Streaming Serie A Bologna – Milan Gratis Diretta Live Tv Web No Rojadirecta



I fili bianchi sono aumentati. Età, stress, bioritmi da panca. Avevano i capelli corti o lunghi ma scuri scuri quando insieme alzarono la Coppa del Mondo. La baciavano, altro step di una vicinanza che fra Gennaro Gattuso detto Ringhio e Filippo Inzaghi detto Superpippo è via via diventata amicizia. Condivisione: vincendo (tutto), soffrendo (tanto), incazzandosi e adrenali- nizzando il contesto perché sono fatti così (da sempre).



SFOGO E FIDUCIA Due del genere che hanno vissuto gli spogliatoi hanno il retaggio del proteggere lo stanzone, quelle mura. I giocatori. «Io in bilico? Continuate pure a sfogarvi su di me, sono il primo responsabile, è giusto che venga messo in discussione io quindi lasciate stare i giocatori: io per loro sono disposto a buttarmi nel fuoco» dice Ringhio. «Ho le spalle larghe – diceva Pippo qualche settimana fa davanti all’ennesima partita nella bassa classifica-: se proprio dovete prendervela con qualcuno, fatelo con me e non con i ragazzi». Affinità. Protezionismo. Ma oggi, stasera, è tutta un’altra sera: la panca è mobile, è il calcio. «La fiducia della società arrivata 24 ore dopo il ko di Empoli? – fa Pippo – Nei miei confronti non è mai cambiato nulla, quando ho iniziato a fare l’allenatore sapevo che sarei andato incontro a momenti bellissimi e no. Spesso paga l’allenatore, è il mestiere. Ma sono sereno, come sempre. Instagram e i gufi? Il post serviva a dare positività».

TU QUOQUE Dal Pireo con furore uno, dal terzultimo posto con rabbia l’altro. Fraterni amici ma stasera siamo al «tu quoque» per chi dovesse soccombere. «Potrei fare del male al mio amico Pippo? – dice Rino – Purtroppo fa parte del calcio, se non arrivano i risultati l’allenatore rischia di andare a casa.

Ecco una breve lista che potrebbe risultare utile ai fini delle ricerche:

  1. Portogallo con Rádio e Televisão de Portugal;
  2. Svizzera con Schweizer Radio und Fernsehen;
  3. Turchia con Turkish Radio and Television Corporation;
  4. Serbia con Radio-televizija Srbije;
  5. Paesi Bassi con Sanoma Media Netherlands;
  6. Paraguay con Sistema Nacional De Television;
  7. Slovacchia con Slovenská Televízia;
  8. Suriname con Surinaamse Televisie Stichting;
  9. Repubblica Ceca con Ceská Televize;
  10. Svezia con Modern Times Group.

DOVE VEDERE BOLOGNA MILAN GENOA IN TV

Per vedere Bologna Milan in TV hai bisogno di un abbonamento Sky con il pacchetto Sky Calcio. Se soddisfi questo requisito, la gara sarà visibile con ampio pre partita e post partita su Sky Sport HD e Sky Sport Champions League Serie A, canale 202.

Nel caso in cui non fossi un abbonato Sky purtroppo non potrai vedere la partita in TV ma puoi sempre usufruire di alcuni servizi alternativi per vedere Bologna Milan in streaming. Altrimenti puoi approfittare dell’occasione per sottoscrivere un abbonamento Sky.

DOVE VEDERE BOLOGNA MILAN IN STREAMING

Il match Bologna Milan sarà trasmesso anche in streaming su diverse piattaforme, tutte rigorosamente di Sky. Anche qui se avete un abbonamento Sky potete utilizzare l’applicazione SkyGo (gratuita) che permette la visione del match anche in streaming. SkyGo infatti permette di vedere su PC, Smartphone, Tablet e non solo tutti i programmi Sky sfruttando il proprio abbonamento di casa.

Quest’anno gli appassionati di calcio e in particolare del campionato di Serie A, potranno vedere le partite in diretta tv e anche sui dispositivi mobili sottoscrivendo l’abbonamento o a Sky o a Dazn. Secondo l’accordo vigente, Sky può trasmettere il 70% delle partite in programma, mentre Dazn può trasmettere il restante 30%. Nel pacchetto di Dazn c’è sempre uno dei big match di giornata e sempre una partita del sabato sera. Dazn è una piattaforma che trasmette solo in streaming e consente di vedere le partite su qualunque supporto, purché collegato a internet. L’abbonamento a Sky consente di vedere le partite anche su supporto mobile. Per valutare i pacchetti proposti dai due player meglio consultare i siti: sky.it e dazn.com.

