’azione protettiva del sistema cardiovascolare (per le proprietà preventive sull’aterosclerosi).
Dal punto di vista delle proprietà nutrizionali, le carote sono un vero e proprio concentrato di vitamine, dall’alfa e beta carotene, precursori della vitamina A, alla vitamina C, nonché di sali minerali: potassio, sodio, zinco, calcio, ferro, magnesio, rame. Quasi completamente prive di grassi e con ridotto contenuto di proteine, esse contengono quasi l’8% di zuccheri e
oltre il 3% di fibra (rappresentata soprattutto dalla forma non solubile). L’energia fornita da 100gr di carote è di 35 kcal (147kJ) e per questo motivo sono quasi sempre presenti in regimi alimentari controllati.
E’ da notare come anche nella parte fogliare siano presenti sostanze quali flavonoidi e olii volatili contenenti geraniolo, limonene e daucolo.
Molto interessanti sono gli studi sulla prevenzione dei tumori che vedono come protagoniste le carote. La letteratura riporta studi effettuati su diversi tumori (colon rettali, prostatici e leucemia), ma soprattutto sul tumore del polmone di qualunque tipo istologico.
Consigli per gli acquisti
Se si vuole acquistare un frutto fresco ben maturo e profumato bisogna:
1. evitare i frutti che, tra le losanghe esterne, hanno la buccia di colore verde o grigiastro (troppo acerbi);
2. evitare quelli che hanno la buccia marrone (troppo maturi);
3. verificare che la buccia sia nelle varie sfumature di arancione;
4. accostare il naso alla superficie del frutto, si deve sentire leggermente il profumo caratteristico.
L’ananas contiene circa il 90% di acqua, mentre il rimanente 10% è costituito da:
zuccheri
bromelina
olio essenziale
acidi organici: acido citrico, acido malico e ossalico
vitamine: carotenoidi, vitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C
amminoacidi e proteine
minerali: iodio, magnesio, manganese, potassio, calcio.
Fornisce circa 40 calorie ogni 100g di parte edibile sotto forma di zuccheri.
Bromelina
La bromelina non è una singola sostanza, ma è costituita da un insieme di enzimi. E’ conosciuta chimicamente sin dal 1876, ma solo nel 1957 è stata introdotta come sostanza terapeutica quando Heinicke scoprì che era presente in concentrazioni molto elevate nel gambo d’ananas.
La bromelina però è instabile al calore quindi la sua attività fisiologica può essere ridotta da trattamenti inopportuni o da cattive modalità di conservazione.
Questa sostanza, essendo contenuta principalmente nel gambo d’ananas, può essere assunta sotto forma di capsule, compresse e polveri a base di estratto secco titolato.
La bromelina svolge numerose proprietà curative, quali:
azione antinfiammatoria e antiedematosa (è capace di controllare gli edemi sia di tipo posttraumatico che di origine infiammatoria); azione digestiva
capacità di potenziare gli antibiotici e i farmaci; proprietà mucolitica; azione anti-bruciature;
proprietà “antitumorale”.
La bromelina ha un’attività antinfiammatoria sia diretta che indiretta. Negli studi sugli animali è stata la più potente delle nuove sostanze studiate, agisce sull’infiammazione, gli edemi e il dolore.
La bromelina svolge un’azione antiedemigena e antinfiammatoria che si esplica mediante un decongestionamento delle sedi di infiltrazione cellulitica, facilitando inoltre il riassorbimento dell’essudato.
Alcuni studi, hanno dimostrato che la bromelina può aiutare a ridurre il dolore causato da artriti reumatiche e l’uso prolungato di questo enzima suggerisce che è efficace in trattamenti per altri problemi al tessuto connettivo (come tendiniti, etc.).
Inoltre supplementi di bromelina possono ridurre gonfiori, lividi, tempi di cura e dolori dovuti a ferite chirurgiche o fisiche. Infatti, in Germania la commissione E (simile all’americana Food and Drug Administration) ha approvato l’uso di bromelina per questi scopi.
Sin dal 18° secolo il gambo d’ananas era noto per facilitare la digestione, fra i suoi principi attivi, di primaria importanza la bromelina, ha, infatti, la proprietà di rendere facilmente e velocemente assimilabili anche le proteine più complesse.
