Pensioni ultime notizie, riscatto laurea e Quota 100



Nell’ultimo periodo, tanto si è parlato della possibilità di riscattare la laurea ai fini pensionistici e questa discussione in qualche modo sembra sia stata alimentata dall’introduzione della misura pensionistica Quota 100. Questa potrebbe dare la possibilità a tanti dipendenti di potere raggiungere gli anni contributivi per poter andare in pensione. Proprio nell’ultimo periodo sarebbero in crescita le domande di riscatto laurea ricevute dall’Inps e si parla di un totale di 62.282 di istanze presentate dal 2016 fino allo scorso 31 agosto, di cui ben 28.389 accolte tra gestione privata e pubblica. Nello specifico nel privato, le istanze presentate sarebbero 43.689, di cui 12.920 solo nei primi otto mesi del 2018.



Pensioni e riscatto laurea

Quello del riscatto laurea è un istituto che da la possibilità di poter calcolare il percorso di studi ai fini pensionistici ed ovviamente potrà richiederlo soltanto chi ha conseguito il titolo di studio, quale laurea o diploma di laurea, anche se si dovesse trattare di un soggetto inoccupato che al momento dell’inoltro della domanda, non è mai stato iscritto ad alcuna forma di previdenza e che non ha mai iniziato un’attività lavorativa all’estero o in Italia. Si possono riscattare i periodi che corrispondono alla durata legale del corso di laurea ed ancora si potranno anche riscattare i titoli conseguiti all’estero che abbiano valore legale nel nostro paese.

Inoltre, a partire dal 1997 sembra si possa anche riscattare due o più corsi di laurea. Non potranno essere riscattati gli anni fuori corso, nonché i periodi che risultano già coperti da contributi obbligatori oppure figurativi presso il fondo cui è stata effettuata domanda e tutti gli altri regimi previdenziali. Riguardo il costo del riscatto, questo non sarà sempre uguale ma andrà a variare a seconda del regime previdenziale, ovvero contributivo e retributivo, in cui va a ricadere il periodo da riscattare e che sarà condizionato dall’età, dal sesso e dalla retribuzione del richiedente.

Riscatto laurea e Quota 100

Sostanzialmente, dunque, sulla base di quanto appena detto, sembra che il riscatto degli anni di studio all’Università possa dare la possibilità di aggiungere ben due anni di contributi a seconda della durata del corso di studi che si è seguito, che potrebbero essere utili ai fini del calcolo dell’età pensionabile.In questo scenario, si aggiunge l’introduzione di Quota 100, che dovrebbe entrare in vigore il prossimo mese di gennaio 2019 e che permetterà l’accesso alla pensione anticipata con almeno 62 anni di età ed un’anzianità contributiva di minimo 38 anni. Sono previste delle finestre per l’uscita anticipata con Quota 100, qualora i requisiti vengano maturati a partire dal mese di gennaio 2019. In che modo influisce il riscatto degli anni di studio con Quota 100? Il riscatto, potrebbe dare la possibilità agli interessati di ottenere gli anni di contribuzione necessari per poter raggiungere i 38 anni richiesti per poter accedere alla pensione anticipata, ovviamente sempre rispettando il requisito anagrafico.



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