Pensione Anticipata e 35 anni di contributi, Quota 100 o precoci



Per chi volesse uscire dal mondo del lavoro anticipatamente, quali sono per il prossimo 2019 le possibilità? Purtroppo per molti italiani sembra che la pensione stia diventando un vero e proprio miraggio e proprio per questo motivo il nuovo governo Conte sta cercando di superare la riforma Fornero e facilitare ma soprattutto anticipare la possibilità di andare in pensione agli italiani. Dunque, ad oggi il superamento della legge Fornero e di conseguenza anche il reddito di cittadinanza sembrano essere le misure più attese. Nel caso in cui dovesse venire essere confermata la notizia, ci sarà la possibilità nel corso del 2019 di poter andare in pensione a coloro che avranno raggiunto almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi versati.



Sulla base di tutto ciò, dunque, molti italiani potrebbero andare in pensione con 5 anni di anticipo rispetto a quello che è il termine fissato per la pensione di vecchiaia. Discorso a parte invece per la pensione anticipata, perché in questo caso sono richiesti dei requisiti differenti ovvero 42 anni e 10 mesi di contributi versati per gli uomini, termine che potrebbe salire a 43 anni e 3 mesi a partire dal prossimo anno. Ma anche in questo caso, l’intenzione del Governo è quello di facilitare l’accesso alla pensione e di questo ne ha parlato il Sottosegretario al lavoro del governo Conte, che ha spiegato come dopo Quota 100,potrà arrivare quota 41. L’ultima è una misura che permette a chi ha 41 anni di contributi versati, di poter andare in pensione a prescindere dall’età anagrafica.

Pensione anticipata e Ape volontario, esempio con 35 anni di contributi

Un altro modo per poter andare in pensione anticipatamente è quello dell’Ape volontario. Ad oggi per poter usufruire di questa misura, bisognerà aver maturato 20 anni di contributi entro il 31 dicembre 2019 ma bisognerà anche attendere il compimento del 63esimo anno di età. Ebbene ci sarebbe anche un altro modo per poter uscire dal mondo del lavoro anticipatamente ovvero usufruire della pensione di vecchiaia, il cui termine minimo previsto dal primo gennaio 2019, è fissato a 67 anni e 20 anni di contributi versati.

Volendo fare un esempio concreto, un lavoratore che abbia versato 35 anni di contributi potrà accedere alla pensione soltanto in base al requisito anagrafico e se non ha compiuto 63 anni di età, secondo la normativa vigente non potrebbe andare in pensione. L’Ape volontario è una misura che interessa i lavoratori che abbiamo almeno 63 anni di età e circa 20 anni di contributi iscritti presso forme di previdenza pubblica di natura obbligatoria.



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