Bologna – Milan è una partita valevole per la giornata numero 16 del campionato di calcio di Serie A 2018/2019. La partita sarà visibile in tv sulla piattaforma Sky il 18-12-2018 alle ore 20:30. La partita sarà visibile in streaming per gli abbonati Sky su Sky Go, che consente di vedere i programmi Sky su pc e dispositivi mobili.

Ci sono poi, come noto tantissimi siti che trasmettono in streaming le partite. In massima parte però si tratta di siti pirata che le autorità giudiziarie rimuovono molto frequentemente, per cui non è consigliato guardare le partite in streaming in questo modo.

Ma le nostre gioie e le nostre avventure vissute insieme non si possono dimenticare. Entrambi ci giochiamo tanto però affetto, amicizia e rispetto restano» dice Rino. «Gattuso è un grande amico – racconta Pippo -, ci siamo sentiti un po’ di tempo fa quando era in difficoltà, abbiamo condiviso tante cose: inutile dire cos’è il Milan per me e viceversa, è incancellabile ma oggi devo pensare al Bologna. Contro un Milan così forte la partita perfetta può non bastare, ma l’importante è uscire avendo dato tutto. E davanti ai nostri tifosi è doveroso: il tifo a Bologna è stato per me una grande scoperta, il gesto di venire in 1000 a Empoli mi è rimasto nel cuore».

PIANTI, SCARPE E GONFI Gli aneddoti che uniscono i due sono svariati. Pippo e Rino hanno vissuto il Milan dal 2001 al 2012 vincendo due Champions League, due scudetti, un Mondiale per club e una Coppa Italia. Oltre a Berlino 2006.Una volta Rino raccontò così una questione di scarpe: «Me le rubava sempre: successe che fece gol con un mio paio e non me lo restituì più». Scaramanzia. Fu Gattuso a dare un consiglio sull’acquisto di Pippo ai dirigenti rossoneri. Paleolitico. Ma il futuro è adesso. «La reazione aH’eliminazio- ne dall’Europa League? – ecco Rino – Nel calcio moderno vedere gente che piange nello spogliatoio per me è un bel segnale, mi ha colpito e qui nessuno si deve vergognare di nulla. Sappiamo bene che abbiamo fatto una figuraccia, ma solo chi ruba si deve vergognare, non chi lavora». E Pippo: «Se ho sentito Saputo? No, ma è un l presidente che tiene tanto a questo progetto, abbiamo un debito nei suoi confronti. Dovremo dare una risposta sul campo anche per lui. La luce è dietro l’angolo, serve una vittoria per svoltare». Poi, prima di salutare, Pippo usa il suo slogan: «I ragazzi? Sono gonfissimi». Significa carichi. Pippo e Rino certamente più di loro.

Tredici armi a Bologna, solo due a Milano, ma proprio con Pippo Inzaghi in panchina. La partita di stasera sarà speciale per Cristian Zac- cardo, che in maglia azzurra con Gattuso e Inzaghi ha vinto il Mondiale del 2006. Il momento critico dei club condizionerà la gara, ne è sicuro il centrale, ora svincolato: «Sarà la partita della paura. Serve una risposta da entrambe. Pensavo che il Bologna fosse la rivelazione del campionato, ma non è stato così e le ultime prestazioni non sono state all’altezza. Inzaghi è in difficoltà e, se non dovesse vincere, la situazione diventerebbe complicata. I rossoneri sono usciti anche immeritatamente dall’Europa League, ma in Grecia non è stato il solito Milan. Gattuso, rispetto a Pippo, in campionato ha la classifica dalla sua parte e meno da perdere».

AMICI CONTRO Due ex compagni faccia a faccia in un momento delicato della stagione. E anche della carriera da allenatori, quella che Zaccardo potrebbe intraprendere nel prossimo futuro: «Li conosco bene, mi sembra che Rino abbia più in mano la squadra. Lo spogliatoio è con lui, forse questo succede meno a Bologna con Inzaghi. Il calendario del Milan è in discesa fino a Natale e Gattuso può approfittarne. Il clima intorno a Pippo è pesante e solo i tre punti alleggerirebbero la situazione. Con Saputo si attendeva il salto di qualità dopo il cambio di proprietà in una piazza importante, ma l’entusiasmo ora si sta spegnendo, purtroppo». Inzaghi, non bastasse il clima cupo di Bologna, ha ricevuto anche una stoccata da Seedorf: «Con Clarence allenatore ho avuto fortuna: quattro vittorie su quattro. In alcune circostanze, evidentemente, non contano solo i risultati. Con Pippo al Milan la colpa della stagione negativa non è stata, però, solo dell’allenatore».

