Pensioni ultime notizie, dal governo arriva la conferma “Quota 100 per 3 anni, poi Quota 41”



Sul fronte pensioni, si continua a parlare di quota 100, ovvero la misura pensionistica che darà la possibilità ai lavoratori di poter accedere al mondo della pensione una volta accumulati 38 anni di contributi e compiuti 62 anni di età. Questa misura effettivamente durerà 3 anni e poi sarà quota 41 per tutti. Queste sono le ultime novità arrivate direttamente dai vertici del governo che di fatto hanno confermato l’entrata in vigore di questa misura, già a partire dal prossimo mese di aprile 2019. Il governo ha anche svelato la temporaneità della misura quota 100 e nel frattempo ha confermato l’arrivo anche del reddito di cittadinanza ma bisognerà parlarne ancora in Senato. A scagliarsi contro il governo intanto è stato il Partito Democratico che ha denunciato delle contraddizioni su quelle che sono le misure pensionistiche al momento al vaglio dei tecnici del governo.



Su quota 100, si aspetta un decreto da tempo che possa delinearne  finalmente ed ufficialmente quelle che sono le caratteristiche e le finestre di uscita ed anche la temporaneità. Ad ogni modo come abbiamo già visto, i tecnici del governo hanno fatto sapere che questa misura pensionistica durerà tre anni e farà da ponte a quota 41 per tutti, che è visto come il vero obiettivo del governo. Il pacchetto pensioni, inoltre, oltre a prevedere quindi l’adozione di quota 100, prevede anche un anno di proroga per la misura Ape sociale e Opzione donna, ma non è finita qui perché è previsto anche un aumento dell’età pensionabile e sarà invece in vigore soltanto per la pensione di vecchiaia, mentre sarà congelato per la pensione anticipata.

Ricordiamo che la pensione di vecchiaia prevede che si possa andare in pensione a 67 anni mentre per quella anticipata bisognerà aver accumulato 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini ed un anno meno per le donne. A parlare di quota 100, ma soprattutto della durata Triennale di questa misura, è stato nelle scorse ore il Sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon, il quale ha confermato che questa misura altro non è che è un ponte e quindi una misura di passaggio per poter arrivare poi effettivamente a quota 41 per tutti che dovrebbe arrivare tra il 2022 e il 2023.

” Tra 4 o 5 anni oltre il 65% dei nuovi pensionati avrà un montante a calcolo misto con prevalenza contributiva e il coefficiente di trasformazione a 62 anni sarà più penalizzante per questo il sistema naturalmente disincentiverà i ritiri anticipati di Massa”, sono state queste le parole di Claudio Durigon che ha così confermato la durata Triennale di quota 100.  A parlare di questa misura è stato anche Claudio Borghi ovvero il presidente della commissione bilancio, il quale nelle scorse settimane aveva detto che di questa misura se ne sarebbe parlato all’arrivo della manovra in Senato visto che alla camera i termini sarebbero scaduti.



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