Sanremo 2020, si muovono i primi passi “Più spazio ai giovani e niente conflitto di interessi”



 

Si lavora già per la prossima edizione del Festival d Sanremo che come ogni anno, andrà in onda nel mese di febbraio. Si tratterà dell’edizione numero 70 del Festival e la prima dell’era post Baglioni. Nell giornata di ieri si è tenuta una nuova riunione in Comune con Rai Pubblicità; l’incontro è stato presieduto dal Sindaco Alberto Biancheri che insieme agli Assessori Sindoni e Menozzi hanno parlato per diverse ore con gli esponenti di Rai Pubblicità. A parlare subito dopo è stato l’amministratore delegato Rai, Fabrizio Salini il quale ha dichiarato “Prima il metodo, poi il concept, la direzione artistica e infine i nomi”.



Con queste parole l’Ad sintetizza il percorso che si intende portare avanti per una nuova edizione di Sanremo 2020, proiettata al cambiamento. “Vogliamo mettere al centro il progetto, il racconto di Sanremo, poi verranno i nomi”, ha aggiunto l’Ad. Proprio per questo si è tenuto ieri, tra le sedi di viale Mazzini a Roma e di Corso Sempione, l’incontro tra i rappresentanti dell’industria e di tutta la filiela musicale che è inevitabilmente coinvolta nel Festival di Sanremo.

Oltre a Salini, alla riunione hanno anche preso parte il direttore di Rai1 Teresa de Santis, il vicedirettore Claudio Fasulo, la direttrice di Radio2 Paola Marchesini; e ancora il ceo di Fimi Enzo Mazza, il distributore Claudio Ferrante; gli organizzatori di eventi Francesco Barbaro e Massimo Bonelli; Filippo Sugar (Sugar) e Dario Giovannini (Carosello) in rappresentanza delle case discografiche indipendenti; il presidente della Pmi Mario Limongelli; il presidente Assomusica Vincenzo Spera; il presidente Afi Sergio Cerruti; il presidente del Mei Giordano Sangiorgi; Enrico Capuano dell’Associazione italiana artisti; il sondaggista Antonio Noto; l’esperto del settore Stefano Senardi; il dirigente di Audiocoop Marco Mori; Christian Perrotta della Rete dei Festival; il giornalista musicale Andrea Spinelli presidente della sala stampa a Sanremo, la responsabile dell’Italia Music Export della Siae, Nur Al Habash.

Nel corso dell’incontro si è parlato di selezione di cantanti e meccanismo di gara, di giurie e votazioni, di un potenziale conflitto di interessi del direttore artistico, lunghezza dei brani. L’obiettivo è solo uno, ovvero realizzare un Sanremo migliore, ascoltando quelli che sono i punti di vista degli interlocutori, con sensibilità ed esperienze diverse. Si è tanto parlato del regolamento e si è ampiamente discusso sui criteri sui criteri per la formulazione, mentre per quanto riguarda il direttore artistico, su questa figura vi è ancora tanto mistero. Al momento non si sa ancora chi andrà a ricoprire questo ruolo, anche se nelle ultime ore si parla tanto di Mogol. La cosa principale su cui si punta è quella di escludere ogni conflitto di interesse, anche se sembra quasi impossibile.



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