L’attore, a Roma per il lancio della sua serie “Catch-22” (Sky), si è concesso una serata romantica con la moglie cenando a Campo de’ Fiori. Sempre alla mano, il divo – assediato dai flash in pieno stile Dolce Vita – ha distribuito sorrisi. Ed è proprio per questa sua empatia che i Democratici vorrebbero vederlo correre da presidente nelle elezioni Usa del 2020 contro Donald Trump. George per il momento sembra escluderlo («non credo di entrare in politica»), ma c’è chi pensa che la smentita sia solo una mossa per candidarsi tra qualche mese sfruttando l’effetto sorpresa contro gli avversari
Lui è il più italiano degli attori di Hollywood. Lei è nata a Beirut, sull’altra sponda del Mediterraneo, e l’Europa l’ha respirata fin da piccola. E così George Clooney e sua moglie Amal hanno approfittato della presentazione romana della serie Catch-22 – in onda su Sky – di cui il divo è produttore, regista e interprete, per immergersi nei piaceri della Dolce Vita. «Qui mi sento come se fossi nella mia seconda casa», ha confessato l’attore, che tra l’altro ancora possiede una prestigiosa dimora sul lago di Como, villa Oleandra. Elegantissima lei, come sempre, fascinoso lui che a 58 anni sfoggia capelli e barba brizzolati. Senza i gemelli Ella e Alexander, che tra ima manciata di settimane compiranno 2 anni, la coppia si è concessa una cenetta romantica a base di pesce a Campo de’ Fiori, inseguita dai flash dei fotografi
proprio come ai tempi della Dolce Vita – e dai cellulari dei passanti puntati per girare video. Né George né Amai si sono sottratti, lui più alla mano di lei. Ci sa così tanto fare, George, con le persone che lo circondano, che i democratici negli Stati Uniti ancora non hanno abbandonato l’idea di vederlo correre per la Casa Bianca nelle elezioni del 2020 contro Donald Trump. Ma lui, proprio a Roma, ha spiegato: «Non penso di entrare in politica, non credo sia il posto migliore dove operare. Ho altri talenti: fare l’attore è logico per me, e non devo sottostare ai compromessi tipici della politica». Da attore e non da politico, si è schierato contro il sultano del Brunei e le sue posizioni anti-gay. Eppure, nonostante Clooney abbia escluso per il momento di entrare in politica, i suoi sostenitori credono che possa ripensarci. Ritengono che quella dell’attore sia una mossa per giocare di sorpresa ed entrare a gamba tesa nella campagna elettorale. Con buone chance di vittoria: l’America ha un debole per gli attori politici, come lo sono stati l’ex presidente Ronald Reagan e Arnold Schwarzenegger, ex governatore della California.
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