Sono giorni davvero difficili per gli italiani che sono arrivati alla fase due della pandemia con molte insicurezze in merito al loro sostentamento. Sono tante le persone che non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione e che fanno parecchia difficoltà a rimanere in equilibrio, ad esempio, con le spese relative all’affitto. Il Decreto Rilancio, comunque sia, prevede anche la regolamentazione di un bonus che permetta il pagamento del canone di locazione per negozi e botteghe.
Bonus previsti dal Decreto di Bilancio
Nella sfera della politica moderna la pandemia del Coronavirus, per certi versi, verrà ricordata come quel periodo storico in cui il Governo ha stanziato una lunga serie di bonus per i cittadini a seconda delle fasce di appartenenza e delle necessità.
Nella fase uno della pandemia, ad esempio, è stato concesso il bonus da 600 euro, diventi poi 800, per le partite Iva, successivamente è arrivato anche il bonus baby sitter insieme a quello di colf e badanti, che è stato comunque prolungato fino al 31 luglio 2020. Di seguito, ecco che si è parlato anche di bonus luce e gas, mentre adesso di parla del bonus affitto del 60% per i negozi e le botteghe. Di cosa si tratta?
Bonus affitto 60%
Ebbene sì, continua la lunga lista dei bonus che è stata messa a disposizione da parte del Governo nella legge Cura Italia e che dovrebbe permettere a tutte le fasce di lavoratori di poter ripartire con maggiori agevolazioni possibili.
Si è resa necessaria, dunque, un’ampia misura messa in atto dal Governo al fine di mettere a disposizione delle persone una lunga serie di agevolazioni, spesso arrivate con il mezzo di bonus, e che adesso tocca anche la sfera degli affitti di negozi e botteghe con un credito d’imposta del 60% per il mese di marzo 2020.
Cosa succerà nelle prossime settimane?
In un articolo pubblicato da NotizieOra è possibile leggere come “le circolari interpretative sono: 4/E, 5/E, 6/E, 7/E, 8/E e 9/E, e le risoluzioni emanate: n. 12/E, 13/E, 17/E, 18/E e 21/E; tutte nel 2020 per far in modo che le varie agevolazioni siano richieste secondo i requisiti emanati nel decreto”.
Comunque sia, prima di calcolare il reddito di imposta sopracitato è necessario che vengano considerate anche le spese condominiali relativo allo spazio usato e che devono essere già inserite nel contratto di locazione, il quel deve essere usato per lo svolgimento dell’attività, ma maggiori chiarimenti verranno forniti nelle settimane successive.
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