Per questo suo ruolo digestivo l’ananas viene assunto dai dispeptici o dopo pasti abbondanti. Questa sostanza dunque, oltre a mantenere una corretta digestione, può mitigare i sintomi di disordini o bruciori gastrici, in particolare quando è usata in combinazione con altri enzimi come le amilasi (che digeriscono gli amidi) e le lipasi (che digeriscono i grassi).
E’ stato documentato che la bromelina nell’uomo aumenta il livello di antibiotici nel sangue.
Questo è stato dimostrato in uno studio in cui a 53 pazienti fu sottoposta una terapia di antibiotici combinati anche con bromelina. Essa è stata somministrata 4 volte al giorno lungo tutto il periodo di terapia antibiotica. In ogni singolo caso si è riscontrata una significativa riduzione della malattia. L’aumento del potere dei farmaci e degli antibiotici dovuto alla bromelina è causato dall’aumento della permeabilità dei tessuti malati così da permettere ai farmaci di raggiungere più facilmente il sito d’infezione.
La bromelina applicata superficialmente come una crema (35% di bromelina in un composto grasso) può essere benefica nell’eliminazione delle bruciature e nell’accelerazione dei tempi di cura in questo tipo di medicamenti.
La bromelina è stata studiata diverse volte, in differenti tipi di cancri, sola oppure come trattamento adiuvante, per la sua attività anti-tumorale e anti-metastatica con dei risultati interessanti che meritano però di essere nuovamente approfonditi.
Casi in cui è sconsigliato l’uso di bromelina
I preparati d’ananas potrebbero essere scarsamente tollerati da persone con ulcera peptica attiva e sono da evitare da chi è in trattamento con anticoagulanti, a causa della loro moderata
attività antiaggregante piastrinica. La bromelina per le sue proprietà anticoagulanti può, quando somministrata in pazienti trattati con pentossifilina, aumentare il rischio di eccessivo sanguinamento.
Per gli stessi motivi può essere pericolosa quando somministrata con eparina e warfaina. La bromelina può inoltre aumentare l’assorbimento di tetracicline ed amoxicillina.
In uno studio in doppio cieco effettuato su 127 pazienti, la bromelina ha significativamente aumentato i livelli serici di amoxicillina rispetto al gruppo di controllo trattato con amoxicillina e placebo. Inoltre, nel gruppo a bromelina si riscontrarono livelli tissutali di amoxicillina significativamente aumentati. Risultati similari si sono avuti sia per l’amoxicillina che per tetracicline in un altro studio controllato con placebo effettuato su 54 pazienti cui era somministrata bromelina.
Gli acidi organici
Gli acidi organici, rientranti nelle migliaia di co-fattori enzimatici contenuti soprattutto negli agrumi, nell’uva e in altri frutti come l’ananas, rivestono un particolare ruolo di protezione. Gli acidi organici presenti nell’ananas (acido citrico, malico e ossalico) hanno un’azione diuretica che combatte attivamente la ritenzione dei liquidi. Gli acidi organici inoltre hanno anche altre proprietà nella salute umana.
Infatti, contrariamente ai luoghi comuni, una volta assorbiti nell’intestino e passati nel circolo sanguigno, non hanno affatto un’azione acidificante ma, al contrario, alcalinizzante. Infatti, essendo acidi deboli, si degradano facilmente in presenza di ossigeno, dando così luogo alla produzione di acido carbonico.
Quest’ultimo si combina con il sodio e, soprattutto, con il potassio, formando carbonati e bicarbonati. Il complesso di queste nuove molecole formatesi è denominato “riserva alcalina” e costituisce quella risorsa che l’organismo utilizza per neutralizzare acidi di diversa origine che si formano al suo interno nel corso di moltissimi stati morbosi come ad esempio il cancro. acido citrico acido malico acido ossalico
La vitamina C
La vitamina C ha innumerevoli funzioni nell’organismo per questo è importante assumerla. La cottura può comportare perdita di vitamina (in alcuni casi fino al 75%) quindi è importante consumare i frutti che la contengono sempre freschi e crudi.
L’ananas contiene circa 17 mg di vitamina C su 100g.
Proprietà della vitamina C: protegge dai radicali liberi, previene malattie cardiovascolari, aiuta la cicatrizzazione delle ferite, migliora la risposta dell’organismo in caso di raffreddori e influenze, fortifica le difese immunitarie, abbassa il colesterolo e facilita l’assorbimento del ferro.
La vitamina A
Questa vitamina, contenuta nell’ananas, è molto importante per il nostro organismo poiché: facilita l’adattamento alla visione notturna, mantiene la salute e l’elasticità della pelle, dei capelli e delle mucose, aumenta la resistenza alle infezioni e combatte i radicali liberi.
