Coronavirus, prima regione Italiana a far scattare il coprifuoco



I sindaci dei capoluoghi di provincia lombardi, insieme all’Anci, maggioranza e opposizione del Consiglio regionale lombarda e il presidente Attilio Fontana, hanno chiesto all’unanimità al Governo Conte di instaurare un coprifuoco in Lombardia dalle 23 alle 5.



Lo stop alla libera circolazione dei cittadini per le sei ore notturne, ad eccezione di casi eccezionali quali motivi di salute, lavoro o comprovata necessità, riguarderebbe l’intera area regionale. Il primo giorno di coprifuoco cadrebbe il prossimo 22 ottobre.

Decisione nata da una previsione: Entro il 31 ottobre 600 ricoveri in terapia intensiva

Secondo quanto si legge da una nota diramata dalla Regione Lombardia, la proposta “nasce dalla rapida evoluzione della curva epidemiologia” oltre che dalla previsione dei nuovi contagi dei prossimi giorni che potrebbero addirittura portare a 600 ricoveri in terapia intensiva e fino a 4.000 degenti.

In più, nella riunione tenutasi nella giornata di oggi, è stato condiviso all’unanimità anche la possibilità di chiusura nel weekend (sabato e domenica) della media e grande distribuzione ad esclusione di attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità.

L’ultimo bollettino della Regione Lombardia: 1.687 contagi, 113 ricoveri in terapia intensiva
L’aumento costante dei contagi e dei ricoveri da Covid-19 in Lombardia è testimoniato dai quotidiani bollettini diramati dalla Regione Lombardia.

L’ultimo, quello rilasciato oggi, lunedì 19 ottobre, dopo il weekend, racconta che in 24 ore sono stati segnalati ulteriori 1.687 contagi da Covid su 14.577 tamponi effettuati. I decessi sono stati 6, 15 in meno rispetto a ieri. Aumentati nuovamente i ricoveri in ospedale (più 71) e in terapia intensiva (più 3) per un totale di 1.136 degenti normali e 113 in Rianimazione.



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