Serena Grandi scende in politica con Matteo Salvini



Non riconosce più Rimini, la sua città. L’attrice romagnola Serena Grandi si sfoga dopo il furto subito in casa, dove i malviventi le hanno rubato i ricordi di una vita. «Ci vogliono le ruspe, soprattutto a Rimini, che ormai è un Far West. Dopo le sei di sera scatta il coprifuoco e io non esco perché ho paura», dice  l’ex gieffina vip. «Il 10 novembre ho incontrato Matteo Salvini a Roma: gli ho detto che voglio scendere in politica», annuncia, esprimendo preoccupazione per un fenomeno in aumento nelle città.



Serena, durante il tuo incontro con il leader della Lega di che cosa avete parlato?

«Dopo avergli espresso la mia stima, gli ho detto che vorrei dedicarmi alle politiche sociali e portare avanti la lotta contro il femminicidio. Purtroppo non abbiamo avuto molto tempo perché è stato attorniato dalla gente che gli chiedeva un selfie e così io me ne sono andata via».

Tu gli hai chiesto un selfie?

«Caso mai dovrebbe essere lui a chiederlo a me, visto che la star sono io (ride, ndr)\ Scherzi a parte, ci siamo dati un secondo appuntamento tra qualche settimana a Palazzo Grazioli a Roma. Gli parlerò anche della recente rapina che ho subito e dei gravi problemi che affliggono la mia città come pure il resto dell’Italia».

Che cosa non va a Rimini?

«C’è troppa brutta gente in giro. Ci sono tanti extracomunitari che arrivano a Rimini e cominciano a rubare per vivere, svaligiando appartamenti. Ormai non riconosco più la città dove sono nata e cresciuta: il sindaco si interessa soltanto dei grandi eventi e di realizzare nuove piste ciclabili e trascura noi cittadini che non ci sentiamo sicuri neanche a casa nostra».

Dopo la brutta avventura che hai vissuto, come stai?

«Mi sento ancora sotto shock. Ero a Roma per lavoro e, quando sono rientrata a casa, ho trovato la porta dell’appartamento aperta. I ladri sono entrati dal terrazzo, rompendo un vetro antiproiettile, e poi sono usciti indisturbati dall’ingresso principale. Mi è andata via la voce immediatamente a causa dello spavento: la tensione mi ha travolto, lasciandomi senza forze, e ci sono voluti diversi giorni per metabolizzare l’accaduto».

Tuo figlio era con te?

«Magari! Purtroppo no, perché Edoardo vive a Milano. La sua presenza mi sarebbe stata di grande aiuto. Ero sola con i miei cani che si sono subito agitati e hanno cominciato a correre in giro per la casa messa a soqquadro, innervositi per l’odore lasciato dai malviventi. Ho chiamato subito la mia vicina che è corsa a sostenermi. Ero in uno stato pietoso: mi sentivo talmente confusa che non sapevo nemmeno dove sedermi per riprendere fiato. Che brutta storia…».

La tua vicina di casa non si è accorta di nulla?

«Purtroppo no, altrimenti lei sarebbe intervenuta. Non ha nemmeno sentito il botto che deve aver fatto il vetro antiproiettile quando è stato rotto. Mi ha detto che nei giorni precedenti aveva notato un individuo sospetto, di carnagione scura, aggirarsi nei corridoi del nostro palazzo. Evidentemente i ladri mi hanno tenuto d’occhio nell’ultimo periodo e, quando mi hanno visto partire, hanno agito tranquilli».

«Temo di essere derubata di nuovo»

Che cosa ti hanno rubato?

«Tutti i gioielli per un valore intorno ai centomila euro: erano i ricordi di una vita, molti dei quali appartenuti ai miei affetti più cari. Non si sono fermati davanti a nulla e hanno anche trafugato le due urne contenenti le ceneri dei miei amati genitori, provocandomi una ferita ancor più dolorosa del danno economico. Forse erano talmente ignoranti da non saper nemmeno leggere, visto che c’erano due targhette di metallo con i nomi di papà e mamma, la loro data di nascita e quella di morte… Sono senza parole. Purtroppo mi hanno rubato anche orologi di valore: uno era di mio padre, uno del mio ex marito Beppe Ercole e ce n’erano anche due miei cui ero particolarmente affezionata».

Quali provvedimenti pensi di prendere?

«Così non posso andare avanti. Credo che sia arrivato il momento di lasciare per sempre Rimini per trasferirmi a Milano, vicino a mio figlio. Lo faccio a malincuore così potrò tornare a sentirmi sicura».

Riuscirai a trovare la forza per reagire e per voltare pagina?

«Spero di sì, grazie al mio lavoro. Mi butterò anima e corpo nel nuovo progetto che sto seguendo e cui tengo davvero molto: sto per cominciare le riprese del cortometraggio Preludio, in collaborazione con Doppia Difesa, la fondazione che è stata creata nel 2007 da Michelle Hunziker e dall’avvocato e senatrice della Lega Giulia Bongiorno, in sostegno delle donne che subiscono violenza».

In che cosa consiste?

«Dividerò il set con Alessandro Haber e con Giuliana De Sio, mentre Isabella Rossellini sarà la voce narrante della storia. Analizzeremo l’universo maschile mostrando che cosa scatta nella mente di un uomo e come si comporta prima di uccidere, mettendo in guardia tutte le donne».



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