Porsche 911, Il sei cilindri boxer di 2.981 cm3 ha guadagnato 30 cavalli



Sono passati più di 55 anni dall’apparizione della prima 911. Quella che è “la” Porsche per eccellenza ha continuato a vivere e prosperare senza mai tradire la sua impostazione di base. Motore boxer a sbalzo posteriore e inconfondibile impostazione stilistica non potevano certo essere abbandonati nella progettazione della nuova serie, siglata 992. Solo leggermente più larga della precedente per via di carreggiate più ampie (44 e 45 mm rispettivamente davanti e dietro), la nuova 911 ha guadagnato 20 mm in lunghezza e 4 mm in altezza. Lo stabilimento di Zuffenhausen è stato rinnovato per la produzione della inedita piattaforma MMB. Novità importanti riguardano proprio telaio e carrozzeria, con un maggiore impiego di componenti in alluminio. Una struttura mista con l’impiego di ghisa e di acciai ha permesso di ridurre il peso di scocca e carrozzeria di 12 kg, sino al limite di 240 kg.



Si tratta del 5% in meno, però con un identico guadagno, appunto del 5%, in termini di rigidità torsionale. La piattaforma MMB è pronta per ogni versione di 911, a due o quattro ruote motrici, con il montaggio di differenti tipi di tetto. Il sei cilindri boxer di 2.981 cm3 ha guadagnato 30 cavalli arrivando a una potenza di 450 cavalli. La coppia massima passa da 500 a 530 Nm con prestazioni migliorate che hanno permesso di raggiungere i 308 km/h con un tempo di 3”5 per accelerare da 0 a 100 km/h con il pacchetto Sport Chrono. Nel motore sono nuovi i due turbocompressori, il fi ltro per il particolato, l’impianto di alimentazione a iniezione diretta. I progressi compiuti su telaio e motore hanno permesso di migliorare di 5” il record della 911 al Nürburgring, con il tempo di 7’25”. Il cambio PDK a doppia frizione ha ora 8 marce ed è simile a quello montato sulla più recente Panamera. Sulla 4S a trazione integrale è montato inoltre il nuovo differenziale elettromeccanico. Come ci si può attendere, non mancano tutti i sistemi di controllo e assistenza alla guida più avanzati. In totale sulla vettura ci sono 2 km di cavi, 400 connettori, 80 centraline e ben 11.000 funzioni di diagnosi che aiutano a un controllo della qualità micrometrico. In caso di pioggia, segnalata direttamente sul quadro strumenti, debutta la modalità Wet che il guidatore può inserire e che minimizza le reazioni al limite del posteriore sul bagnato.



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