Adriana Volpe porta in tribunale Magalli, e rischia di perdere il posto in Tv



Questo articolo in breve

Finisce in tribunale la diatriba tra Adriana Volpe e Giancarlo Ma- galli. Dopo la lite del marzo 2017, il conduttore de / fatti vostri rischia il rinvio a giudizio per diffamazione aggravata nei confronti della collega. A deciderlo è stato il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma, che ha respinto la richiesta di archiviazione del pubblico ministero. Come molti tele- spettatori ricorderanno, la vicenda risale a due anni fa. Magalli aveva definito la collega «rompipalle» in diretta tv dopo che lei aveva rivelato la sua età. Il giorno dopo il presentatore aveva chiarito sui social, ma aggiungendo un’affermazione che era piaciuta ancora meno alla Volpe: «Se si sapesse come fa a lavorare da 20 anni», aveva scritto allora sul web Giancarlo.



A quel punto Adriana, ora al timone Mezzogiorno in famiglia, aveva sporto denuncia. Adesso segna il primo punto a suo favore: Magalli potrebbe essere processato. Lui, però, non pare preoccupato.«Sembra che io sia sotto processo e quasi in galera per avere ironizzato sui motivi per i quali una certa persona lavora», si legge sulla pagina Facebook del presentatore. «Vorrei precisare che, a seguito di querela proposta da quella persona, il pubblico ministero, cioè colui che dovrebbe sostenere l’accusa, ha chiesto l’archiviazione per inconsistenza dei fatti.

Quellapersona e i suoi avvocati hanno fatto opposizione e il Gip ha negato l’archiviazione, rimettendo la decisione su un eventuale giudizio al giudice per le udienze preliminari. Quindi non è affatto certo che ci sarà un processo e, se dovesse esserci, non si sa come potrebbe finire». Non è dello stesso parere, però, Adriana Volpe: «Per due anni ho subito in silenzio gli attacchi mediatici gratuiti di Giancarlo che sosteneva che nessuna querela fosse stata sporta nei suoi confronti per i fatti ormai noti, arrivando addirittura a definirmi ‘”campionessa del parlare a vanvera”», dice la conduttrice a Nuovo Tv. «Oggi lui stesso ammette la verità: l’ho querelato e ha due procedimenti a suo carico.

L’ho fatto per tutelare la mia dignità e quella di tutte le donne che si sono trovate nella mia condizione». E aggiunge: «Lascio che la giustizia faccia il suo corso, commenterò solo a sentenza emessa. Ciò che invece non mi stancherò mai di ripetere è che le donne – tutte! – vanno sempre rispettate sul luogo di lavoro e che la violenza verbale è un infimo e sottile “cancro” del nostro tempo. Non sottovalutiamo il grado di lesività di questo tipo di violenza, che non si può e non si deve accettare mai. Per questo lo scorso anno ho creato, assieme a illustri avvocati e psicologi, un Osservatorio per le politiche sociali con il quale conto di poter essere d’aiuto a molte persone».

La soddisfazione che Adriana prova (almeno per il momento) grazie all’ultima decisione del Gip, però, non le viene più regalata dalla televisione. Proprio in questi giorni, infatti, nei corridoi Rai si rincorrono voci che parlano della chiusura del suo amato Mezzogiorno in famiglia. Il direttore di Raidue, Carlo Freccero, sembrerebbe
essere intenzionato a cambiare i palinsesti e a sostituire la trasmissione della Volpe e di Massimiliano Ossini addirittura con un telefilm, per contenere i costi. Se fosse davvero così, per la presentatrice un’eventuale vittoria in tribunale sarebbe rovinata da una grande delusione professionale. Chi vivrà vedrà



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