HIGUAIN PER LA CHAMPIONS

Zaccardo, in attesa di quella che potrebbe essere l’ultima avventura da giocatore, è diventato direttore sportivo, con Leonardo come compagno di corso: «È molto preparato. Le dure critiche all’arbitraggio in Grecia? È giusto che sia stata la società e non Gattuso a parlare di certi temi. Non so se sia sempre ideale parlare a caldo nel post gara, ma Leo ha esperienza e sa ciò che dice». Per un Milan da Champions non può mancare all’appello un Higuain formato top player: «Non sono i gol il problema del Pipita, ci si aspetta di più da lui come carisma e carattere. Dovrebbe essere un trascinatore in campo, con la grinta di Cutrone e quella che Gattuso aveva da giocatore. Il quarto posto arriverà solo se il Milan troverà continuità di risultati, con una stagione di alti e bassi è una squadra da quinto- sesto posto. Intanto le romane hanno lasciato parecchi punti per strada, ora è tutto nelle mani di Rino e i suoi». Preoccupa di più, invece, l’obiettivo salvezza degli emiliani: «Non vedo la cattiveria giusta negli occhi dei giocatori. Se tra dieci partite saranno ancora lì a lottare per non retrocedere, servirà una risposta da un club che non è partito con questo obiettivo. Ogni anno c’è un’outsider che rischia la B, come è successo alla Samp anni fa. Mi auguro non tocchi al Bologna il commento, che odora molto di certezza, ha spaziato nei quattro angoli dell’universo rossonero per tutto il giorno dopo la tragedia greca: se ci fosse stato lui, non sarebbe finita così. Punto. Lui è Suso e manca la controprova, ma effettivamente mai quest’anno si era notata in modo così evidente l’assenza di un giocatore. Molti, in questi primi quattro mesi, si erano fasciati la testa preventivamente già alcune volte. Per esempio quando era venuto a mancare Higuain, salvo scoprire che senza il Pipa si poteva non solo sopravvivere, ma pure vincere o uscire indenni da campi complicati. Per esempio quando i centrali difensivi erano caduti come mosche uno dopo l’altro, salvo scoprire che senza Musacchio e Romagnoli ci si poteva affidare con fiducia ad Abate e Zapata.

PRECAUZIONE Stavolta è stato diverso. La partita di Atene, oltre all’esclusione dall’Europa, ha emesso anche un’altra sentenza: Suso – non che sia un concetto nuovo – non ha un alter ego e il suo contributo è irrinunciabile. Forse, probabilmente, l’unico vero imprescindibile. L’alert su Jesus era scattato in vigilia, mercoledì scorso, quando era emerso un problemino non meglio identificato che lo aveva escluso dall’undici titolare per precauzione. Poi era arrivata una precauzione ulteriore: dalla panchina alla tribuna. E addio arma da sfoderare a gara in corso in caso di necessità. Condizione che si è puntualmente verificata, con Gattuso che si è ritrovato a osservare una panchina spuntata. Appare ben chiaro che se lo spagnolo non è entrato in distinta significa che i rischi superavano considerevolmente i benefici.

CARATTERE Stasera Suso torna in corsia destra, a frittata europea servita ma in tempo per rimettere mano al Milan. Da un certo punto di vista fermarsi una partita non gli ha di certo fatto male. Col Torino, nove giorni fa, si era visto più di un segnale che indicava una condizione in fase involutiva: imprecisione nei passaggi, poco spunto, errori non da lui. Una spiegazione la può dare la classifica del minutaggio: Jesus, nonostante l’assenza in coppa, è il rossonero con più minuti nelle gambe (1.601). Più dell’insostituibile Kessie (1.532). Stasera la missione sarà molto mirata: dal momento che fin qui nessuno è più riuscito ad accendere Higuain, dovrà provarci lui. Jesus ci è abituato: testa alta, sguardo che segue il movimento del Pipa e pallone scodellato sulla corsa. Come con l’Atalanta. O col Chievo. Gattuso in realtà vorrebbe che Gonzalo riuscisse ad accendersi da solo. O meglio: vorrebbe che fosse lui a prendere per mano i compagni, e non viceversa. Un concetto emerso molto chiaramente dalle parole di ieri di Rino: «Ci ho parlato, il primo deluso è lui, ed è lui che ora deve darci la sua leadership, a livello caratteriale e di esperienza. La priorità per me non sono i suoi gol, ma l’essere credibile, il valore aggiunto per i compagni, trascinarli, incoraggiarli anche se qualcuno sbaglia qualcosa. Gli ho detto che da parte mia e dello spogliatoio c’è grande apprezzamento, però deve fare qualcosa in più, come tutti. Occorre fare le cose con gli occhi avvelenati, aspetto che manca a tutta la squadra». Gattuso racconta di preferire l’atteggiamento ai gol, ma il Pipa non la butta dentro da fine ottobre: sistemare entrambe le questioni in una volta sola non sarebbe male.

