Jessy Combs, muore la donna pilota più veloce al mondo: tentava di battere il suo record



Lutto nel mondo dei motori per la improvvisa morte di Jessi Combs, ovvero la donna più veloce del mondo su 4 ruote. La ragazza è morta purtroppo in un incidente nell’Alvord Desert in Oregon, mentre stava tentando di battere il suo stesso record con un jet car. Jessi aveva 36 anni, era nata il 27 luglio del 1983 ed era un volto piuttosto noto tra gli appassionati di motori. Dal 2005-2009 pare fosse stata conduttrice del reality show ‘Xtreme off-road 4×4’, un programma molto interessante dove gli ospiti insegnavano come poter modificare i veicoli per aumentare le prestazioni. Aveva realizzato ben 90 episodi in soli quattro anni ed aveva partecipato anche a diversi Show televisivi.



Da piccolina, la ragazza si era appassionata ai motori e dopo aver conseguito la laurea alla WyoTech – college statunitense, specializzata nella preparazione degli studenti per le carriere come tecnici del settore automobilistico la ragazza era stata assunta dal dipartimento di marketing della stessa università per poter costruire un automobile da zero in soli sei mesi, per poter poi partecipare ad una esposizione della speciality Equipment marketing Association. Bionda, sempre sorridente, occhi azzurri getti aveva ripreso a guidare la sua auto areazione soltanto nel ottobre del 2018 per poter migliorare il suo record.

La sua auto non era stata convalidata ufficialmente a causa di un problema meccanico, ma con la stessa aveva comunque battuto un primato che durava da ben 48 anni ovvero i 495 km/h di Lee Breedlove. Tuttavia il suo obiettivo pare fosse quello di battere il primato della donna più veloce del mondo che era stato stabilito dalla Duvan americana Kitty O’Neil nel 1976, la quale nel deserto dell’album aveva superato gli 825 km/h, a bordo di una vettura a tre ruote. Jessy se ne è andata così, proprio mentre stava facendo ciò che lei amava e che rincorreva da tutta una vita.

La donna stava infatti provando, come abbiamo detto, la North American Eagle, una vettura-jet lunga ben 17 metri dotata di un motore a reazione capace di generare una potenza di oltre 45.500 cavalli. La notizia della sua morte è stata data dalla sceriffo, il quale ha anche detto: “Le cause dell’incidente, avvenuto sul letto di un lago secco, restano sconosciute e sono oggetto ora di un’inchiesta”. La famiglia, in un comunicato diffuso in queste ore ha scritto: “Le persone che la amavano e la seguivano erano diventate una famiglia, tutti legati insieme dall’avventura e dalla passione. I suoi fan l’adoravano e lei viveva per ispirarli”.



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