Pensioni reddito di cittadinanza, Quota 100: come fare pace con l’Ue


A parlare di manovra e nello specifico di riforma pensioni. Il governo al momento è al lavoro per cercare di effettuare delle modifiche per poter arrivare finalmente all’ accordo con l’Unione Europea ed evitare la procedura di infrazione. Ciò nonostante però, il governo non ha fatto un passo indietro su quelli che sono gli obiettivi programmati in manovra cominciare dalla riforma pensioni e reddito di cittadinanza, che dovrebbero essere rimodulati permettendo così di risparmiare tra 3 e 4 miliardi che andrebbero destinati alla riduzione del debito pubblico. Proprio su questo tema,  si è svolto un vertice di maggioranza a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dell’economia Giovanni Tria, il responsabile dei rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, Laura Castelli e Massimo Garavaglia.


Si è trattato di una riunione piuttosto importante, durata circa 60 minuti che ha permesso di fare il punto su quelli che sono gli emendamenti alla legge di bilancio che al momento si trovano all’esame della camera tentando di arrivare ad un accordo con Bruxelles. “L’obiettivo del governo e’ rilanciare la crescita e lo sviluppo confermati gli obiettivi gia’ fissati, in particolare sulle pensioni,sul reddito di cittadinanza e sulla tutela del risparmio”, sottolineano nella nota Conte, Di Maio e Salvini. Sempre nel corso di questo incontro, i partecipanti hanno ribadito ancora una volta la volontà di non voler in nessun modo alimentare lo scontro con l’Unione Europea cercando di mantenere un dialogo.

Al momento dunque il governo sta cercando semplicemente di lavorare per trovare delle possibilità di rimodulare le due misure cardine della manovra ovvero Quota 100, pensioni e reddito di cittadinanza per i quali sono stati stanziati in genere 16 miliardi nella legge di bilancio, ma per tentare di venire incontro a quelle che sono le ricchezze dell’Unione Europea si dovrà ragionare sulla possibilità di slittare sia l’una che l’altra e ridurre anche la platea di quota 100.

Questo farebbe risparmiare circa 3-4 miliardi di euro. Parlando di stime, sempre secondo alcune fonti governative del MoVimento 5 Stelle per poter attuare quota 100 servirebbero dai 5 ai 7 miliardi, mentre sul fronte del reddito di cittadinanza il risparmio potrebbe ammontare a circa un miliardo, visto che la frazione slitterebbe mese di marzo o addirittura giugno. “Preferisco posizionare la Commissione sulla base dei fatti e non delle dichiarazioni”, ha detto in mattinata il portavoce dell’esecutivo comunitario, Margaritis Schina che ha aggiunto “i contatti sono in corso a tutti i livelli” e che “i documenti e le opinioni” sulla manovra adottati dalla Commissione sono in discussione al Consiglio, dove sono rappresentati tutti i governi.


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