Pensioni, ultime notizie su Quota 100: “Governo, manca chiarezza”, interviene Damiano



Sul fronte pensioni, mancano ancora dei chiarimenti riguardanti alcune misure molto importanti tra i quali quota 100 e soprattutto sulla sua entrata in vigore. Inizialmente si era detto che questa misura potesse entrare in vigore a partire dal mese di gennaio 2019, ma effettivamente qualcosa nel tempo è cambiato e adesso si parla di aprile. Le due misure sono definite le misure principali della riforma pensioni che hanno subito delle modifiche dall’impianto originario per mancanza di risorse e per evitare delle emorragie improvvise nel settore del pubblico impiego. Sembra che ad essere maggiormente penalizzati da quota 100 siano gli insegnanti, che potrebbero uscire dal mondo del lavoro soltanto a partire dal 2020.



Mancano ormai pochi giorni alla fine del 2018 e siamo ad un passo quindi dall’inizio del 2019 ed il dirigente del Partito Democratico Cesare Damiano, si sta interrogando sul futuro di queste misure previdenziali e nello specifico sulle proroghe a quelle misure che sono attualmente vigenti come opzione donna e ape sociale. Questa settimana sarà decisiva per molte misure pensionistiche sociali, tra le quali proprio quota 100 e reddito di cittadinanza. Tuttavia la manovra sembra ancora essere piuttosto lontana soprattutto per Damiano ed è ancora una volta sotto i riflettori di Bruxelles che continua a minacciare l’Italia di applicare la sanzione di infrazione. “Non sappiamo se ci saranno dei decreti che riguardano addirittura Quota 100 e reddito di cittadinanza”, sostiene Damiano. “Verranno prorogate al 31 dicembre 2019 tutte le graduatorie della Pubblica Amministrazione, di vincitori e idonei, attualmente vigenti”, aggiunge Damiano.

Ecco alcune delle domande più comuni poste dagli italiani nelle ultime settimane: “Verranno esentati, come promesso gli ambulanti dall’applicazione della direttiva Bolkestein? Andrà in porto la nona salvaguardia per gli esodati? Sarà prolungata la sperimentazione di Opzione Donna? Sarà prorogata e resa strutturale l’Ape sociale? Si potrà andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica?”.

Sono queste le principali domande che ci si pone al momento in attesa di capire cosa accadrà nei prossimi giorni. Proprio su opzione donna e ape sociale, sembra che l’intenzione originaria del governo fosse quello di prorogarli al 31 dicembre 2019, anche se poi effettivamente tutto pare sia rimasto fermo e ci potrebbero essere anche delle novità piuttosto importanti. Salvini più volte anche il sostenuto di voler puntare anche su un’altra misura ovvero quota 41. Damiano, però, continua ad insistere su quelle che sono le domande sopra enunciate ovvero gli argomenti che sarebbero più delle questioni cruciali per la maggior parte dei cittadini italiani e che ovviamente fanno anche parte di tutte quelle promesse che sono state avanzate dal governo e che bisogna vedere se saranno mantenute.



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