Riforma pensioni, Quota 100 e stop aumento.Lega “La colpa è di Monti”



Le ultime notizie in tema pensioni non possono non riguardare Quota 100, ovvero la principale misura della riforma pensioni di cui tanto si parla nelle ultime settimane. Stando a quanto emerso negli ultimi giorni da alcune indiscrezioni riportate anche da vari quotidiani, potrebbe anche arrivare la possibilità di un’ uscita anticipata rispetto a quelli che sono i requisiti previsti da Quota 100, ovvero il raggiungimento di 62 anni di età e 38 anni di contributi maturati. In questo clima ancora di tubi e tensioni, a parlare è stato il Sottosegretario al Ministero dei Trasporti Armando Siri, il quale ho accusato Mario Monti per il mancato adeguamento delle pensioni. Per conoscere un po’ tutti quelli che sono i dettagli di Quota 100 bisognerà attendere il decreto che dovrebbe arrivare al massimo per il 12 di gennaio 2019.



Tuttavia, secondo quelle che sono alcune indiscrezioni potrebbero esserci delle novità piuttosto interessanti al riguardo, che darebbero la possibilità ad alcuni lavoratori di uscire anche prima del compimento dei 62 anni di età, mentre resterebbe inalterato il requisito contributivo ovvero 38 anni di età. Ovviamente quest’ultimo risulta essere un obiettivo piuttosto difficile da raggiungere, soprattutto al giorno d’oggi in cui il lavoro è sempre più discontinuo. Potrebbero quindi essere state fissate delle scappatoie da formarsi attraverso degli accordi tra territori e aziende, al fine di sostituire in modo adeguato le uscite con quota 100 con una nuova campagna di reclutamento, ovvero delle nuove assunzioni che interverrebbero nel fare cambio ai pensionandi con Quota 100.

Sulla base di queste novità, potrebbe avere un ruolo decisamente importante la cassa depositi e prestiti grazie ad un fondo finalizzato a sostenere le aziende dove lavoratori escono con Quota 100. In questo modo all’impresa potrebbe avere degli incentivi in più per sostenere la perdita della forza lavoro e quindi rendere ancora più convenienti nuove assunzioni. Come abbiamo già anticipato, a parlare è stato proprio il Sottosegretario ai trasporti Armando Siri, il quale ha dichiarato quelli che sono alcuni aspetti fondamentali della manovra ed ha esposto alcuni punti principali. “ Non siamo stati noi a bloccare l’adeguamento delle pensioni ma Monti. Noi abbiamo ripristinato un poco l’aumento a favore delle pensioni più basse intervenendo sulle altre. Si tratta di una cosa differente”.

Siri poi è intervenuto anche su quelli che sono i dati relativi agli ultimi sondaggi effettuati sul governo, che vedono una certa flessione del MoVimento 5 Stelle, ma un vero e proprio Boom della Lega. A tal riguardo il Sottosegretario ai trasporti ha detto di non guardare mai questi sondaggi, perché in qualche modo fotografano delle situazioni che sono sempre in continua evoluzione e quindi non considera questi dei dati poco attendibili.



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