Infarto: Meno rischi per il cuore se si dice basta al fumo



Buongiorno, nella mia famiglia sono in molti a soffrire di cuore e ci sono stati tanti episodi di infarto. Siccome sono vicino alla soglia dei 50 anni, ho timore per la mia salute. Ci sono modi per prevenire l’infarto?



La prevenzione dell’infarto miocardico è possibile. Infatti, oltre il 75% dei casi di infarto miocardico è attribuibile a 9 fattori di rischio misurabili e prevenibili: colesterolo, fumo, ipertensione arterio, diabete, obesità addominale, fattori psicosociali; attività fisica, consumo di frutta e verdura e moderata assunzione di alcol sono fattori protettivi.

Fumo e colesterolo sono i fattori che spiegano la quota maggiore di infarti. In particolare, anche solo 5 sigarette al giorno aumentano il rischio di infarto. Il colesterolo può essere tenuto a bada con la dieta, le statine o con nuovi farmaci più potenti: una riduzione del 10% del colesterolo totale ridurrà del 50% il rischio di infarto nei prossimi 5 anni. Purtroppo età, sesso maschile ed ereditarietà sono invece fattori di rischio non modificabili.

Tutti i maschi con più di 40 anni e tutte le donne oltre i 50 anni dovrebbero misurare il rischio di infarto, per esempio collegandosi a questo sito: www.cuore. iss.it/sopra/calc-rischio.asp. Dopo la valutazione preliminare va modificato lo stile di vita: astensione dal fumo, una dieta povera in grassi saturi a favore dell’assunzione di vegetali, frutta e pesce, un esercizio fisico quotidiano (almeno due ore e mezza a settimana di moderata attività aerobica), fare attenzione al peso mantenendo l’indice di massa corporea tra 20-25 kg/m2 e una circonferenza addominale inferiore ai 94 cm negli uomini e a 80 cm nelle donne, tenere sotto controllo la pressione, il colesterolo ed eventualmente il diabete mellito. L’identificazione dei fattori di rischio modificabili e l’intervento (anche farmacologico se necessario) su di essi è la modalità più efficace per la prevenzione dell’ infarto.



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