Flavio Insinna è pronto per una nuova sfida: “Se la Carlucci me lo chiede corro”



Manca solo la conferma ufficiale, ma ormai il dado è tratto: Flavio Insinna sarà uno dei giudici de II cantante mascherato, il nuovo talent show di Raiuno a cui sta lavorando Milly Carlucci. Il conduttore de L’eredità non smentisce la notizia, anche se cerca di non sbilanciarsi: «Se il generale Milly chiama, io obbedisco: ci si incontra, si parla ed è ovvio che, se me lo chiede, io corro», dice.



«Se la Cariucci me lo chiede, io corro»

Ma è proprio la Carlucci, raggiunta telefonicamente da Nuovo Tv, a fugare ogni dubbio: «Sicuramente lo chiamerò», dichiara (vedi pagina 22). Ecco allora che, da venerdì 10 gennaio, vedremo Insinna nel nuovo programma di Milly: quattro puntate dove i concorrenti celebri – mascherati in modo da non rivelare a giudici e pubblico la propria identità – si sfideranno a suon di canzoni.

È anche al cinema con il film di Brizzi

Un impegno nuovo e appassionante per Flavio, che in questi giorni è anche al cinema con Se mi vuoi bene, il film di Fausto Brizzi con Claudio Bisio, Valeria Fabrizi e Sergio Rubini. «Sono un uomo fortunato. Ho una bellissima carriera: ho cominciato 33 anni fa senza conoscere nessuno in questo ambiente ed eccomi qua», racconta a Nuovo Tv. «Il mio luogo del cuore, quello dove si fondono la passione e il lavoro, è sicuramente il teatro, dove ho portato in tour anche La macchina della felicità, spettacolo tratto dal mio libro. Ma alla tivù devo tantissimo. Senza dimenticare l’esperienza con il cinema e quella, non meno importante, nella fiction. Non mi posso proprio lamentare».

E Insinna ha ragione. La sua seconda stagione a L’eredità, infatti, sta andando a gonfie vele. «E davvero straordinario, il pubblico mi segue e mi vuole bene. Tutto merito di Fabrizio», sostiene lui ricordando Frizzi, il collega scomparso prematuramente un anno e mezzo fa, di cui ha preso il posto. «La nostra amicizia è nata su un palco ed è continuata negli anni. E ora stare nel suo camerino, condurre il suo programma… Come un anno fa, continuo a pensare che lui da lassù mi protegga e mi porti fortuna. Ci penso sempre prima di entrare in scena», dice.

«Non mi rivedrete in Don Matteo»

Ma il conduttore non si ferma qui. Prima de II cantante mascherato, infatti, lo aspetta la conduzione di Prodigi, la prima serata di Raiuno dedicata all’Unicef. «È un modo per lanciare un messaggio, quello che insieme si può provare a salvarsi, perché da solo non si salva nessuno. La solidarietà è importante», aggiunge con entusiasmo. E chissà che non lo rivedremo anche in Don Matteo, la fiction campione di ascolti che nell’anno nuovo torna con la dodicesima e ultima stagione. «Non mi hanno chiamato per tornare in un carneo nei panni del capitano Anceschi», dice lui. «Ma se me lo chiedessero correrei immediatamente, perché per me in quella serie è come stare in famiglia. Se, invece, non lo faranno, li guarderò con piacere e con affetto in tivù, seduto comodamente sul divano di casa»



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