Legge 104 e pensione anticipata. Tutte le strade con invalidità al 74, 80 e 100%



Oggi ci occuperemo della possibilità, se esiste, per i possessori della legge 104 di poter andare prima in pensione, senza dover maturare gli attuali requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia. Sembra proprio che oltre alle prestazioni di tipo assistenziale, gli invalidi godono di una particolare tutela in ambito previdenziale a causa della loro ridotta capacità lavorativa.



Ovviamente l’anticipo pensionistico non è garantito a tutti gli invalidi indistintamente, ma bisogna andare a valutare sia il grado di invalidità, che la gestione previdenziale di appartenenza. Cerchiamo di fare un po’ di ordine e di andare a vedere nel dettaglio tutte le strade per la pensione anticipata, in favore di possessori di legge 104 e invalidi. I lavoratori dipendenti del settore privato che hanno un’ invalidità pari oppure superiore al 80%, potranno ottenere la pensione di vecchiaia anticipata, una volta maturati dei requisiti ovvero 20 anni di contributi minimi e aver compiuto 60 anni e 7 mesi per uomini e 55 anni e 7 mesi per le donne.

Una volta maturati questi requisiti, bisogna attendere la finestra mobile che è pari a 12 mesi. Va precisato come l’anticipo pensionistico, opera esclusivamente in favore di quelli che sono i lavoratori dipendenti del settore privato e quindi lavoratori che risulteranno iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, ai fondi di previdenza sostitutivi dell’Ago ad esclusione quindi dei Lavoratori autonomi e pubblici dipendenti. Se scendiamo di grado di disabilità, si trovano poi lavoratori che hanno una percentuale di invalidità che è pari oppure superiore al 74% e questi soggetti pare Godano di agevolazioni diverse, come una maggiorazione contributiva di due mesi per ogni anno di lavoro, fino ad un massimo di 5 anni.

Altro tipo di agevolazione è l’accesso all’ape sociale, ma in questo caso sono richiesti 30 anni di contributi e 63 anni di età e si ricorda come il decreto legislativo numero 4-2019, abbia prorogato l‘anticipo pensionistico anche per il 2019. Inoltre, i lavoratori che hanno un’ invalidità che risulta essere almeno del 74%, potranno ottenere la pensione anticipata qualora risulteranno in possesso di 40 anni di contributi e se lavoratori precoci.

Per gli invalidi totali, ovvero quelli che presentano unì invalidità al 100%, i benefici si differenziano in base alla gravità delle condizioni di salute. Quindi i soggetti che presentano la situazione fisica di inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa, avranno diritto a ricevere una pensione di inabilità, ma è importante però che abbiano maturato 5 anni di contributi, di cui 3 versati nell’ultimo quinquennio. Coloro che invece presentano una situazione fisica di inabilità a proficuo lavoro hanno diritto alla pensione di inabilità dipendente pubblico e  in possesso di almeno 15 anni di servizio. La stessa prestazione spetta al dipendente pubblico che possiede una inabilità alle mansioni.



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