Albano Carrisi in lacrime, straziante lettera per mamma Jolanda: “Nella nebbia del dolore”



Albano Carrisi sta cercando di superare il dolore per la morte di mamma Jolanda, venuta a mancare qualche settimana prima di Natale. Al fianco del cantante di Cellino San Marco abbiamo avuto modo di vedere solo Loredana Lecciso e non Romina, ma a far discutere oggi troviamo la nuova confessione che Albano ha scritto in una lettera alla madre.



Albano Carrisi dopo la morte di mamma Jolanda

Come abbiamo avuto modo di spiegare all’inizio del nostro articolo, sono giorni davvero difficili per Albano Carrisi che ha dovuto affrontare la morte di mamma Jolanda. La donna è venuta a mancare alla veneranda età di 96 anni lasciando comunque un grande vuoto nel cantante di Cellino, dato che la madre è sempre stata una presenza costante nella sua vita e determinante anche nella cura delle Tenute di Albano e nella crescita dei figli per i quali la nonna è stata un punto di riferimento.

Dopo la morte di mamma Jolanda, Albano Carrisi, ha dovuto aprire nuovamente il cuore al dolore ripensando così anche alla figlia Ylenia. Non a caso il cantante è certo del fatto che la madre avrà già incontrato la figlia scomparsa dandole un bacio da parte del padre che non comunque non ha mai smesso di nutrire la speranza di ritrovarla.

Albano Carrisi in lacrime

L’ultimo saluto a mamma Jolanda ha piegato anche Albano davanti il dolore. Il cantante di Cellino San Marco avrebbe dovuto cantare in chiesa, ma non è riuscito a esibirsi nella canzone dedicata alla madre per via delle forti emozioni e del distacco dalla madre, nonostante i due abbiano condiviso insieme gran parte della loro vita. Non a caso ecco che in lacrime fa una confessione che nessuno avrebbe mai immaginato.

“Nella nebbia del dolore”

Secondo quanto reso noto anche da Lettoquotidiano, Albano Carrisi ha scritto una commovente lettera per la madre facendo anche un’ammissione. Il cantante di Cellino San Marco nella missiva ha scritto: “Mamma cara, sei riuscita a farmi piangere. Le lacrime le ho sempre mandate indietro, e dio sa quante volte ho dovuto farlo, ma stavolta le lascio scorrere: sto invecchiando, forse”. Successivamente Albano Carrisi continua il suo sfogo parlando di dolore e della sua anima tormentata che guarda in faccia la realtà: “Dopo che ti abbiamo portato al camposanto, mercoledì 11 dicembre, ero frastornato, spento, smarrito, senza parole. Ero stanco dentro. Invece ora che la nebbia del dolore da un po’ di respiro all’anima ritrovo la voglia di parlarti”.



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