Lorella Cuccarini lancia un appello alle mamme che lavorano



Si sente forte come un leone e manda un bel messaggio alle mamme lavoratrici, Lorella Cuccarmi. Nonostante gli ascolti sotto le aspettative di Grand tour – show che ha condotto quest’estate su Raiuno, chiuso in anticipo – e- le critiche per le sue simpatie politiche manifestate in modo schietto, la conduttrice più amata dagli italiani è pronta a ripartire con grinta ed entusiasmo. Dal 9 settembre, insieme al mezzobusto del Tgl Alberto Matano, sarà la padrona di casa de La vita in diretta. Un’importante avventura televisiva, che per lei ha il sapore di una nuova sfida,



Lorella, sei emozionata?

«Sì, tanto. Ma sono anche preoccupata, perché è la mia prima volta in un programma quotidiano. È un impegno molto importante, ma lo affronterò come sempre con la voglia di mettermi in gioco, perché mi piacciono le sfide».

Lo consideri una sorta di nuovo debutto?

«Sì, anche se nei miei tre anni di Domenica in avevo già toccato con mano anche cosa significa raccontare storie di vita vera. Ora voglio godermi questo ritorno. Io penso sempre alle cose belle che accadono – non a quelle che non accadono – perché fanno parte del passato. Adesso è bello poter tornare in una casa che sento mia, perché sono nata qui 34 anni fa e adesso sono felice di tornarci».

Sei già entrata in sintonia con Alberto Matano?

«Sì, molto. Siamo una coppia fantastica. Se avessi potuto

scegliere un partner per questa nuova avventura televisiva, avrei scelto proprio Alberto. Lui è il volto del Tgl e sicuramente sarà un punto di riferimento per il racconto della nostra Italia, della cronaca, dell’attualità. Ma ci piacerà anche giocare insieme, perché Alberto conosce il mondo dello spettacolo e farà delle cose mai viste (ride, ndr). In 190 puntate, potrà succedere che qualche volta si lasci andare».

Come sarà allora la vostra Vita in diretta?

«Vogliamo dare spazio anche alle belle storie, raccontando una Italia che spesso viene messa ai margini, su cui non si accende mai un faro. Il nostro Paese non è solo cronaca, che certamente va raccontata, ma ci sono tante altre situazioni che possono rappresentare un esempio positivo».

«Per me parlano gli anni di carriera»

Tu lo sei per molti, ma vieni spesso attaccata. L’ultima da parte di Heather Parisi sui tuoi ascolti a Grand tour.

Ti feriscono le polemiche?

«Non sono nemmeno polemiche, sono giochi sciocchi che francamente non mi toccano. Credo che per me parlino i miei 34 anni di carriera. Il fatto di essere sempre etichettata in qualche modo fa parte del gioco. Io vado avanti, faccio finta di niente. Non ho mai chiesto aiuto a nessuno, ho lavorato tanto e ho trovato persone che hanno creduto in me. Se poi uno mi chiede come la penso, io sono una libera cittadina e posso esprimere liberamente il mio pensiero».

Anche per quanto riguarda la politica?

«Tra dire la mia e fare politica c’è un abisso. Io voglio continuare a fare il mio mestiere, che è ciò che amo di più».

Con la tua famiglia…

«Sì, faccio la mamma da 25 anni. Non ho mai smesso di farla, nemmeno con i tanti impegni di lavoro. Per me stare con i miei figli è una gioia. Il tempo si trova sempre. Quando torno a casa, so che ad a- spettarmi c’è la mia meravigliosa famiglia».

«Continuo a ballare per restare al top»

Per te il tempo sembra non passare mai. Qual è dunque il tuo segreto?

«Passa, passa (ride, ndr), però cerchiamo di farlo passare nel miglior dei modi. Continuo a ballare, a muovermi tanto e poi, con i miei quattro figli che crescono… Sono su un trampolino di lancio pronti a spiccare il volo ed è bellissimo potersi godere anche questi momenti da mamma. Sono la mia isola felice, la famiglia è l’isola felice che mi rende sempre così giovane. Io mi sento ancora una ventenne».

Eravamo abituati alle tue tournée teatrali. Con questi impegni in televisione tornerai anche a recitare?

«La recitazione per ora è messa a riposo perché in questo momento sarebbe impossibile conciliare il set con la Tv, Ma io amo questo mestiere, perché mi permette di fare tante cose diverse. Quando ci sono progetti che mi emozionano, io parto con l’entusiasmo di sempre».



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