Colite ulcerosa, terapia efficace nel lungo periodo



La colite ulcerosa può avere un impatto significativo sulla qualità di vita delle persone che ne soffrono: attività quotidiane come trovare un bagno pubblico e pianificare lunghi periodi di viaggio, possono rivelarsi incredibilmente difficili. I sintomi, infatti, dipendono dalla gravità dell’infiammazione e dall’ estensione del tratto di colon colpito (si va dai dolori addominali alla perdita di peso, dalla diarrea all’affaticabilità e febbricola). La notizia positiva che arriva però dal recente congresso europeo sulle malattie infiammatorie intestinali (ECCO) di Copenhagen è che il farmaco Ustekinumab, già disponibile in Italia per la malattia di Crohn, è in grado di far mantenere uno stato di remissione clinica a un anno in adulti con colite ulcerosa da moderata a grave.



“Gli obiettivi principali della base della terapia medica sono spegnere l’infiammazione che scatena i sintomi e mantenere la remissione a lungo termine. In Italia, delle circa 250mila persone colpite da malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), circa 130mila soffrono di colite ulcerosa”, spiega il Prof Paolo Gionchetti, responsabile dell’unità di MICI Centro di Riferimento Regionale, DIMEC Università di Bologna, Policlinico Sant’Orso- la – Malpighi. La remissione clinica è stata ottenuta nel 44% delle persone che ha ricevuto la terapia ogni 8 settimane e nel 38% di quelle che Thanno ricevuta ogni 12, rispetto al 24% dei pazienti che hanno ricevuto il placebo. Questi risultati sono stati inclusi nella richiesta all’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), per l’approvazione di Ustekinumab come trattamento per la colite ulcerosa.

I risultati dello studio di Fase III UNIFI hanno dimostrato l’efficacia della terapia di mantenimento con Ustekinumab 90mg, da assumere con iniezioni sottocutanee con trattamento ogni 8 o 12 settimane, nel raggiungere la remissione clinica entro 44 settimane. “La proporzione di pazienti in remissione clinica continua a crescere durante Fanno di trattamento fino a riguardare più di un terzo dei pazienti”, aggiunge Massimo Fantini, Professore associato di Gastroenterologia, Università ‘Tor Vergata di Roma – Non meno rilevante è il dato che circa il 70% dei pazienti, che avevano mostrato una risposta iniziale al trattamento, mantengono tale risposta dopo un anno di terapia e che circa il 60% dei pazienti con completa remissione della malattia all Inizio del mantenimento mantengono tale stato ad un anno. In sintesi, questi dati mostrano come il farmaco possa rappresentare un ulteriore arma per- la terapia della rettocolite ulcerosa”.



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