Mamma adottiva massacra di botte il figlio di 3 anni e lo uccide, agli inquirenti “E’ caduto”



Davvero incredibile quanto accaduto ad un bambino di tre anni, il quale è stato letteralmente massacrato di botte dalla sua mamma adottiva. Si chiamava Fabian Garcia, aveva solo tre anni ed è stato ucciso da quella che avrebbe dovuto prendersi cura di lei. Sul suo corpicino sono state riscontrate delle ferite piuttosto gravi che non hanno tanto convinto gli inquirenti, i quali si erano sentiti dire dalla donna che il figlio era semplicemente accaduto. Poi analizzando il corpicino del piccolo, sono stati rinvenuti i tagli sul viso, lividi sul corpo e anche una terribile ferita alla testa che non sarebbero potuti essere stati provocati da una caduta.



Questo incredibile omicidio è avvenuto il 25 luglio 2017 e come abbiamo visto la vittima è un bambino di soli 3 anni, il quale è stato portato in ospedale dalla madre affidataria, la 45enne Chasity Alcosiba-Mckenzie, il quale aveva raccontato di avere trovato il bambino in una pozza di vomito, coperto da tagli e con tante contusioni sul corpo. Tuttavia da quando è avvenuto l’omicidio, la famiglia di origine del piccolo attende di sapere che cosa effettivamente sia accaduto al loro piccolo e il processo si concluderà soltanto nel mese di gennaio del prossimo anno. Adesso la donna che avrebbe dovuto prendersi cura del piccolo Fabian, è stata imputata per omicidio di secondo grado. Stando a quanto riferito dal PM, sembrerebbe che è la 45enne avesse picchiato in modo piuttosto feroce Il piccolo tanto da arrivare ad ucciderlo.

Fabian, a 3 anni ucciso dalla madre adottiva

A confermare questa ipotesi sarebbero i tagli e le contusioni sul corpo e anche un trauma piuttosto devastante alla testa, sferrato con un colpo contundente che pare gli abbia provocato la rottura dei vasi sanguigni degli occhi. La donna aveva precedentemente affermato che il piccolo era caduto due settimane prima da un banco, ma poi nel corso del tempo pare che avesse cambiato versione raccontando che Fabian si era ferito mentre giocava con degli occhiali per la realtà virtuale.

«Negli ultimi due anni e mezzo, la famiglia Garcia è rimasta bloccata in un purgatorio, in attesa che l’assassina di Fabian fosse ritenuto legalmente responsabile della sua morte. Quello che è successo è un monito e deve servire come atto d’accusa contro il sistema di affidamenti delle Isola Hawaii. La famiglia spera che la morte di Fabian comporti cambiamenti attesi da tempo nel sistema di affido e un impegno delle risorse finanziarie necessarie per proteggere i bambini», ha dichiarato ancora l’Avvocato della famiglia Jeffrey Foster.



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