PRIMO NEGLI USA. È stato ribattezzato “The Big House”, il gigantesco, storico Michigan Stadium di Ann Arbor, due passi da Detroit, lo stadio più capiente degli Stati Uniti (secondo al mondo dietro al nordcoreano May Day Stadium), dove questa sera va in scena il ritorno della “Liga-Serie A Cup”. È l’impianto della University of Michigan (i Wolverines) e ha il record per il maggior numero di spettatori in un incontro di calcio negli Usa: 109.318 il 2 agosto 2014 per Manchester United-Real Madrid (3-1). Anche Real Madrid-Chelsea (2016) e Liverpool-Manchester United (2018) qui hanno superato le centomila presenze, mentre per la seconda sfida italo-spagnola di questa sera si prevedono 60-70.000 spettatori, l’assenza di Messi si farà sentire. E ieri a Detroit il Napoli ha ricevuto la visita dell’ex Campione del Mondo Mario Kempes: non si è fatto sfuggire l’occasione Callejon, che ha voluto una foto con l’argentino.
DAL CANADA. Pe la sfida contro il Barcellona si attendono alcune migliaia di tifosi del Napoli. Visto che risale a 22 anni fa l’ultima tournée degli azzurri negli States, anche il Club Napoli Canada di Montreal sarà presente e sono stati infatti organizzati alcuni pullman che partiranno alle 2 di notte dal Quebec.
VIDEO SPECIALE. Ma tutto lo sport del Michigan si è mobilitato per questa partita. Rich Eisen e Adam Schefter, celebri conduttori tv, Brandom Graham, stella del football americano di Philadelphia, cresciuto con i Wolverines, Jim Harbaugh e Juman Howard, ex giocatori Nfl e Nba, oggi coach delle squadre di football e basket della University of Michigan, assieme, in un video, hanno presentato il secondo incontro tra Napoli e Barcellona.
REGOLAMENTO. E per conquistare la prima “Liga-Serie A Cup”, la squadra di Ancelotti dovrà battere il Barcellona almeno 3-1, se si ripeterà il 2-1 di Miami, ma a favore degli azzurri, ci saranno i rigori.
NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Maksimovic, Goulham; Gaetano, Zielinski; Callejon, Ruiz, Insigne; Mertens. All.: Ancelotti
Tv: Sky Pay per view
RITMO RIDOTTO. L’esordio, sebbene non ufficiale, sarà deluxe. A cinque stelle: con il Barcellona, dicevamo, nel secondo e ultimo atto della doppia sfida che andrà in scena al Michigan Stadium di Ann Arbor. Ovviamente è a corto di preparazione, del resto alle spalle non ha più di cinque giorni di allenamenti, però l’idea di Carletto è di concedergli uno spezzone così da cominciare a entrare nel ritmo (stesso discorso valido per Ospina, come il collega in gruppo soltanto da Miami). Dopo la tournée, e magari dopo la fine del mercato, è possibile che con il club azzurro sarà poi inaugurato il discorso relativo al prolungamento del contratto, in scadenza nel 2023. O meglio: il discorso di un ritocco dell’ingaggio auspicato sin dalla faraonica offerta del Paris da oltre 6 milioni a stagione. Si vedrà: l’importante è ricominciare alla vecchia maniera. Ringhiando.
POTENZIALE GOL. E allora, porte aperte. E tutti seduti: negli States si parla, si muovono pedine, lo Stato Maggiore del Napoli è tutto lì e i ragionamenti, i vertici di mercato sono inevitabili. E costanti, continui. Argomenti, i soliti: Lozano, l’uomo che ormai mette un like a ogni foto social che lo ritrae in maglia azzurra o lo invita a fare presto i bagagli; James, il tormentone, la telenovela ispano-colombiana che dipende sempre e soltanto dalla decisione del Real; Llorente, il parametro zero che però chiede un ingaggio elevatissimo a 34 anni; Icardi, l’oggetto del grande desiderio che in un colpo solo farebbe schizzare in orbita un potenziale offensivo già molto importante. Ma forse ancora un po’ sofferente in zona gol.