Joey Saputo non ci sarà. Ancora spiazzato e furioso per la messinscena orribile delle croci (recanti i nomi di Fenucci, Bi- gon e Di Vaio), il patron canadese del Bologna non sarà sulle tribune, ripulite e messe a norma dopo la fitta nevicata di ieri. Se questa assenza sa di segnale di disimpegno lo si capirà più avanti, anche attendendo la presentazione del progetto di re- styling del Dall’Ara posticipata a gennaio.

RITIRO E PROSCIUTTO In tanto, Pippo ci tiene a dire due cose sul macabro atto (dal quale i gruppi della Curva e il Centro Bologna Clubs si sono dissociati in blocco da subito) delle croci. «Sono vicino ai nostri dirigenti, persone serissime: i veri tifosi del Bologna non sono quelli che hanno compiuto quel gesto ma altri. Con la squadra siamo andati in ritiro una sera prima – dice Pippo riferendosi alla notte di domenica -: avevamo bisogno di stare insieme. Gli errori individuali da evitare? Ne abbiamo parlato: quando si sbaglia serve lavorare di più, concentrarsi di più ma anche mangiare e dormire bene per non compromettere tutto con degli errori. Se ho obbligato tutti alla bresaola? Prosciutto…».

3-5-2 O 4-4-2 Pulgar indisponibile, rientra Calabresi, probabile 3-5-2 ma idea anche di 4-4-2 a specchio col Milan: Orsolini potrebbe partire dalla panchina. Previsti 23.000 spettatori.

Tutte le dirette di calcio da vedere in TV e streaming legalmente e non con Rojadirecta.

Gli abbonati di SkyGo DAZN Eleven Sports possono vedere le partite gratuitamente. Sky Go è il servizio di streaming di Sky Italia. I canali di SkyGo sono visibili su tutti i dispositivi abilitati come smartphone, tablet e PC. Ricordatevi che quando vi collegate a internet sarebbe bene utilizzare una connessione sicura in VPN che vi permette di avere affidabilità, riservatezza (anonimato) e accessibilità durante tutto il tempo della navigazione. Streaming di Rojadirecta TV: ricordiamo che in italia il sito Rojadirecta è stato dichiarato illegale e quindi è oscurato.

“Dobbiamo crescere ancora tanto, i giocatori, e io con il mio staff. Le cicatrici rimarginano quando le curi bene: ora non dobbiamo pensare troppo ma giocare con qualità e sbagliare il meno possibile, perché è fondamentale quello che ci giochiamo nelle prossime quattro partite”, ha sottolineato l’allenatore rossonero che ancora una volta ha sminuito il peso degli episodi arbitrali nel ko con l’Olympiacos, ma non ha digerito le critiche di chi ha parlato di ‘vergogna’.

“Chi ruba deve vergognarsi – ha replicato -. Mi ha colpito vedere gente che piange in spogliatoio: vuol dire che è rimasto ancora qualcosa dei valori di 10-15 anni fa”. Mentre un po’ in tutta Europa i colleghi commentavano le avversarie del prossimo turno di coppa, Gattuso a Milanello era impegnato ad attirare su di sé il focus delle critiche, come chi vuole alleggerire la pressione sulla squadra. Senza stupirsi delle voci che lo vogliono nuovamente in bilico, più o meno come il rivale, quel Filippo Inzaghi compagno di tanti successi.

“Ci giochiamo entrambi tanto. Se non arrivano i risultati c’è il rischio di essere mandati via, fa parte del mestiere. Ma continuate a rompere le scatole a me, non ai giocatori: è giusto che un allenatore giovane dopo questa eliminazione, sia messo in discussione”, il ragionamento di Gattuso, che non amplia l’orizzonte alla Supercoppa di gennaio, prima occasione per conquistare un titolo da allenatore, ma si ferma a Bologna: “E’ la partita che ci deve far ripartire, dirà se sappiamo reagire”.

Torna a disposizione Romagnoli, da gestire con cura perché gli infortuni al polpaccio sono a rischio ricadute. E Gattuso aspetta Higuain, a secco da sei partite. “Gli ho parlato, è il primo deluso: abbiamo bisogno dei suoi gol, ma ora la priorità è il suo apporto caratteriale, di esperienza e leadership, non le reti”, ha raccontato, in attesa di un indispensabile rinforzo.

Gattuso parla del calciomercato di gennaio

Si parla di un ritorno di Pato, mentre Ibrahimovic ha confermato che resterà a Los Angeles. “La società sa chi mi piace e può essere funzionale”, ha tagliato corto Gattuso, allontanando gli scenari più pessimistici legati alle sanzioni della Uefa: “Abbiamo dei vincoli e non possiamo fare tanto sul mercato, ma siete voi – ha detto riferendosi ai giornalisti – che continuate a dire che dovranno andare via Suso, Calhanoglu, Higuain… A me non risulta”.



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