Pensioni ultima ora: Quota 100, ecco come e quando è vantaggiosa



Essendo entrata in vigore la misura tanto attesa del 2019, ovvero quota 100 adesso molti lavoratori stanno valutando la possibilità di poterne usufruire. Ma cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e soprattutto di capire che cosa effettivamente è quota 100, quali sono i requisiti e come poter presentare la domanda. In seguito alla pubblicazione del decreto su quota 100 e reddito di cittadinanza di lunedì 28 gennaio, le due misure sono diventate così realtà ed i primi assegni della misura, arriveranno già a partire dal mese di aprile a che comunque da molti giorni è possibile farne richiesta. Come sappiamo, quota 100 è quella misura che da la possibilità ai lavoratori che hanno maturato due requisiti ovvero  62 anni di età e 38 anni di contributi versati, di poter uscire dal mondo del lavoro anticipatamente. Quindi nel prossimo triennio 2019-2021 molti lavoratori avranno modo di poter uscire prima dal mondo del lavoro. Però da tempo ci si chiede se effettivamente questa misura pensionistica sia conveniente o meno, ovviamente dal punto di vista economico.



Pensioni ultima ora

Possono usufruire di quota 100 i lavoratori che abbiano maturato quindi due requisiti ovvero 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. Effettivamente in base a questa nuova misura, molti potranno andare in pensione e fare quindi un qualcosa che fino a poco tempo fa non era possibile per via della legge Fornero. Ad ogni modo, il decreto non è soltanto uno strumento grazie al quale molti lavoratori potranno andare prima in pensione, ma dà anche delle opzioni di più in più a coloro che rendono più agevole il proprio percorso verso la futura pensione. Vediamo che cosa sancisce nello specifico l’articolo 20 “ facoltà di riscatto” periodi non coperti da contribuzione. Questo articolo sancisce che in via sperimentale per il triennio 2019-2021 gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e superstiti dei lavoratori dipendenti alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonché alle gestioni speciali dei Lavoratori autonomi e alla gestione separata di cui all’articolo 2 comma 26 della legge 8 agosto 1995 numero 335 privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non già titolari di pensione, hanno facoltà di riscattare in tutto o in parte i periodi antecedenti alla data di entrata in vigore del presente decreto, compresi tra la data del primo e quella dell’ultimo contributo, comunque accreditato nelle suddette forme assicurative non soggetti a obbligo attributivo e che non siano già coperti da contribuzione comunque versata e accreditata, presso forme di previdenza obbligatoria.

Pensione, Quota 100 e vantaggio per i lavoratori tra sistema misto e retributivo

Su quota 100 sono state pubblicate alcune considerazioni riguardanti uno studio effettuato dal centro studi e ricerche itinerari previdenziali. Si mette in evidenza un aspetto ovvero che a beneficiare maggiormente della pensione anticipata, saranno i lavoratori che andranno in pensione con una parte preponderante determinata dal sistema retributivo a fronte invece di chi ci andrà con il sistema misto. In questo senso, chi aveva 18 anni di contributi a fine 1995 deve considerare la pensione con il sistema retributivo, mentre chi ne aveva meno deve procedere con il sistema misto e avrà quindi la parte fino al primo gennaio 1996, calcolate con il sistema retributivo e le annualità successive, valorizzate con il sistema contributivo.



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