Come capiamo il pagamento del bollo auto è deciso praticamente da ogni regione. Ciò vuol dire soltanto una cosa, ovvero che la struttura tributaria del bollo auto può essere decisa in autonomia dalle singole regioni a cui compete quindi la gestione di questa Imposta, a patto però che non venga Superata la soglia prevista dal legislatore. È stata la Corte Costituzionale con la sentenza numero 122 pubblicata lo scorso 20 Maggio 2019 a decretare una maggiore autonomia alle regioni in fatto di Imposta come ad esempio il bollo auto.
Bollo auto, maggiore autonomia alle Regioni
” Il bollo auto si configura come un tertium genus, rispetto al quale le Regioni possono sviluppare una propria politica fiscale che, senza alterare i presupposti strutturali (in quanto la tassa automobilistica continua a partecipare alla natura dei tributi propri derivati) e senza superare i limiti massimi di manovrabilità definiti dalla legge statale, possa rispondere a specifiche esigenze di differenziazione”. E’ questo nello specifico quanto stabilito dalla sentenza numero 122 del 20 maggio 2019. Ma non finisce qui visto che le regioni sono comunque autorizzate ad apportare delle modifiche anche diverse da quelle indicate dalla legge dello Stato e dunque possono influire sul gettito del tributo erariale, destinato soltanto alla condizione che queste modifica apportata non determini una pressione tributaria maggiore di quella derivante dall’applicazione dell’aliquota massima consentita.
Le regioni quindi potranno prevedere delle esenzioni o delle detrazioni anche nelle ipotesi in cui la legge statale consenta soltanto la variazione dell’aliquota. Tutto ciò che cosa vuol dire? In parole semplici la sentenza vuole dire che ogni regione quindi può decidere in autonomia su quali esenzioni fiscali poter applicare il bollo ed un certo qual modo viene ribadito il concetto che è stato già espressa dalla legge numero 68 del 2011.
Adesso però la sentenza non parla di abolizione del bollo ma l’interpretazione del testo può far pensare ad una riduzione o esenzione fiscale prevista dalla regione che ammonterebbe ad uno sconto del 100%, magari per alcune tipologie di veicoli a particolari condizioni. Ovviamente però questo è soltanto teoria e passare alla pratica sappiamo che non è poi così tanto semplice. Il bollo auto conferisce alle regioni circa 6 miliardi di euro all’anno e quindi da questo è facile capire come l’abolizione di questa tassa sarebbe un duro colpo per le regioni che dovrebbero così pensare ad introdurre altre imposte per poter recuperare l’eventuale gettito perso.
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