​​


Fusani non ci pensa due volte: “Non devono entrare, punto”. Cruciani battezza la categoria: “Risorse che delinquono”



Recenti episodi di violenza contro le donne si sono verificati a Cesena e Prato. A Cesena, una giovane donna è stata vittima di stupro durante una corsa. A Prato, una donna di trent’anni è stata aggredita e sfregiata al volto con un coccio di bottiglia da un giovane marocchino di vent’anni, già noto alle forze dell’ordine, in piazza delle Carceri il 6 dicembre. La donna è stata immediatamente trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano per ricevere le cure necessarie.  Questi eventi saranno oggetto di approfondimento nel programma di Rete 4 “Dritto e Rovescio”, condotto da Paolo Del Debbio ogni giovedì in prima serata.



In studio, Giuseppe Cruciani, speaker di Radio 24, ha commentato i dati relativi alle violenze sessuali, evidenziando che il 44% di tali crimini è commesso da immigrati, che rappresentano il 9,2% della popolazione italiana.  Cruciani ha affermato che la maggior parte delle persone arrestate e denunciate per molestie sessuali in Italia sono stranieri irregolari.  Ha sottolineato che, in proporzione alla loro rappresentanza nella popolazione, commettono un numero significativo di reati.  Cruciani ha sostenuto che una riduzione del numero di irregolari e clandestini nel Paese comporterebbe inevitabilmente una diminuzione delle molestie sessuali per strada, sebbene riconosca che tali crimini si verificano anche all’interno delle famiglie.  Ha criticato la sinistra italiana per aver respinto questo ragionamento, definendolo razzista.

Claudia Fusani, giornalista e opinionista politica di lunga esperienza, ha espresso la sua opinione sulla vicenda dello stupro avvenuto a Cesena da parte di un cittadino gambiano, già denunciato per palpeggiamento, un reato considerato grave quanto uno stupro.  La Fusani ha ricordato gli accordi giudiziari in vigore tra Italia e Gambia dal 2010, rinnovati nel 2014 e nel 2024, sottolineando la necessità di rimpatriare immediatamente i soggetti condannati per reati gravi.  Ha inoltre distinto tra rimpatri e respingimenti dei centri in Albania, precisando che quest’ultimi non rientrano nella stessa categoria.  La giornalista ha evidenziato il costo elevato per lo Stato italiano del mantenimento dei detenuti stranieri, stimato in circa 150 euro al giorno, e ha auspicato che tali risorse vengano destinate ai detenuti italiani, con la possibilità di un loro successivo recupero.

Nel corso di un confronto con Marco Travaglio, la Fusani ha ribadito la sua posizione: i cittadini stranieri che commettono reati in Italia dovrebbero essere rimpatriati nei loro paesi d’origine.  Ha inoltre sottolineato che l’immigrazione è un fenomeno storico e globale, che ha caratterizzato l’umanità fin dall’antichità, con esempi come i greci e i latini.  La giornalista ha affermato che, pur riconoscendo la necessità di regolamentare e limitare l’immigrazione, è fondamentale garantire ai migranti condizioni minime per una vita dignitosa.  In caso di reato, il migrante dovrebbe essere immediatamente rimpatriato nel suo paese d’origine.



Add comment