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Oggetto di valutazione è sia il bene quale entità avente precise caratteristiche fisiche intrinseche – il cd. aspetto fisico – (estensione, superficie, localizzazione, volumetrie), sia il bene-servizio, cioè il bene in grado di soddisfare i bisogni dell’acquirente e, soprattutto, suscettibile di produrre reddito nel medio/lungo periodo. Tali considerazioni definiscono l’aspetto economico del bene immobiliare. Ai due aspetti citati, fisico ed economico, deve poi aggiungersi l’aspetto giuridico. Infatti, a causa della caratteristica di immobilità, la proprietà immobiliare non può essere fisicamente trasferita sul mercato attraverso la consegna tra gli operatori, per cui si è sviluppato un intero corpo di leggi riguardanti i diritti sulla proprietà e le relative forme di trasferimento. Analizziamo i tre aspetti specificatamente. • Aspetto fisico. L’aspetto fisico dei beni immobili è quello più immediatamente percepibile ed apprezzabile. La posizione geografica, la consistenza, la presenza di servizi e agevolazioni accessorie costituiscono elementi distintivi ed evidenti. Le caratteristiche principali riguardanti la fisicità dell’immobile sono: immobilità, intrasferibilità, vita fisica ed economica molto lunga (infinita nel caso del suolo), unicità assoluta di ogni singola particella fondiaria e dipendenza dall’ambiente circostante e dalla posizione geografica. Queste caratteristiche fisiche del bene immobiliare influenzano in modo determinante i suoi attributi economici, l’organizzazione ed il funzionamento dei mercati immobiliari. • Aspetto economico. Essendo bene economico, l’immobile possiede le caratteristiche di scarsità e utilità. I beni immobiliari hanno caratteri economici distintivi, derivanti direttamente dagli attributi fisici e legali che influenzano il valore con riguardo principalmente all’uso ed alla capacità di produrre reddito.



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