Giorgia Palmas e Filippo Magnini, il loro amore in quarantena



Stare bene e avere tutti i nostri familiari in salute in un momento come questo è una gran fortuna». In questi giorni, lo stato d’animo di Giorgia Palmas e Filippo Magnini, in isolamento come tutti, è positivo. La showgirl e l’ex campione di nuoto, che stanno insieme ormai da due anni parlavano da tempo di matrimonio. La situazione che si è creata a causa del coronavirus li ha costretti a rivedere i piani, ma senza drammi. Anche perché ormai convivono già da qualche tempo insieme a Sofia, la figlia che Giorgia ha avuto da una precedente relazione con il calciatore Davide Bombardini, e la loro quotidianità si è adattata ai nuovi ritmi da subito. A contribuire alla loro serenità, l’assoluzione che Magnini ha ottenuto a fine febbraio, dopo un processo sportivo durato diversi anni, dall’accusa di doping, e che ha cancellato l’unica macchia sulla sua splendida carriera.



Filippo, Giorgia, come si viete organizzati nella convivenza forzata? Al di là della spesa, chi cucina? Chi fa le pulizie?

Giorgia: «Tutto quello che possiamo fare insieme, lo facciamo. Ai fornelli ci alterniamo, aiutandoci. Le pulizie sono a carico mio. La spazzatura è compito suo. Per la toelettatura dei nostri cani ci siamo divisi: uno l’ho fatto io, uno lui e il più piccolo insieme. Se dobbiamo scegliere una serie Tv di solito andiamo d’accordo e se a noi si unisce Sofìa la scelta tocca ovviamente a lei e noi ci accodiamo».

Filippo: «Di diverso, rispetto a prima, c’è abbiamo riscoperto i giochi da tavola. E le carte: facciamo tornei a tre».

Giorgia: «E ci tengo a dire che sono in testa alla classifica. Poi facciamo attività fisica, ma quella rigorosamente separati: lui ha un tipo di allenamento molto specifico , mentre io mi limito a fare movimento , ma in modo molto sofì».

Cosa vi manca di più della normalità?

Giorgia: «Tutto e niente. Dalla semplice uscita per motivi di lavoro alla passeggiata. Ma purtroppo adesso abbiamo il pensiero fisso del contagio, e dunque  questa mancanza non è così determinante, perché rispettare le regole è più importante di tutto il resto. Devo dire che sento tante persone che stanno riscoprendo il valore della normalità, ma noi non l’abbiamo mai sottovalutata. Al di là della cena fuori o di qualche viaggio non abbiamo mai vissuto in modo speciale».

Filippo: «Io sono quello che esce per le commissioni e in qui momenti mi rendo conto quanto mi manchi anche solo andare al supermercato con Giorgia, e poterla tenere per mano per strada. Anche fare la spesa in compagnia sarebbe un lusso oggi. Vedendo com’è il mondo fuori, completamente diverso da prima, mi sento solo anche se porto fuori i cagnolini, per cinque minuti al massimo. E una sensazione strana, ma da sportivo sono portato a pensare che i sacrifìci servono a raggiungere i risultati. E se ci dobbiamo sacrificare, sacrificando quella che era la nostra normalità, ben venga. Avremo tutto il tempo, quando il pericolo sarà scampato, di tornare alla vita di prima, pur se con tutti gli accorgimenti necessari per impedire nuovi problemi».



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