La salute della duchessa di Cambridge, futura regina d’Inghilterra, ha la dignità di affare di Stato entro i confini britannici. Per noi osservatori esterni, invece, è il termometro per misurare la temperatura dell’aria che si respira nei palazzi di casa Windsor, perché il ricordo delle nevrosi di Diana, dovuti in principio alle rigidità d’etichetta, è ancora molto nitido. Per questo, quando sono arrivate in redazione le ultime ed esclusive immagini di Kate, abbiamo percepito una innegabile situazione di allarme per lo stato fisico della duchessa.
Anzitutto contestualizziamo la sequenza fotografica. Si tratta di scatti che riprendono la moglie di William al matrimonio di una delle sue più datate e care amiche, Sophie Carter, che si è sposata il 22 settembre con il finanziere Robert Snuggs. Ovviamente la duchessa si è presentata nel Norfolk, dove si sono tenuti cerimonia e ricevimento, con tutta la famiglia, prevedendo per i propri figli George e Charlotte (Louis è rimasto a Londra con la tata Maria Borrallo) ruoli da paggetto e damigella, come di consueto alle nozze di parenti e amici più intimi. Ruolo che ovviamente George ha interpretato da piccolo Gian Burrasca, mentre Charlotte lo rimproverava. Il contesto era dunque gioviale, quasi familiare, e le fotografie che vi mostriamo mancavano del sigillo di ufficialità, visto che dopo l’estate il primo impegno protocollare di Kate coinciderà con i festeggiamenti per i 70 anni del suocero Carlo, il 25 ottobre. È anche normale, dunque, che la duchessa per studiare il look adatto a questo evento non sia passata sotto le forche caudine degli stylist reali, propendendo invece per un trucco più leggero e dunque rivelatore di un preoccupante e progressivo deperimento. Ne sono prova oggettiva le troppe rughe comparse all’improvviso sulla sua fronte, il contorno occhi color della pece, le palpebre ridotte quasi a fessure come se fosse stata colta da repentina miopia, gli zigomi che appaiono isolotti, vista la mancanza di pienezza nell’incarnato circostante. Se l’attenzione dell’osservatore indugia sul busto e, giù giù, sulla figura totale di Kate, si trova di fronte a un corpo quasi svuotato, orfano dell’armonico equilibrio di forme che sfoggiava, indossando lo stesso cappottino firmato Catherine Walker – riciclato, in pieno stile Kate, per le nozze dell’amica – poco prima di restare incinta del piccolo Louis.
Nello stupore di avere di fronte una duchessa che così provata non avevamo visto mai, subito viene alla mente la sinistra coincidenza di quella misteriosa e fino a oggi sconosciuta cicatrice che Kate nasconde al confine tra la parte sinistra del viso e il cuoio capelluto. Nel 2011 per la prima volta i postumi di questa vecchia ferita vennero alla luce. La duchessa in quell’occasione era stata fotografata a un evento “in solitaria”, il primo senza William, che aveva appena sposato. E aveva optato, ingenuamente, per una pettinatura raccolta, che lasciava scoperta la parte di cranio con la cicatrice incisa. Già all’epoca si addensò più di un preoccupante dubbio su ciò che era stato estirpato dalla pelle di Kate con un taglio lungo quasi otto centimetri.
Oggi la correlazione tra la cicatrice e questo stato di forte debilitazione della duchessa torna a far capolino, visto che le giustificazioni di palazzo, all’epoca, non furono certo esaustive: fu data una spiegazione ufficiale con un comunicato – e già questo è un aspetto singolare, visto che le sollecitazioni della stampa raramente provocano una reazione di sovrana e famiglia – in cui si scrisse laconicamente che “la cicatrice è dovuta a una operazione infantile”. Reticenza apparentemente ingiustificata, che non ha fatto nient’altro, allora come oggi, che alimentare la teoria più drastica, quella di un male misterioso di cui la duchessa ha sofferto e chissà, forse, soffre ancora. Posizione alimentata da alcuni informatori definiti “anziani”, dunque affidabili, dal Daily Mail, che avrebbero parlato di un’operazione molto seria subita dalla duchessa. La cicatrice sarebbe dunque compatibile con una rosa di patologie che colpiscono la pelle: si va dal melanoma all’emangioma benigno. Quest’ultimo si presenta nei primi mesi di vita del bambino con macchioline piatte che aumentano di dimensioni sviluppando piccole tumefazioni. Macchioline che intorno al primo anno può essere opportuno rimuovere. Oggi si fa con il laser.
Ma lo stato di prostrazione di Kate potrebbe anche essere rintracciato nei pesanti postumi che questa ultima gravidanza ha lasciato sul suo corpo. Un’attesa flagellata da una forma ancora più acuta di iperemesi gravidica di quella che la duchessa patì aspettando George: dunque, arrivando al parto letteralmente stremata, potrebbe poi essere incorsa in una forma di grave stanchezza, forse di depressione, fatta di pianti frequenti misti a un lieve esaurimento. Stato peraltro assai comune nelle donne che hanno appena vissuto una gestazione. Eppure chissà su quanti aiuti potrà contare la duchessa, di cosa dovrà mai lamentarsi? Sembra di sentirle le accuse verso chi, potendo affidarsi a uno staff reale fatto di tate e puericultrici, non avrebbe ragione di patire, anche se solo fisicamente, l’arrivo di un figlio. Ma non è forse difficile il percorso della maternità per qualuque donna che scelga di dare alla luce un bambino a prescindere dalle condizioni sociali?
Senza contare che a mettere un macigno sul proprio senso di inadeguatezza ci pensa il confronto con la imperturbabile e giunonica serenità della cognata Meghan che, dopo un difficile e stressante inizio a corte, ora sembra aver guadagnato in sicurezza, come dimostrano le sue forme sempre più rotonde e materne. Quale sia l’origine della sofferenza di Kate, ora tocca alla regina Elisabetta correre a proteggere colei che le succederà sul trono accanto al nipote. Per evitare che un allarme di oggi diventi un’amarezza di domani.
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