ULTIMI CONTATTI. La situazione di Maurito è ogni giorno più chiara: l’Inter non ha alcuna intenzione di tenerlo e come se non bastasse ha anche assegnato a Lukaku la 9 che dell’argentino è sempre stata la griffe; e anzi è in attesa di ricevere un’offerta ritenuta all’altezza delle pretese. Al momento decisamente elevate: 75, anche 80 milioni di euro. Il Napoli, dal suo canto, non ha superato i 50 milioni, e tra l’altro dopo i colloqui tra De Laurentiis e Marotta di un paio di settimane fa, o giù di lì, l’ultimo contatto è andato in scena di recente tra i direttori sportivi, Ausilio e Giuntoli. Direttamente dall’America.
RICHIESTE E IMMAGINE. Per sbloccare la situazione in maniera definitiva, insomma, serviranno due elementi: cancellare una volta per tutte il pericolo Juve, la meta prediletta di Icardi ma anche un club stracolmo di attaccanti con ingaggi elevatissimi: da Mandzukic e Dybala, che potrebbe anche rientrare in uno scambio con Mauro, a Higuain, fermamente intenzionato a non muoversi da Torino e rinvigorito dalla presenza del suo mentore Sarri; e soprattutto definire gli ultimi aspetti dell’accordo con il giocatore e con Wanda Nara. La richiesta d’ingaggio è importante, intorno ai 7,5 milioni, fermo restando la gestione dei diritti d’immagine, aspetto che il Napoli avoca sempre a sé.
Stasera (le 23 italiane), al “Michigan Stadium” di Ann Arbor, il Napoli tornerà ad affrontare il Barcellona. Gli azzurri hanno ricevuto la visita del leggendario Mario Kempes, campione del mondo con l’Argentina del ‘78. L’obiettivo sarà quello di ripetere la prestazione di mercoledì, magari sbagliando meno sotto porta, per testare ulteriormente la propria condizione al cospetto di un grande avversario. E questa volta sarà vero Barça. Completamente rivoluzionata la difesa, che a Miami ballò non poco con le seconde linee. Allora spazio ai titolari Ter Stegen, Alba, Pique, Lenglet e Semedo. Valverde lancerà dal primo minuto anche Dembele e la nuova stella De Jong, con i sudamericani Vidal, Arthur e Coutinho che potrebbero giocare almeno un tempo. Cambierà qualcosa anche il Napoli e potrebbero avere una chance Chiriches con Younes. Di Lorenzo, Manolas e Ghoulam completeranno il pacchetto difensivo davanti a Meret; mediana affidata al duo Zielinski- Elmas con la curiosità di capire se Allan potrà giocare i suoi primi minuti a gara in corso. Ai lati Callejon e Insigne nell’attacco guidato da Milik, l’uomo più discusso di quest’estate. I tifosi ancora si chiedono se sia l’ex Ajax il bomber giusto per un Napoli da scudetto. In più c’è la questione rinnovo: il contratto del polacco scadrà tra 2 anni e le distanze tra le parti sull’ingaggio rendono molto difficile il prolungamento del rapporto. Il polacco non è sereno e la gara di Miami l’ha confermato. C’è chi invece come Callejon ha reagito diversamente: lo spagnolo è all’ultimo anno di contratto, ma è stato il migliore nella gara dell’Hard Rock Stadium, dimostrandosi a 32 anni ancora un giocatore imprescindibile e tra i più in condizione. L’agente Manuel Quilon ribadisce come non ci siano contatti per il rinnovo, ma se Callejon dovesse continuare così, accettando inoltre l’idea di una maggiore concorrenza rispetto al passato, il Napoli dovrà guardarsi bene dal rinunciare a un calciatore ancora così utile ed efficace. Intanto, aspettando i prossimi acquisti, Giuntoli lavora sul mercato in uscita. La partenza di Verdi dipenderà dal mercato in entrata, mentre ci sono ancora da sistemare Hysaj, sul quale c’è stallo, e Ounas. L’algerino campione d’Africa ha più di una richiesta dalla Francia, Lille in testa, ma occhio al Cagliari, che dopo aver ceduto Farias al Lecce potrebbe fondassi su di lui per completare con la tipica ciliegina la propria campagna d’acquisti da applausi. E da ieri Tutino è ufficialmente un calciatore dell’Hellas: resterà a Verona un anno in prestito