Albano Carrisi torna a parlare del malore avuto nel 2017 e delle precauzioni che ha preso da quel momento in poi per preservare la sua salute in futuro? Ecco la verità sul defibrillatore che si trova nella tenuta di Cellino San Marco.
Albano Carrisi malore a Roma
Come abbiamo appena avuto modo di spiegare, Albano Carrisi ha avuto un malore nel 2017 mentre si trovava alle prove di concerto che si sarebbe dovuto tenere all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Il cantante di Cellino San Marco si trovava sul palco quando ha accusato un malore per il quale si è reso necessario l’intervento dell’ambulanza e il ricovero presso la struttura ospedaliera più vicina.
Albano Carrisi tiene un defibrillatore a Cellino San Marco
L’episodio per Albano Carrisi fortunatamente ha avuto un epilogo felice e il cantante si è ripreso in pochissimo tempo. Sull’accaduto, Albano in occasione di una passata intervista ha dichiarato: “Come sto oggi? Sto bene grazie a Dio, il mio cuore ha fatto i suoi capricci, il cervello, per non farlo sentire da solo, ha fatto lo stesso. Ma ho resistito bene a queste due bottarelle e mi sto riprendendo“. Insieme al cantante un quel periodo la compagna Loredana Lecciso, la quel è sempre stata il suo punto di forza e che continua a essere una delle persone più vicine all’uomo nonostante l’amore tra i due sia ufficialmente finito da qualche anno.
Il malore, dunque, ha segnato così tanto Albano Carrisi tanto da decidere tenere un defibrillatore nella tenuta di Cellino San Marco.
La verità sul corso salvavita
Secondo quanto reso noto nel corso delle ultime ore, Albano Carrisi dopo il malore avuto nel 2017 ha deciso di organizzare nella villa di Cellino San Marco il corso salvavita necessaria per l’abilitazione all’uso del defibrillatore.
Il corso in questione è stato organizzato dall’associazione American Heart Association, in programma per il prossimo 30 ottobre del 2019.
Il corso in questione si terrà proprio nella tenuta di Cellino San Marco e, data l’importanza e la delicatezza dell’argomento, Albano ha deciso di affidare il la spiegazione di tutto a Fausto D’Agostino, nonché medico chirurgo rianimatore del Policlinico Umberto I di Roma e direttore dell’Itc American Heart Association Centro Formazione Medica. Insieme a questo anche il medico Raffaele Quarta, impegnato nel 118 di Brindisi e istruttore di tecniche di rianimazione insieme all’intero staff messo a disposizione dei partecipanti al corso.
