Gucci assunzioni: 900 posti di lavoro nel settore moda, le figure richieste



La casa di alta moda Moda e specialmente lusso sfrenato ha comunicato di essere in cerca di personale per oltre 900 posizioni lavorative su tutta Italia, divise per Regioni.



 Tante occasioni ci saranno in particolare in Toscana, ma anche a Roma e a Milano. Bisogna precisare che il piano di reclutamento è diretta conseguenza di una serie di investimenti avviati nei mesi precedenti e che una piccola parte delle 900 posizioni lavorative sono già state coperte. Comunque, rimangono diverse possibilità di entrare a lavorare per uno dei marchi più affermati dell’alta moda italiana.

Gucci, uno dei brand più conosciuti al mondo nel settore dell’alta moda, assume personale grazie agli investimenti iniziati lo scorso anno. Infatti, entro la fine del 2018, sono previste 900 assunzioni di cui una parte è già stata effettuata, mentre sono ancora numerose quelle che devono essere portate a termine tra cui le 400 che riguardano lo stabilimento di Gucci, a Scandicci (Firenze), inaugurato da poco. Le offerte di lavoro interessano numerose regioni italiane:

la Toscana, ma anche la Lombardia, il Lazio, il Piemonte, l’Emilia Romagna, il Veneto e la Sardegna. I settori interessati all’ampliamento dell’organico sono: acquisti, affari generali-istituzionali, audit, business development&strategy e comunicazione. oppure creative&design, customer relationship management, direzione generale, e-business-digital e facility management. e ancora finanza, gestione prodotto, it, legale, manufacturing-produzione artigianale, marketing, merchandising-acquisti, operazioni-supply chain e logistica.

Con circa 300 negozi sparsi in tutto in tutto il mondo, Gucci è attualmente uno dei marchi di moda più rilevanti e influenti a livello internazionale, avendo raggiunto per un certo periodo un fatturato secondo solo a Louis Vuitton. Fondata da Guccio Gucci a Firenze nel 1921, rappresenta un’eccellenza italiana riconosciuta in tutto il mondo dell’alta moda e degli articoli di lusso.Gucci attualmente fa parte della Gucci Group.

Sicurezza sul lavoro

Valore imprescindibile per le parti è rappresentato dalla sicurezza sul lavoro. Il fine è quello di permettere ai lavoratori di operare in un ambiente nel quale siano rigorosamente applicati i migliori standard previsti dalla normativa in materia. È proprio in vista di questo scopo che vengono confermati gli incontri annuali tra i Responsabili della sicurezza di parte aziendale (RSPP) ed i Rappresentati dei lavoratori (RLS), con questi ultimi che beneficeranno di un apposito programma di formazione di 50 ore annue.

Work life balance

La parte più corposa dell’accordo in esame riguarda il tema del c.d. Work Life Balance, vero e proprio pilastro portante della disciplina contenuta nel nuovo CIA. Punto chiave della politica aziendale di Gucci è la costante ricerca di un incontro tra le esigenze della vita personale di ogni lavoratore e la produttività, efficienza organizzativa e competitività che da sempre caratterizzano l’Azienda. Non si nasconde infatti la volontà di sfruttare tutte le opportunità commerciali disponibili, al fine di permettere un incremento del fatturato e della qualità del servizio offerto ai clienti, che giustifica il prestigio che il marchio Gucci ha acquisito a livello internazionale. Tuttavia si riconosce che, per poter giungere a tali obiettivi, è fondamentale garantire un ambiente di lavoro sicuro e sereno, dove i soggetti possano operare con la consapevolezza che le proprie esigenze familiari e personali verranno sempre prese in considerazione e, per quanto possibile, soddisfatte.Ed è per questo che le Parti hanno cercato di inserire nella disciplina in esame gli aspetti più importanti in ottica di bilanciamento tra vita personale – lavoro – obiettivi aziendali. In questo senso sono le previsioni sulle comunicazioni obbligatorie del calendario annuale di aperture/chiusure e ferie e del planning trimestrale (il tutto per permettere ai lavoratori la miglior organizzazione possibile dei propri impegni personali), così come le disposizioni sul lavoro nei giorni festivi, sulle pause retribuite e non, sul congedo matrimoniale (esteso anche alle unioni civili e alle “coppie di genere” che contraggono matrimonio all’estero), sul congedo per il padre lavoratore, sui vari permessi per impegni personali (come visite per sé o per il figlio fino a 8 anni, per lo studio, per decesso di un familiare ecc…) e sui permessi retribuiti e ferie.

Welfare

Il nuovo CIA si occupa anche della qualità della vita dei propri lavoratori e delle loro esigenze sociali emergenti, confermando il programma di Welfare Aziendale già adottato in precedenza. Come per il Work Life Balance, si sottolinea la necessità di trovare un punto di incontro tra welfare e produttività, per far sì che i lavoratori siano motivati positivamente alla crescita sia propria che dei risultati aziendali. Per usufruire del Piano Welfare, ogni dipendente a tempo indeterminato avrà a disposizione un proprio “Wallet”, contenente un budget figurativo di 300 Euro per il Piano 2016 e 300 Euro per il Piano 2017, che in nessun modo andranno ad influire sulla normale retribuzione, o su qualsiasi incentivazione economica loro riconosciuta. Viene inoltre riconfermato il già esistente Comitato di Welfare Aziendale, che mantiene lo scopo di “studiare, analizzare, sviluppare, valorizzare, diffondere e monitorare il Welfare Aziendale come leva competitiva per l’azienda”. Importante è anche la conferma di quanto già disposto con l’accordo sottoscritto in data 6.7.2004 (così come modificato nel 2007 e dal CIA 2012) in tema di Piano Sanitario Integrativo dei trattamenti del servizio sanitario pubblico nei casi di malattie ed infortunio, con la previsione di un contributo annuale di 60 Euro da parte del lavoratore, attraverso trattenute mensili di 5 Euro per 12 mesi.



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