Sali minerali
I minerali contenuti nell’ananas sono: iodio, magnesio, manganese, potassio e calcio.
II calcio, il fosforo ed il magnesio servono per la costruzione del tessuto osseo, muscolare, nervoso e delle membrane cellulari.
Il cloro, il sodio ed il potassio regolano la pressione dei liquidi dentro e fuori delle cellule e consentono il normale svolgimento delle attività cellulari.
Il magnesio costituisce il tessuto osseo e si trova nei nuclei delle cellule, nel plasma e nel tessuto muscolare e nervoso.
L’ananas è uno dei frutti tropicali più
I preziosi per la salute. È originario del Sud America, nella zona tra Brasile meridionale e Paraguay. Le popolazioni poi, migrando, lo portarono fi no ai Caraibi, nell’America Centrale e in Messico, dov’era coltivato dai Maya e dagli Aztechi che, oltre a gustarlo come frutto, ne utilizzavano il succo per ammorbidire la carne più fibrosa. Gli Indios lo chiamavano “nanas” cioè frutto eccellente, da cui il nome. Fu Cristoforo Colombo a portare l’ananas in Europa, alla corte di Spagna, dove divenne ovviamente un frutto esclusivo per i più ricchi.
Molto più di un frutto, un vero integratore!
La bromelina: potente enzima
«Il segreto degli effetti benefici dell’ananas è la bromelina, presente soprattutto nel cuore del frutto e nel gambo. Si tratta di un estratto acquoso composto da più enzimi che aiutano a digerire le proteine e tante altre sostanze fra cui i carboidrati» spiega la dottoressa Giovanna Corona, biologa nutrizionista a Roma. La bromelina non resiste alle alte temperature. Quindi in confetture e dolci a base di ananas cotto sono neutralizzati gli effetti di questo enzima.
Tanti minerali anticellulite
L’ananas è un’ottima fonte di manganese (44% del fabbisogno giornaliero), fondamentale, fra l’altro, per attivare numerosi enzimi, per la salute della tiroide e per organizzare le difese dell’organismo contro i radicali liberi. L’ananas contiene anche vitamina B1, indispensabile per trasformare i carboidrati in energia e per un ottimale funzionamento di nervi e muscoli. La presenza di potassio, calcio e magnesio rende questo frutto un diuretico naturale. L’effetto dei sali minerali viene potenziato dall’effi cacia depurativa degli acidi organici: l’acido citrico, malico e ossalico riattivano la funzionalità epatica e aiutano il fegato a smaltire gli accumuli di tossine.
Nella dura scorza una polpa d’oro
L’ananas è una buona fonte di vitamina C: 100 g ne contengono quasi il 60% del fabbisogno giornaliero. La vitamina C è un antiossidante prezioso che difende dagli attacchi dei radicali liberi, responsabili di invecchiamento precoce delle cellule, problemi cardiovascolari e indurimento delle arterie. La bromelina mantiene fluido il sangue, impedendo l’aggregazione delle piastrine.
Un toccasana per la circolazione rallentata
Una cattiva funzionalità circolatoria può determinare un indebolimento delle pareti dei capillari, ostacolare le normali capacità di drenaggio del sistema linfatico e ridurre l’ossigenazione dei tessuti, favorendo così la formazione di ristagni sottocutanei. L’ananas agisce sul sistema circolatorio grazie alla presenza della vitamina C e della vitamina E, entrambe capaci di ridurre la fragilità capillare e la tendenza ai problemi vascolari. La bromelina inoltre agisce sull’infiammazione all’origine della cellulite riducendo l’entità dell’edema provocato dal ristagno e alleviando il gonfiore tipico della ritenzione idrica e i “cuscinetti”.
Una spiccata azione anti-infiammatoria
Su bronchi, circolo e articolazioni
L’ananas può rappresentare un valido alleato naturale nel trattamento degli stati infiammatori che interessano ossa e articolazioni. La bromelina comporta una significativa riduzione degli edemi articolari e un conseguente aumento della mobilità. Consumare regolarmente questo frutto può essere un buon modo per prevenire e alleviare il logoramento delle articolazioni in maniera naturale, oltre che per proteggerci da una precoce insorgenza di malattie legate all’età. Inoltre diversi studi hanno dimostrato che l’ananas aiuta anche a curare la tosse e a liberare i bronchi perché la bromelina ha un effetto fi uidifi cante sulle secrezioni dei bronchi.
