Alberto Stasi insiste: ”Non sono stato io ad uccidere Chiara”



Sono Alberto Stasi, condannato a 16 anni per omicidio. Sono qui per costituirmi. Vado in prigione, ma non è giusto. Sono innocente”. Così, davanti al carcere di Bollate, provincia di Milano, nel freddo pomeriggio del 12 dicembre 2015 si chiudeva la storia di Garlasco.



Alberto Stasi venne portato nella cella 315, al terzo piano del primo reparto: era appena stato condannato definitivamente in Cassazione per aver ucciso la fidanzatina Chiara Poggi, 26 anni, il 13 agosto 2007, nella sua villetta di via Pascoli a Garlasco, alle porte di Pavia.

Ma in questo carcere, dove ancora oggi vive, Alberto Stasi, dopo 4 anni e mezzo, continua a ripetere che non è giusto, e spera. Per questo ha chiesto al suo nuovo avvocato, Laura Panciroli, di tentare la strada della revisione del processo: una strada difficilissima, che rare volte ha portato a nuove indagini o alla riapertura di un caso.

Ma che l’avvocato ha voluto provare a percorrere lo stesso, dopo aver riletto le carte del processo del ragazzo, ormai fatto uomo. Ha detto l’avvocato Panciroli: «Sì, abbiamo chiesto ai giudici della Corte d#Appello di Brescia di rivedere la sentenza di condanna. Senza entrare nel merito dei contenuti dell’istanza, posso dirvi che di Albina Perri Milano abbiamo scelto argomenti nuovi, mai valutati prima, e a nostro avviso decisivi e seri.

La sentenza di condanna di Alberto Stasi è stata una forzatura, censurabile sotto tanti punti di vista. Nel tempo si sono aperti nuovi scenari, noi ci siamo concentrati su quelli più argomentabili». Insomma, secondo l’avvocato ci sono nuovi elementi, mai analizzati prima, che potrebbero portare a rivedere la condanna contro Alberto Stasi.

Ora si attende che la Corte di Appello di Brescia decida se prendere in considerazione o meno questa istanza. Se la ritenesse ammissibile, gli elementi portati come prova dall’avvocato verranno valutati e approfonditi. Altrimenti, il tentativo cadrà nel vuoto e la pratica sarà archiviata. «Siamo sereni rispetto alla valutazione della Corte», ha de$o l#avvocato Laura Panciroli, che però non ha voluto spiegare nel de$aglio quali siano questi elementi nuovi. «Abbiamo presentato la nostra istanza al giudice, se e quando la dichiarerà ammissibile ne parleremo». Proviamo allora a capire su quali elementi incerti la difesa potrebbe aver puntato per presentare ai giudici la richiesta di revisione del processo.



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