Netflix: Malevolent-Le voci del male, recensione del film horror



Malevolent-Le voci del male è la prima opera in lingua inglese del regista islandese Olaf De Fleur Johannesson. Questo film è approdato direttamente su Netflix senza passare per la sala cinematografica e non sembra difficile capire il motivo. Sembra che il film sia risultato parecchio noioso e non proprio horror, con un finale che in qualche modo vorrebbe stupire, ma effettivamente non riesce nell’intento. Malevolent – Le voci del male è un film di genere horror del 2018, diretto da Olaf de Fleur Johannesson, con Florence Pugh e Celia Imrie, della durata di 89 minuti e distribuito da Netflix. Con questo film, Netflix percorre nuovamente il tema delle case infestate e propone ai suoi abbonati un prodotto di genere che è stato definito mediocre e che sembra sia destinato a non lasciar alcuna traccia. Già dai primi minuti del film si capisce il motivo per cui, nonostante sia ambientato in un periodo storico propizio per gli horror, non gli è stato concesso anche solo un breve passaggio in sala.



A non convincere sembra anche la scarsa cura per la scenografia e la regia che sembra troppo elementare e semplice. Ad ogni modo, il film che dura circa 80 minuti, sembra essere molto pesante e il tempo sembra non scorrere mai. La parte finale del film, sembra essere più soddisfacente così come lo è il finale.

Trama

E’ la storia di due fratelli, Jackson e Angela, interpretati rispettivamente da Ben Lloyd-Hughes e Florence Pugh, che per poter fare soldi, sembra proprio che mettano in atto una truffa, fingendosi dei cacciatori di fantasmi. I due fanno credere che la ragazza abbia il dono di vedere e di comunicare con gli spiriti e così inscenano uno spettacolo per poter truffare i clienti e poter riscuotere la paga. Un giorno però i due vengono contattati dalla signora Green, interpretata da Celia Imrie, ovvero la proprietaria di un ex orfanotrofio infestato. Gli artefici della truffa, giorno dopo giorno, si ritroveranno davanti ad una realtà che fino a quel momento avevano soltanto finto, visto che gli spiriti ci sono davvero e si sono molto arrabbiati.

Malevolent non si sa bene a che genere possa appartenere ed infatti in questo film sembra esserci un pò di tutto, molto probabilmente perché chi lo ha scritto e diretto, non sembra avesse chiaro l’obiettivo sul quale puntare. Inizialmente lo stile è ghost movie e sembra somigliare tanto a The Orphanage oppure a 1921-Il Mistero di Rookford. Poi nel corso del film, questo si trasforma e passa a The Blair Witch Project-Il mistero della strega i Blair. Non sembra che Malevolent abbia una propria identità ed anche il cast non sembra essere all’altezza. E’ un horror dove manca l’orrore.



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