Riduce i danni degli antibiotici
Mangiare ogni giorno una bella fetta di ananas fresco mentre si è in cura con gli antibiotici potrebbe essere un’ottima idea salutare: uno studio condotto qualche anno fa infatti ha dimostrato che la bromelina fa aumentare l’assorbimento di tetracicline e amoxicillina, potenziandone gli effetti.
L’ananas è uno dei frutti più apprezzati in tutto il mondo: se ne producono quasi 20 milioni di tonnellate ogni anno. Le zone più prolifiche sono le aree dell’Asia e del Pacifico. La maggior parte del raccolto però è destinata a essere inscatolata (è il frutto in scatola purtroppo più consumato). Gli ananas freschi che arrivano al supermercato provengono soprattutto dall’America meridionale (in particolare dal Costa Rica).
ESISTE ANCHE L’ANANAS ROSA Arricchito di licopene antiossidante
Il frutto rosa, coltivato in Costa Rica, è geneticamente modificato: al suo Dna è infatti stato aggiunto del licopene, un carotenoide presente in pomodori e pompelmi rosa responsabile del loro colore rosso. Il risultato è un ananas rosato, dalla polpa più dolce e meno aspra, già in vendita negli Stati Uniti con autorizzazione della Food & Drugs Administration.
RICCO DI FIBRE PER L’INTESTINO
Questa varietà proviene dalle Hawaii, ed è molto diffusa da noi. Ha frutti grossi con la polpa chiara ricca di fi bre solubili e insolubili utili per tenere sotto controllo i livelli di zuccheri e grassi dannosi nel sangue e per regolarizzare l’attività intestinale e regalare sazietà.
VITAMINA C PER CAPILLARI E PELLE
Di grandezza media ha una buccia spessa aranciata che nasconde una polpa acidula ricca di vitamina C essenziale per formare, proteggere e stabilizzare la proteina di collagene necessaria sia per la riparazione dei tessuti connettivi sia per la salute di denti, gengive e capillari.
Se un frutto di ananas è maturo si riconosce, prima di tutto, dal profumo: un buon ananas sprigiona un aroma dolce e molto intenso. Se non profuma affatto, probabilmente è stato raccolto troppo presto. Le foglie verdi brillanti e fresche sono indice di un frutto a un punto ottimale di crescita. Il reale grado di maturazione di un ananas è evidente soprattutto dal colore della buccia e nello specifico dal colore delle linee che separano le placche di cui è composta: se sono verdi il frutto è acerbo, se sono marroni è troppo maturo. In un ananas pronto e adatto al consumo, la buccia fra le placche deve essere di un bel colore giallo aranciato. Si può anche provare a togliere una foglia dal ciuffo: se si stacca facilmente, significa che il frutto è un po’ vecchio.
QUELLO IN SCATOLA: UNA BOMBA DI ZUCCHERO!
Quando si compra l’ananas in scatola, salta subito all’occhio la sua forma: il frutto appare in “rondelle” private del loro centro. Mancando il cuore del frutto, manca anche la preziosissima bromelina. E quella presente nella polpa, è deteriorata dalla lavorazione industriale. La stessa cosa per la vitamina C: in una scatola di ananas ne rimane solo il 22% rispetto a quello fresco. E poi attenzione alle calorie: l’ananas allo sciroppo apporta 64 calorie per 100 g mentre quello fresco è solo 40 calorie.
ANTICOLESTEROLO E DIGESTIVO
Originario del Brasile, l’Abacaxi pequeno (Ananas comosus) è più piccolo e acidulo rispetto all’ananas comune. Il succo è utile per combattere il colesterolo, l’accumulo del grasso nel corpo, l’influenza e il raffreddore e per prevenire malattie alla vescica e ai reni. Ha proprietà digestive.
La bromelina è un enzima proteolitico che svolge un’importante azione antinfiammatoria. Esistono due forme di bromelina, quella del frutto, o del succo, dell’ananas, e quella del gambo dell’ananas. La bromelina possiede numerosi benefici per la salute umana dovuti non solo alle sue proprietà antiinfiammatorie ma anche alla sue attività antiedematosa, antitrombotica, immunostimolante e antidiarroica.
