Pensione anticipata, Quota 41 il vero obiettivo del governo. Perché molti restano fuori?



Il traguardo e dunque l’obiettivo principale del governo, sembra essere quello di estendere ed attuare quota 41 per tutti e questo è quanto detto più volte dal vicepremier Matteo Salvini a proposito della riforma pensioni che si sta finalmente via via delineando. Tra le forme di pensione anticipata, dunque, ci sarebbe quota 41 che non è comunque una novità, nel senso che è già una misura reale, ma soltanto per alcune categorie di soggetti invece il vero obiettivo del governo è quello di estenderla sostanzialmente a tutti i lavoratori. Non è detto che comunque sia facile anche ad oggi accedervi comunque a questa misura pensionistica anticipata, perché sono in tanti a restarne fuori in attesa che possano arrivare delle soluzioni migliori. Intervistato proprio ultimamente Matteo Salvini ha parlato quindi di tutte le misure del governo sul tema pensioni ed ha concentrato l’attenzione su quota 41, definendolo come quindi il vero obiettivo del governo.



Per quest’anno però e dunque per il 2019, sembra che non ci sia spazio per questa misura e bisognerà quindi attendere il 2019, ovvero l’anno in cui si inizierà a parlare. ” Non ci sarà quota 41 già da quest’anno”, avverte Salvini, il quale ha anche aggiunto “Non abbiamo la bacchetta magica“. Parlando proprio di quota 41 è stato piuttosto interessante un servizio che è andato in onda a Dimartedì su LaSette a cura di Silvia Ciufolini, che ha trattato proprio l’argomento intervistando una persona che ha iniziato a lavorare a 16 anni, svolgendo il lavoro di tornitore per circa 9 anni per poi passare altri 33 anni lavorando come tranviere, accumulando in totale 42 anni di servizio.

Inevitabilmente è una situazione non molto rara nel nostro paese. Ebbene il tranviere intervistato ha fatto domanda per poter accedere alla pensione anticipata, avendo quindi 41 anni di contributi, ma questa è stata rigettata perché la figura professionale implica una guida su rotaia e non su strada e quindi la figura del tranviere non rientrerebbe tra quelli che svolgono lavori usuranti e quindi per questo motivo non avrebbe potuto accedere a quota 41. Ovviamente al rifiuto della domanda è seguito un ricorso attraverso patronato e nel caso in cui questo dovesse essere bocciato, si allontanerà ovviamente il traguardo della pensione.

Quindi quota 41 , nonostante sia una misura pensionistica riservata soltanto ai lavoratori che hanno svolto dei lavori definiti usuranti, non è detto che può effettivamente essere applicata.  Ricordiamo, dunque, che quota 41 è quella misura che darà la possibilità di poter uscire prima dal mondo del lavoro con 41 anni di contributi e che è considerato l’obiettivo finale del governo ovvero lo step secondo per poter finalmente superare la legge Fornero dopo quota 100. 



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