Pensioni anticipata e quota 100: 42 oltre alla 100, uscita già dai 59 anni



Si torna a parlare di pensioni e pare si avvicini Quota 100. Ma di cosa si tratta e come sarà possibile accedervi? Si tratta dell’ anticipo pensionistico, che stando a quanto riferito, potrebbe essere introdotto Seppur con molti paletti e dunque per una platea piuttosto ridotta, rispetto alle promesse iniziali. Da quanto riferito, sembra che potranno accedere alla quota 100 coloro i quali hanno compiuto i 74 anni di età e abbiano non più di 2 anni di contributi figurativi. Nello specifico sembra che quota 100 potrebbe riguardare circa 400.000 persone anche se per il momento, riguarderebbe soltanto chi ha compiuto 74 anni e non ha più di 2 anni di contributi figurativi.



La conferma sembra essere arrivata proprio nella giornata di oggi e per voce del vice presidente del consiglio Luigi Di Maio. Lo stesso avrebbe riferito di voler nel più breve tempo possibile riformare il sistema pensionistico. ” Con noi esistono solo i diritti. I privilegi scompaiono. Quindi basta pensioni d’oro e aumentiamo la pensione a chi non riesce ad arrivare a fine mese“, è questo quanto riferito da Di Maio. Il vice presidente del consiglio di Maio ha anche parlato della legge Fornero sostenendo che purtroppo ha portato soltanto lacrime e sangue. “Da allora i conti pubblici non sono migliorati, perché l’economia non si rilancia tagliando tutto, ma facendo investimenti. Sarà un lavoro lungo, perché dovremo combattere contro chi continuerà a ripeterci che non si può fare, ma siamo al governo e dimostreremo che non è così”, ha aggiunto ancora Di Maio.

Tornando alla Quota 100, sembra che il governo debba mettere a disposizione circa 4 miliardi per quota 100 nella legge di bilancio e tuttavia nonostante sembra che sia una cifra sostanziosa, a beneficiarne sarà una pratica piuttosto limitata. Al momento si pensa che la soluzione migliore sia quella di un anticipo pensionistico per coloro che hanno compiuto 64 anni di età e con una soglia minima da stabilire gli anni di contribuzione previdenziale.

Con questi criteri sembra che la pensione si possa raggiungere, sommando l’età anagrafica con i contributi versati. Sostanzialmente più sale l’età, più scendono gli anni di contributi per poter accedere alla pensione. Se una parte dunque si avvicina la quota 100, dall’altra si allontana la quota 41 per avere la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età che oggi è fissata 42 anni e 10 mesi, ma nel 2019 si innalzerà a 43 anni di contributi.

Pensioni Inps, quota 100 e quota 42 per le uscite anticipate del 2019: le ipotesi sul tavolo

La pensione anticipata a quota 42, accanto alla quota 100, consentirebbe ai lavoratori di scegliere la misura di uscita maggiormente adatta alla propria situazione contributiva. La sola quota 100, è stato calcolato sia dall’Inps che dai maggiori istituti di studi previdenziali, avrebbe un costo stataleminimo di 4 miliardi di euro per arrivare a cifre che si aggirano sui 14 miliardi. La forbice dipende dall’introduzione di paletti di uscita per i lavoratori: il minor costo sarebbe determinato dall’uscita ad almeno 64 anni e in presenza di 36 di contributi versati.

Tuttavia, la difficile composizione della spesa della prossima legge di Bilancio suggerirebbe di adottare alternative meno costose, come la quota 42, ipotesi che si è fatta strada nelle ultime settimane. Si tratterebbe di andare in pensione anticipata (o di anzianità) con 42 anni di versamenti, indipendentemente dall’età anagrafica. In questi termini, il meccanismo di uscita potrebbe andare incontro, almeno parzialmente, ai lavoratori precoci che chiedono a gran voce la quota 41per tutti, con un ritardo di sette mesi rispetto alla quota 41,5 determinata dall’adeguamento alla speranza di vita del 2019. A conti fatti, la quota 42 consentirebbe un bonus di uscita di appena tre mesi per le donne rispetto alla pensione anticipata della Fornero che richiederebbe 42 anni e tre mesi di versamenti e un vantaggio più consistente (di un anno e tre mesi) per gli uomini, le cui pensioni anticipate del prossimo anno saliranno a 43 anni e 3 mesi di contributi versati.



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