La bromelina favorisce il riassorbimento dei liquidi nella circolazione sanguigna, un’azione coadiuvata anche dalla capacità dell’enzima di scindere la fibrina, una proteina impiegata nella coagulazione del sangue. Questo aspetto è molto importante per l’uso terapeutico della bromelina per trattare gli edemi, ovvero l’accumulo di liquidi in varie parti del corpo che causa gonfiori. La bromelina assunta per via orale può sia prevenire la formazione dell’edema sia ridurlo significativamente fino al 50 per cento. Tali effetti persistono fino a 12 ore dopo la somministrazione dell’integratore di bromelina .
La bromelina viene utilizzata come terapia complementare per potenziare l’azione degli antibiotici e degli antibatterici, aumentandone l’assorbimento a livello quantitativo da parte dei tessuti umani. Nello specifico, alcune ricerche hanno dimostrato come la bromelina sia in grado di accrescere l’assorbimento delle penicilline e delle tetracicline, e, allo stesso tempo, di diminuire gli effetti collaterali complessivi dovuti a tali farmaci. La combinazione degli antibiotici con la bromelina viene già attuata per il trattamento di diverse infezioni batteriche.
La bromelina è in grado di ridurre in modo significativo la formazione di coaguli di sangue nelle arterie e nelle vene. La sua naturale azione anticoagulante è anche alla base del suo effetto antiedematoso. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Alternative Medicine Reviewsupporta questi risultati, osservando che l’uso di 120-400 mg di bromelina in combinazione con il potassio e il magnesio orotato riduce il rischio dell’occlusione delle arterie coronarie, mentre l’uso della bromelina con gli analgesici diminuisce i sintomi associati all’infiammazione e alla tromboflebite . La capacità della bromelina di ostacolare la formazione di coaguli di sangue è particolarmente utile nel trattamento delle lesioni dei tessuti molli.
La bromelina può migliorare le difese immunitarie e favorire lo sviluppo di citochine nelle cellule mononucleate del sangue periferico (PBMC), portando alla produzione del fattore di necrosi tumorale alfa (TNFα), interleuchina-1-beta, e interleuchina-6 . La bromelina è altresì capace di agevolare l’attivazione dei linfociti T, fondamentali per l’immunità cellulare.
Oltre al fatto che la bromelina aiuta a evitare la formazione di trombi, migliorando così la circolazione sanguigna, diversi studi hanno constatato che questo enzima previene o riduce al minimo la gravità dell’angina pectoris, un dolore al torace causato dalla scarsa ossigenazione del miocardio. È stata inoltre riscontrata una diminuzione nell’incidenza di infarto miocardico dopo la somministrazione quotidiana di potassio e magnesio orotato insieme a 120-400 mg di bromelina. In uno studio condotto su 73 pazienti affetti dalla tromboflebite acuta, la bromelina, in aggiunta agli analgesici, ha diminuito tutti i sintomi dell’infiammazione, tra cui il dolore, l’edema, e la temperatura della pelle elevata.
Quando la bromelina viene assunta durante o dopo un pasto aiuta a digerire meglio i cibi, in particolare le proteine. Durante la digestione, infatti, gli acidi presenti nello stomaco attivano molti enzimi proteolitici naturalmente presenti in esso, tra cui la nota pepsina. Anche il pancreas è responsabile della produzione di enzimi simili preposti al metabolismo delle proteine, per cui, dopo una pancreatectomia o nei casi di insufficienza pancreatica e di disturbi digestivi, la bromelina costituisce un buon aiuto per la digestione.
L’applicazione topica di una crema a base di lipidi e bromelina almeno al 35% risulta molto efficace nell’alleviare e guarire la pelle da ustioni e scottature.
La bromelina non è consigliata per coloro che soffrono di disfunzioni ai reni o al fegato. Si rende inoltre necessario un controllo adeguato nei soggetti affetti da emofilia o comunque con problemi legati alla coagulazione del sangue, soprattutto se assumono già farmaci anticoagulanti. La bromelina, ad alti dosaggi, è controindicata anche nei casi di ipertensione.
La bromelina è un enzima molto utile per la salute dell’organismo e può essere assunta facilmente aggiungendo l’ananas alla propria dieta. In alternativa, sono disponibili anche integratori alimentari di bromelina, ma il loro uso deve essere monitorato dal proprio medico, come per ogni supplementazione dietetica.
Per chi volesse approfondire, gran parte degli studi presi in considerazione per la stesura di questo articolo sui benefici della bromelina sono presenti nel seguente pdf.
