Simona Ventura, da tanti mesi a questa parte ho ritrovato una forza e un’esplosione creativa



Questo articolo in breve

Personaggi dalla forte personalità come lei quando tornano, tornano alla grande: Super Simo è una che non ama le mezze misure, o c’è o non c’è. E così per ritornare negli studi di mamma Rai ha aspettato ben otto anni, ma questo era stavolta il momento giusto, quello che quando arriva te lo dice una voce interiore che è bene seguire. Se poi questa voce è affiancata anche da un’altra voce, quella di Carlo Freccero (direttore di Rai due ndr) allora non si può assolutamente dire di no.



Dallo scorso martedì 23 aprile la Ventura è infatti la nuova mattatrice del programma scopritore di talenti musicali The Voice ofltaly che lei promette di trasformare in un vero cult, dallo stile personale grazie anche allo zampino della variegata giuria, quest’anno composta da quattro coach dalle personalità diversissime: l’erudito Morgan, l’ereditiera tutto pepe Elettra Lamborghini – per Simona la vera rivelazione di questa edizione… – l’urban-rapper Gué Pequeno e il melodico Gigi D’Alessio. Con questa squadra la conduttrice piemontese punta a lasciare il segno, e da quello che ha raccontato a Mio sembra destinata a fare centro.

Simona chi si sintonizzerà ogni martedì su Rai due per assistere a una nuova puntata di The Voice of Italy cosa troverà? «Molto divertimento, molta emozione, tanta musica diversa, tanta commistione di generi. Sarà dunque un The Voice molto accattivante e ‘includente’, a volte anche dissacrante, ma principalmente sarà un The Voice che vuole bene alla musica e che-vuole bene soprattutto ai subì,ragazzi».

Per te si tratta della prima esperienza come conduttrice a un talent di questo genere, cosa ti aspetti? «E un’esperienza bella, nuova, quindi è una prova anche per me, ma ho voluto mettere tutto quello che è stato il mio percorso, in questo talent show. Porterò non solo tutta me stessa, ma anche la mia umanità nei confronti dei parenti che accompagneranno questi ragazzi. Ma la nostra vera mission sarà quella di trovare una o più voci che abbiano successo dopo la fine del programma, questa è la vera sfida di The Voice 2019: dare ad alcuni di loro la possibilità di vendere dischi.

Lo scopo è ‘creare’ talenti anche a trasmissione conclusa. Questo invece è mancato negli anni scorsi… Il successo dei ragazzi è anche il nostro successo». Che tipo di ragazzi si sono presentati in questa nuova edizione? «La cosa che mi ha colpito maggiormente è che quasi tutti suonano uno strumento musicale e compongono personalmente i propri testi. Dieci anni fa infatti quando feci il giudice a X Factor avevo posto proprio la questione che c’era una penuria di autori musicali. Qui invece ho trovato tanti ragazzi che scrivono i loro brani e che si presentano già con un loro repertorio strutturato. E tutto ciò mi rende orgogliosa.

L’idea che a volte si ha erroneamente delle nuove generazioni spesso considerate superficiali viene dunque smentita da questi giovanissimi concorrenti che al contrario sanno bene cosa vogliono e coltivano con determinazione la loro passione. Tra l’altro scrivono canzoni molto valide». Che tipo di argomenti affrontano nei brani che compongono? «Direi che soprattutto c’è il tema del disagio e della difficoltà a comunicare. Nell’era dei social si tende a isolarsi, e questi ragazzi pongono questo problema. E forse anche noi genitori abbiamo la nostra responsabilità, io stessa come madre mi pongo la questione. Forse in questi anni 2000 noi genitori abbiamo dato ai nostri figli prima che ci venisse chiesto. Invece i ragazzi chiedono e noi dobbiamo dare. Qui a The Voice ho trovato giovani che vogliono comunicare proprio attraverso la musica».

Cosa ti ha convinto ad accettare questa sfida e che cosa porterai di tuo? «Mi ha convinto in primis Freccero. E poi soprattutto il mio istinto: da tanti mesi a questa parte ho ritrovato una forza e un’esplosione creativa che mi ha convinto a poter venire a dare il mio apporto qui. Negli undici anni in cui ho lavorato in questa azienda ho avuto dei direttori meravigliosi che mi hanno sempre appoggiato.

La fiducia per me in quello che faccio è fondamentale insieme alla condivisione con gli autori e con l’azienda di un percorso comune. Ecco tutto questo mi ha convinto. Anche tantissimi miei colleghi mi hanno dato il loro ben tornata; è una cosa eccezionale e mi riempie di orgoglio, veramente. Insomma è stato bello ritornare, non ero infatti più abituata a questo senso di appartenenza. È come se il gap di otto anni non fosse mai passato. Ho trovato un’azienda disposta a poter fare qualcosa di innovativo e rivoluzionario. Stiamo facendo un ottimo lavoro, abbiamo trovato insieme questa squadra di coach che secondo me è straordinaria, in cui ognuno ai loro ha una parte ben definita. Abbiamo rivoluzionato The Voice per quanto fosse possibile fare, dal momento che ci sono dei punti del format in cui gli olandesi non transigono, però fondamentalmente mi hanno lasciato molto spazio».

Un aggettivo per definire questo ritorno in Rai? «Entusiasmante al momento devo dire. C’è stata una grande unità. Insomma, in sintesi la musica batte sempre sul due!»

Guardandoti indietro, ti sei mai pentita anni fa di aver lasciato la Rai? «Direi di no, in quel momento ho rivendicato la mia scelta di pensare un po’ di più alla famiglia. Anche l’esperienza Sky mi ha dato la forza e l’identità che ho adesso. Tutto è servito a che io fossi qui oggi, inclusa l’esperienza di Mediaset che è stata positiva perché ho incontrato Maria De Filippi che mi ha dato grandi opportunità facendomi fare trasmissioni che rimarranno sempre nel mio cuore. Adesso però era il momento giusto per varcare di nuovo questi studi».

Sul palco, oltre alla tua prorompente personalità, come stile, che Simona vedremo? «Da sempre amo la moda e mi piace giocare con il look. Ogni trasmissione per me è un’avventura meravigliosa e un’interpretazione della moda, per questo scelgo quello che potrebbe essere la cosa giusta, perché mi diverte. In ogni programma ho sempre avuto uno stilista di riferimento, di solito italiano, perché la moda nostrana ha bisogna di avere, da parte di noi che facciamo tendenza, un riconoscimento molto forte. In questo The Voice of AI Italy in particolare ho scelto Fausto Puglisi che non mi,  aveva mai vestito e che interpreterà per me tutti i look delle sera te».



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