Lucy Morante, chi è l’ex moglie di Renato Zero? Matrimonio in segreto



Istrionico, trasformista, sempre al passo con i tempi. Particolare anche il modo in cui Renato Zero abbia voluto festeggiare i propri settantanni, compiuti il 30 settembre scorso, cioè con un disco in tre atti. ZeroSettanta è il nuovo album in tre volumi, il primo è uscito il 30 settembre, Volume Tre.



Un mese dopo, il 30 ottobre, è seguito il Volume Due e il 27 novembre il Volume Uno, terzo ed ultimo capitolo della trilogia, per scandire il consueto conto alla rovescia “3-2-1-Zero”. Ebbene, il successo è stato clamoroso: i tre Cd fino a pochi giorni fa occupavano tutti e tre il podio dei Cd più venduti, segno che il cantante ha un enorme credito di popolarità tra il pubblico.

I tre Cd rappresentano un viaggio in tre mesi in cui Renato ha regalato al suo pubblico ben 40 canzoni inedite, per i fan un patrimonio artistico tutto nuovo. Quasi un punto d’arrivo di una carriera straordinaria, iniziata a fianco delle sorelle Bertè, Loredana e Mia Martini.

Peccato solo che l’antica amicizia con Loredana si sia corrosa, anche a causa di una frase poco felice da lei pronunciata su Renato nella sua autobiografia: «Penso mi abbia usato per tutto il tempo». Al che lui ha replicato di recente: «Quello che avevamo da dirci ce lo siamo detti in 35 anni di amicizia. Ormai abbiamo preso strade diverse.

E giusto che lei viva la sua vita e io la mia». Tornando ai dischi, il fil rouge che lega le nuove canzoni è ancora una volta l’amore, senza però tralasciare messaggi di denuncia sull’attualità. Ne parliamo proprio con lui.

Renato, questa trilogia è una sin tesi dei suoi 70 anni? «Si tratta del modo perfetto per festeggiare le mie stagioni, con grande soddisfazione. Quaranta brani, rappresentativi di un passato che vuole ribadire lo sforzo e l’attenzione verso quella coerenza che mi ha sempre contraddistinto. Il filo del discorso sono questi miei rumorosi settant’anni di riflessioni e bilanci, le tracce del mio passaggio. Questa operazione ha dato la possibilità al mio pubblico di avere “cibo” in queste giornate solitarie e trarre spunto da un percorso musicale, che solletichi un po’ la fantasia e rimetta in sesto le esigenze emozionali, di cui credo essere un po’ uno dei fornitori migliori».

Ha inaugurato il viaggio Zerosettanta il 30 settembre, giorno del suo 70esimo compleanno. Come mai ha deciso di dividere questo progetto in 3 volumi?   «Sono nati da un’esigenza di spazio, perché avevo scritto talmente tanto e anche ricevuto tante belle sollecitazioni dai colleghi, che tutto in un solo Cd non ci stava. Frammentare questo lavoro lungo tre mesi è stata un’idea mia, per evitare di essere un po’ assillante nei confronti del pubblico con questa diluizione. Chi non conosce Renato, forse riuscirà a comprenderlo di più con Zerosettanta».
La pandemia non sembra aver smorzato la sua creatività, al contrario, pare averla addirittura acuita.

«La pandemia è una delle tantissime ragioni che mi hanno spinto a realizzare questo progetto, perché mi rendevo conto che avremmo dovuto subire un certo distacco dagli altri, e quindi cercare di utilizzare il tempo in qualcosa che ci avrebbe reso meno doloroso questo periodo. Paradossalmente, per via della pandemia, ha finito per attraversare un momento interessante della mia vita. Il fatto di essermi applicato a comporre questo lavoro durante l’isolamento, mi ha fatto riesaminare certi rapporti, permesso di guardare ai progetti che avevo realizzato e a quelli che mi stavo accingendo a realizzare, pensando a un futuro senza Covid».

Renato Zero e Lucy Morante

Lucy Morante è l’ex compagna di Renato Zero (anche se molti la ritengono ex moglie). L’artista, che fu fidanzato anche con Enrica Bonaccorti, non si è mai sposato per scelta ma ha descritto un quadro davvero romantico della loro relazione. Morante ha conosciuto il cantautore – poi diventato suo compagno – negli anni ’70.

Zero ha spiegato la decisione di non convolare a nozze con lei, ai microfoni di Domenica In: “Mai, non ho mai pensato di sposarmi. Non sono cliente di nessuna bomboniera e di nessun confetto. Sono sposato con il pubblico. Ho avuto una famiglia numerosa meravigliosamente presente, vivevamo in 10 nella stessa casa e ogni volta che uscivo di casa con il boa di struzzo mi facevo il segno della croce“.



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