Dieta dell’ananas, cellulite ko. DIETA ANANAS, DIMAGRISCI 4 KG IN 3 GIORNI Dieta dell’ananas, i segreti anti cellulite per dimagrire. Dieta dall’ananas: 4 chili in 3 giorni.
Dieta dell’ananas, cellulite ko. DIETA ANANAS, DIMAGRISCI 4 KG IN 3 GIORNI – depura Dieta dell’Ananas: disintossica, depura e fa dimagrire davvero. E ultimi scandali alimentari, sanità
Dieta dell’ananas, cellulite ko. DIETA ANANAS, DIMAGRISCI 4 KG IN 3 GIORNI – Dieta dell’ananas cos’è La dieta dell’Ananas depura, fa dimagrire velocemente, ai arriva a perdere 4 chili in tre giorni. Ma la dieta dell’ananas come funziona?
Dieta dell’ananas, cellulite ko. DIETA ANANAS, DIMAGRISCI 4 KG IN 3 GIORNI – proprietà
La dieta dell’ananas è purificante e depurativa visto che l’ananas è un alimento brucia grassi grazie ad alcuni enzimi specifici che aiutano a sgonfiare la pancia e a perdere rapidamente 2 o 3 chili di troppo. La dieta dell’ananas è un must anche per la ritenzione idrica, alleato contro la cellulite.
Dieta dell’ananas, cellulite ko. DIETA ANANAS, DIMAGRISCI 4 KG IN 3 GIORNI – dieta lampo
La dieta dell’ananasè una “dieta lampo”, dura 4 giorni e la si può ripetere ciclicamente ma a distanza di un mese da un ciclo e l’altro. Ovviamente l’ananas è l’alimento principale. E” un regime alimentare strutturato in soli due giorni, che poi andranno ripetuti per il terzo e il quarto giorno.
DIETA DELL’ANANAS I 4 GIORNI DI DIETA
Primo giorno
Colazione: 1 bicchiere di succo d’ananas senza zucchero + un frutto + una tazza di the
Ore 11: 1 bicchiere di succo d’ananas senza zucchero
Pranzo: 2 fette di ananas fresco, una fetta di pane, 50 g di ricotta di mucca
Merenda: 1 bicchiere di succo d’ananas senza zucchero + 1 mela
Cena: 2 fette di ananas fresco, 50 g di riso bollito condito con 1 cucchiaino d’olio extravergine d’oliva, 1 tisana di melissa, arancio e tiglio dolcificata con 1 cucchiaino di miele
Secondo giorno
Colazione: 1 bicchiere di succo d’ananas senza zucchero, una fetta di pane, 2 cucchiaini di marmellata, 125 g di yogurt,
Ore 11: 1 frutto
Pranzo: 1 fetta di ananas, 125 g di yogurt magro, 50 g di riso bollito, 2 cucchiaini d’olio extravergine d’oliva
Merenda: 1 bicchiere di succo d’ananas senza zucchero + 1 mela
Cena: Minestra di verdure miste, 40 g di orzo perlato, 2 cucchiaini d’olio extravergine d’oliva, 2 fette di ananas fresco
Il terzo e quarto giorno vanno ripetuti i regimi alimentari dei primi due giorni di dieta.
Dieta dell’ananas, cellulite ko. DIETA ANANAS, DIMAGRISCI 4 KG IN 3 GIORNI – la bromelina
La dieta dell’ananas è ricca di proprietà, fa bene alla salute. I punti di forza dell’ananas? La Bromelina, un principio attivo dell’ananas, farmaco antinfiammatorio molto usato. Il succo di ananas può essere usato come mezzo di contrasto per alcuni esami che prevedono risonanza magnetica, sostituendo l’impiego di sostanze di sintesi più costose. L’ananas è consigliato a chi fa una dieta e a chi soffre di ritenzione idrica.
Dieta dell’ananas, cellulite ko. DIETA ANANAS, DIMAGRISCI 4 KG IN 3 GIORNI – cellulite, ritenzione idrica
La dieta dell’ananas si giova dei benefici che comporta l’assunazione dell’ananas stesso: lotta alla cellulite, ritenzione idrica, effetti digestivi. L’anas ha poche calorie (100 grammi hanno circa 42 calorie). Per questo la dieta dell’ananas è adatta alle diete ipocaloriche, ricca di acqua, e contenente carboidrati sotto forma di zuccheri e in particolare di glucosio, fruttosio e saccarosio, povera di fibre, fonte di vitamina C, potassio e magnesio.
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